Home Cronaca “Vivere Ventasso”: “Siamo una vera lista civica, apartitica e indipendente. C’è chi...

“Vivere Ventasso”: “Siamo una vera lista civica, apartitica e indipendente. C’è chi è di parte, noi siamo di tutti”

15
7

“Gli altri dichiarano di non essere una lista del Pd? E’ uno stratagemma elettorale. Ad essere una lista di partito, cioè di parte, non c’è nulla di male, non è una colpa, per cui non capisco questo imbarazzo. Noi invece siamo una lista di tutti e per tutti. Civica per eccellenza. Senza l’appoggio di alcuna forza politica. Possiamo affermarlo alla luce del sole, senza tema di smentita”: così Paolo Bargiacchi, candidato sindaco di "Vivere Ventasso", riafferma la natura “popolare, autonoma ed indipendente” della lista di candidati che, alla sua guida, si propone al governo del nuovo Comune.

“Noi - spiega Bargiacchi - non dobbiamo rendere conto a nessuna segreteria di partito. Non avremo condizionamenti dall’alto, se non i doveri nei confronti della gente e degli impegni che ci siamo presi con la popolazione, scritti nero su bianco, sul dettagliato programma che abbiamo stilato. Proposte concrete e innovative, chiare ed approfondite, articolate anche nelle quattro municipalità di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, stilate in base ai suggerimenti e grazie ai contributi della gente, che è l’unica e vera protagonista di queste linee programmatiche e della nostra iniziativa civica, a esclusivo vantaggio del territorio di Ventasso. Altri stanno ora cercando di rincorrerci su questo approfondito e serio lavoro, arrabattandosi pure con evidenti ‘copia e incolla’, frutto di un’improvvisazione e di un modo di agire che non ci appartengono”.

Ribadiscono i candidati di "Vivere Ventasso": “Il rinnovamento siamo noi e non chi usa questa parola come un semplice slogan, buono per tutte le stagioni ma vuoto di contenuti. La guida di una persona esperta e da sempre presente sul territorio come Paolo Bargiacchi è una garanzia per il nostro progetto e il nostro Comune. Si potrà partire subito a costruire, senza perdere tempo per anni nel dover ‘capire’. Siamo un gruppo compatto, di uomini e donne, di tutte le fasce d’età, in forte prevalenza nuovi alle esperienze amministrative, ma radicati nella società civile. Rappresentiamo tutti i territori, tutte le categorie, tutte le attività, tutte le realtà del nostro comune, comprese quelle del volontariato. Vogliamo portare il nostro contributo, in spirito di servizio alla nostra terra. Vogliamo inaugurare un fecondo processo di rinnovamento, che perseguiremo con entusiasmo e spirito di servizio a favore della nostra montagna, che amiamo profondamente”.

In tema di agricoltura e di risorse territoriali “porteremo avanti le iniziative e le azioni che ci sono state suggerite e abbiamo condiviso nel programma - sottolinea poi Paolo Bargiacchi - con gli imprenditori agricoli, del turismo e degli altri ambiti economici, sociali e culturali di Ventasso. Puntiamo alla cose pratiche e non a convegni o tavole rotonde strumentali e di facciata, che lasciano il tempo che trovano”.

Prosegue il candidato sindaco di "Vivere Ventasso": “Le risorse del territorio devono essere gestite dalla nostra gente e i loro benefici devono ricadere sul territorio stesso. Diciamo basta a intenzioni e azioni ‘predatorie’, da qualsiasi parte provengano. L’agricoltura e l’allevamento, i prodotti della terra, dal Parmigiano Reggiano al pecorino, dai funghi ai frutti di bosco e sottobosco (pensiamo, ad esempio, all’ambita raccolta dei mirtilli), dal miele alle castagne e tanti altri, sono una risorsa da sostenere e valorizzare mediante adeguate politiche di sviluppo delle aziende locali”.

Conclude Paolo Bargiacchi: “La natura e i paesaggi sono a loro volta un prezioso patrimonio da conservare e promuovere, in un’ottica di un turismo sempre più moderno, che sappia coniugare la bellezza dei nostri luoghi alle loro importanti caratteristiche storiche, artistiche, culturali, gastronomiche e sportive. Si tratta di una ricchezza che ben si sposa con la tradizionale ospitalità montanara e che fa del nostro territorio un ambito sulle cui potenzialità ancora in buona parte si deve investire. E in cui i montanari dovranno essere protagonisti. Questo è il nostro impegno”.

7 COMMENTS

  1. Ma vi rendete conto? Ribaltare la realtà completamente. Cercherò di parlare serenamente. Bargiacchi fino a ieri aveva la tessera del PD, ed è stato dentro il PD da tantissimi anni. Scioglie l’accordo con Manari dopo aver firmato un bel foglio di impegno (coerenza e affidabilità?). La lista di Manari è chiaramente appoggiata dal PD, chi ha mai detto diversamente? Si ripete la storia, come altre volte ha fatto: Bargiacchi si rimangia la parola e fa una lista carrozzone tutta sua. Spero che i cittadini che andranno a votare il 5 giugno abbiano memoria di queste giravolte. Questa è l’ennesima. Manari non ha mai ricoperto incarichi di partito e non ha mai avuto tessere di partito. A differenza di Bargiacchi, ma per lui, forse, era più una comodità usa e getta. Per il resto dell’articolo, sempre la solita solfa. Parole fumose, sempre la solita propaganda politica, piena di tutto e niente. Ma i progetti? Cosa propone, in concreto per il comune, Bargiacchi?

    (Walter)

    • Firma - Walter
  2. Caro signor Walter, rispondo in merito al commento che lei ha fatto, vedo una certa antipatia personale nelle sue parole verso la lista di Bargiacchi. Mi preme rispondere per fare alcuni chiarimenti. La nostra è nata come lista civica della gente, senza negare che nel carrozzone, come lei definisce la nostra lista, ci siano persone con ideali diversi ma unite per un solo scopo: il futuro migliore per la nostra montagna, per il Comune Ventasso e sopratutto, sottolineo, un futuro. In quanto al programma se lo deve leggere, prima di definirlo fumo. Per quello che riguardano i tradimenti e i voltafaccia di Bargiacchi anche qui dovrebbe sapere i retroscena che ci sono stati prima di parlare, se qualcuno ha tradito non è certo Bargiacchi che ha ascoltato la voce della gente comune, elettori di Ventasso, che con oltre 700 firme chiedevano le primarie come strumento democratico per chi li doveva rappresentare.

    (Loredana)

    • Firma - loredana
  3. Ho accettato di andare al comizio del mio caro amico Paolo presentatosi giorni fa a casa mia: nel parlare mi ha raccontato che la cittadinanza aveva raccolto le firme e che per questo si candidava a sindaco, ma che all’interno della sua lista ci sono persone valide e volti nuovi e freschi; brava gente che sarà in grado di amministrarci. A suo dire la lista è composta da persone valide e di mestiere, esperti nel campo dell’amministrazione pubblica. Vorrei capire quali saranno le cariche che ci rappresenteranno, così vado alla serata organizzata a Cervarezza. Monologo del candidato sindaco di due ore senza validi progetti. Mi rammarica raccontare che persone del mio paese, candidati al Consiglio e alla municipalità del posto, inveivano contro la frazione vicina (Busana) in modo maleducato e aggressivo. Mi ha veramente imbarazzato! E chiedo scusa ai presenti per lo show! Ero tra gli indecisi! Andrò a votare ma non per “Vivere Ventasso”; io non voglio il cambiamento che mi propone l’amico Paolo. Mi dispiace perché ho sempre creduto in lui, questa volta però non mi ritrovo rappresentato; l’ho visto stanco, un uomo solo al comando non credo possa essere in grado di amministrare un territorio come Ventasso, soprattutto con persone che invece di unire vogliono disfare. Cordialmente.

    (G.B.)

    • Firma - G.B.
  4. Bargiacchi ha l’indispensabile conoscenza della macchina organizzativa comunale, degli altri livelli amministrativi, del territorio con le sue potenzialità e i suoi gravi problemi. E presenta un programma e una squadra adeguati per affrontarli. A fronte abbiamo un candidato sindaco notoriamente inesperto della materia di cui dovrebbe occuparsi, ragion per cui dovrà “farsi consigliare”. Nella ipotesi che vinca Manari, chi sarà il vero sindaco di Ventasso?

    (Libero e Forte)

    • Firma - LiberoeForte
  5. Queste elezioni per il nuovo Comune avrebbero dovuto tagliare il cordone ombelicale con il passato ed invece chi si presenta? Un PD che gode di poca credibilità, un Bargiacchi ormai obsoleto e ciarliero di vecchia politica e un “nuovo” che per varie ragioni non ha avuto la possibilità di esprimersi, boicottato da anziani e non, pronti a cavalcare le agognate future ricchezze. Cittadina delusa.

    (Maria Bianchi)

    • Firma - mariabianchi
  6. Caro Walter, certo che la fantasia non ha limiti, allora se è d’accordo, senza presunzione ed arroganza alcuna, vorrei riportare lei e i nostalgici dei bei tempi passati alla realtà dei fatti. Come premessa però mi sembra d’obbligo dirle che ho avuto la “sfortuna”di partecipare agli incontri prima della scissione e di conoscere molto bene i passaggi così come si sono verificati. Vorrei evitare di spiegarlo in dettaglio per non annoiare i lettori con cose già note. Certo che lei ha un bel coraggio a responsabilizzare il signor Bargiacchi e non accorgersi che non è credibile. Detto ciò le confermo senza presunzione ma con grande umiltà intellettuale che il problema non è da ricondursi a nessuno dei 2 candidati. La scissione si è verificata per arroganza e cecità dei vertici del partito e che la stessa cecità li sta facendo impegnare più del dovuto. Meno male, dico io, finalmente, sa che triste soddisfazione sarebbe stato andare a votare per una mono lista?! Concorderà con me che così non solo è più interessante, ma assolutamente democratico. Concordo con lei che la lista Manari è la lista del partito, lo dimostrano i molteplici componenti della vecchia guardia ed il simbolo riportato. A tale proposito non comprendo questa frustrazione generale e le dichiarazioni dei vertici stessi a smentire la realtà dei fatti e la propria storia, quasi a volersene vergognare, o ancor peggio disfare. Sicuramente concorderà con me che vi sia un po’ di frustrazione e preoccupazione nei salotti e che improvvisamente ci si accorga che per vincere bisogna andare a prendere i voti da altre parti, da tutte le parti, e allora con un bello switch, il cambio, bisogna dichiarare che la lista è civica (ma dai!). Due candidati con trascorsi personali umani eccezionali, uno un bravissimo dottore, l’altro un ottimo amministratore. Uno inesperto estremamente sintetico nelle sue arringhe politiche, ma è normale, l’altro un grande conoscitore del territorio, delle problematiche e della politica. Le liste sono fatte da professionisti, laureati, diplomati di ogni categoria, di grande cultura direi, che si sono messi in discussione e quindi rispettabilissimi tutti, tutte brave persone che non possiamo certamente giudicare noi, come ho letto in alcuni articoli a dir poco disdicevoli, dove qualcuno ha parlato di aggressività solo per dare aria alla bocca. Tante ovviamente inesperte, a parte i riciclati, che devono imparare ed essere governate ma con grande entusiasmo e voglia di fare. A “G.B” mi sento di dire che è stato un po’ ingeneroso verso le liste, il fatto che non le piaccia il monologo e anche comprensibile se di questo si tratta, vi è anche un dibattito aperto e costruttivo con gli interlocutori presenti, così dicendo e sono d’accordo con lei, conferma anche la grande capacità ed esperienza del signor Bargiacchi, che a lei piace molto. Credo, caro Walter, che vi siano tutti gli ingredienti ed i presupposti per far sì che le persone vadano a votare, sicuramente i montanari sapranno stupirci e decideranno loro quale sia la scelta migliore per il proprio futuro. Non è necessario andare casa casa per chiedere consensi. Io e lei che non abbiamo avuto il coraggio di metterci in discussione e magari in lista, consiglio di limitarsi ad osservare, dibattere con estrema serenità, trasparenza ed obbiettività riflettendo a nostra volta, come tutti, su cosa vogliamo. Buona giornata.

    (M.G)

    • Firma - M.G