Ben 18 interventi – cinque dei quali già ultimati, uno in corso, gli altri 12 che partiranno tra giugno e il prossimo autunno – per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio reggiano. I cantieri, gestiti dalla Provincia di Reggio Emilia grazie a circa 3 milioni di fondi ottenuti dall’Agenzia regionale di Protezione civile, riguardano in particolare le frane attivatesi dopo le ondate di maltempo dell’autunno 2014 e la nevicata di febbraio 2015.
Il punto della situazione è stato fatto ieri pomeriggio a Palazzo Allende dal consigliere delegato e dal dirigente alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, insieme ai sindaci e agli amministratori dei comuni interessati dai cantieri: San Polo, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Castelnovo Monti, Viano, Vezzano, Albinea, Bibbiano e Ventasso.
Pari a 2 milioni e 940mila euro l’ammontare dei 18 interventi, finanziati dall’Agenzia regionale di Protezione civile grazie a 905.000 euro di risorse proprie destinate agli interventi di somma urgenze e a poco più di 2 milioni di fondi stanziati dalla Commissione europea per le alluvioni che a ottobre e novembre 2014 colpirono la nostra regione.
Cinque i cantieri già ultimati sulla Sp 27 a Fontanella di Baiso (90.000), sulla Sp 72 a Ghiardo di Bibbiano (50.000 euro), sulla Sp 9 a Felina di Castelnovo Monti nei pressi dell’incrocio con la Statale 63 e due in comune di San Polo, dove si è intervenuti sulla Sp 513 per rimediare all’erosione dell’alveo del torrente Enza che aveva provocato il crollo della soglia di regimazione delle acque (265.000 euro) e sulla Sp 73 a La Fratta dove è stato realizzato il primo di due stralci (200.000 che prevedono la realizzazione di una palificata tirantata, drenaggi profondi e il ripristino della sede stradale. “A La Fratta resta ora da completare il secondo stralcio, per altri 160.000 euro: i lavori partiranno nelle prime settimane di giugno per concludersi tra fine luglio e i primi di agosto con la riapertura al transito della Sp 73”, ha spiegato il consigliere delegato Tagliavini aggiungendo che "entro i primi giorni di ottobre anche tutti gli altri cantieri saranno aperti: la Provincia sta svolgendo un lavoro di progettazione molto serio, partito con tutte le indagini geologiche necessarie affinché i lavori garantiscano la tenuta nel tempo delle opere che stiamo realizzando".
Sempre entro giugno partiranno altri 2 cantieri - sulla Sp 63 ad Albinea in prossimità del Cavazzone (90.000 euro) e sulla Sp 74 a Vronco di Vezzano sul Crostolo (90.000) – mentre sulla Sp 107 a Baiso (170.000 euro) sono ormai in via di ultimazione i lavori di sistemare il cedimento della scarpata di valle che ha interessato la sede stradale.
Previsto entro settembre l’avvio dei lavori sulla Sp 7 tra Carpineti e Felina, mentre entro i primi giorni di ottobre partiranno i rimanenti 9 cantieri che interessano la Sp 27 a Fontanella di Baiso per il rinforzo della paratia esistente, il completamento di quella di valle e l’installazione di drenaggi sub orizzontali (610.000 euro in due lotti); la Sp 59 a Villa Minozzo tra gli abitati di Minozzo e Sologno dove è franata la scarpata di valle (200.000 euro); la Sp 103 a Taviano di Ramiseto di Ventasso per il consolidamento della scarpata di valle con inserimento di palificazioni, realizzazione di drenaggi e regimentazione delle acque superficiali (220.000); la Sp 15 in prossimità del bivio per Taviano sempre a Ramiseto di Ventasso per la sistemazione della scarpata di valle e la realizzazione di opere di sostegno della sede stradale e di drenaggi profondi (250.000); la Sp 7 nei pressi della zona industriale di Viano per il ripristino della scarpata di valle con opera di sostegno alla base e sistemazione dello scolo delle acqua superficiali lungo la strada (75.000); la Sp 63 a Carbonaso di Viano per opera di sostegno della sede stradale mediante la realizzazione gabbionate e realizzazione di drenaggi lungo il versante di valle (85.000); la Sp 76 tra Carpineti e il castello per la realizzazione di opera di sostegno a valle strada e ripristino della scarpata e rifacimento della sede stradale (105.000) e nei pressi del bivio per Villaprara per opere di drenaggio e il rifacimento della sede stradale (80.000).
Anche oggi la Provincia annuncia un piano di manutenzione del territorio montano, contro le frane che stanno mettendo in difficoltà diversi comuni. Questi interventi li riteniamo di primaria importanza. Invece continuiamo ad aspettare da mesi (ricordo ai lettori che l’annuncio per la ripresa dei lavori considerati anch’essi primari per il secondo stralcio della variante Ponte Rosso era annunciato tra Natale e Capodanno), un silenzio assordante e notizie non proprio confortanti sullo stato di salute della ditta che si è aggiudicata ancora in forma non definitiva l’appalto dei lavori. Come Lista civica contiamo di avere notizie certe sulla partenza dei lavori, in attesa i montanari continueranno a fare il ponte Rosso ed ammirare una strada nuova a fianco usata per passeggiate e ciclisti.
(Robertino Ugolotti, capogruppo lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”)
Preoccupatevi anche del vostro “bene identitario” (la Pietra di Bismantova, come disse il sen. Giovanelli), interdetto all’accesso da un anno e mezzo e con ottime prospettive di raggiungere la chiusura definitiva e l’abbandono completo. Però abbiamo una porta del parco. Credo sia tutto estremamente incongruo.
(U.M)