VILLA MINOZZO (Bologna? 11 febbraio 2010) – Non c’è che dire. I titolisti de “La Stampa” di Torino non leggono Redacon. Peccato, perché non hanno preso per buono il nostro articolo nel quale l’assessore allo sport di Castelnovo Monti, Paolo Ruffini, si complimentava con Razzo quale testimonial d’Appennino reggiano e, forse, nemmeno un centinaio di altri articoli che parlano del nostro.
Accade, infatti, che nello speciale sulle Olimpiadi invernali di Vancouver, in edicola oggi, il quotidiano del gruppo Fiat pubblichi a pagina XI una bella immagine di Razzo (con tanto di cappellino targato Parmigiano Reggiano) commettendo, però, una curiosa gaffe. Si legge nella dida “Giuliano Razzoli, bolognese, da podio nello slalom”.
Ma Google maps, in nostro aiuto, conferma: di Razzolo (borgo del campione, frazione di Villa Minozzo) ce ne è uno e uno soltanto. In tutto il mondo e non si trova nella provincia delle Due Torri e dei torellini.
Un lapsus dettato forse dalla memoria che corre al noto campione bolognese, Alberto Tomba? Se è così, non può che essere di buon auspicio. Ma ai colleghi de La Stampa lo ribadiamo: Giuliano Razzoli è reggiano a tutti gli effetti. Buon cappellino non mente.
(G.A.)
