"Vivere Ventasso con Bargiacchi Sindaco", il calendario degli incontri con la popolazione in programma per i prossimi giorni:
domenica 22 maggio 2016 | VAGLIE | LOCANDA DELL'ALPINO | ore 15.00 |
CA' BRACCHI | LOCANDA CA' BRACCHI | ore 17.30 | |
lunedì 23 maggio 2016 | TAVIANO | CIRCOLO DI TAVIANO | ore 21.00 |
martedì 24 maggio 2016 | CERRETO LAGHI | SALA PUNTALAGO | ore 21.00 |
mercoledì 25 maggio 2016 | NISMOZZA | METATO | ore 18.00 |
ACQUABONA | CIRCOLO | ore 21.00 |
Programma elettorale del candidato sindaco Paolo Bargiacchi (Il perché di una scelta) e le principali linee programmatiche della lista civica "Vivere Ventasso" negli allegati.
Il perché di una scelta - Paolo Bargiacchi - candidato sindaco al Comune di Ventasso
Pari dignità e opportunità - Linee programmatiche di Vivere Ventasso con Bargiacchi Sindaco
Paolo, per quello che ci hai dato, ti siamo riconoscenti! Speriamo anche in questa avventura che ci puoi dare! Con profonda stima e riconoscenza.
(Sergio Pedrozzi)
Dal programma allegato, si può capire l’interessamento che ci sarà per la Val Lonza e quindi per gli abitanti dell’ex comune di Ramiseto, continuiamo così che andiamo bene, sempre più convinto del fallimento della fusione.
(Alessandro N.)
Gentile Alessandro, nel documento allegato sono state indicate le principali linee programmatiche del Comune di Ventasso. Per i principali punti programmatici delle varie municipalità è disponibile un documento specifico per ciascuna di esse. Sicuramente riceverai quella di Ramiseto. Ti invitiamo anche a partecipare ai nostri incontri nel ramisetano. Lunedì sera, ad esempio, saremo a Taviano. Grazie per il tuo intervento.
(Lista civica Vivere Ventasso)
Scrivevo, probabilmente prima ancora che molti di voi pensassero di entrare in politica, sui danni della propaganda nelle menti semplici. Hobbes, LeBon, Freud e tantissimi altri. Mi scuserete quindi se trovo la farcitura di questo programma “troppo personificata” quindi impossibile da tradurre in concreto. Si dice quello che la gente vuole sentirsi dire e poi, una volta preso il voto, si dimentica. Altrimenti Bargiacchi già l’avrebbero fatto santo per quello che ha promesso nei tempi passati e mai mantenuto. Mi astengo da altre considerazioni, faccio solo notare che molti miei commenti su Bargiacchi sono stati cancellati da Redacon nei giorni scorsi, quindi questo non verrà inviato solo qui ma su altri siti di politica nazionale come monito e ricordo al caro amico senza memoria: le promesse vanno mantenute! Se passerai le elezioni verrò a richiederti uno a uno l’applicazione dei tuoi punti, siine sicuro!
(Alfione)
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I commenti che la redazione ha ritenuto opportuno pubblicare sono apparsi. I suoi, come quelli di chiunque altro, vengono valutati e ribadiamo che non tutto ciò che riceviamo ha diritto di pubblicazione. Le auguriamo che “altri siti di politica nazionale” le diano la visibilità che cerca.
(red)
Come abbiamo visto in precedenza fu la rivoluzione francese a gettare le basi per la nascita dell’ente “folla”, come la definiva Gustave LeBon oppure della “massa” come era solito descriverla il più noto Sigmund Freud, in entrambi i casi salta all’occhio anche nel termine per definirle una totale spersonalizzazione dell’uomo all’interno di questo contesto. Essa è quell’insieme di persone che si prefigurano un fine comune, soggiogate dalla presenza di un leader e nutrite a luoghi comuni e propaganda mediatica (…), l’uso della tecnologia per correggere, indirizzare gli umori degli individui. La nascita di una “massa” per Aristotele, che fu il primo a postulare una speculazione generale sulla capacità di convinzione dell’oratore – la retorica – necessita di tre condizioni fondamentali, un Ethos, un Logos, un Pathos e cioè una fonte, un messaggio e una emozione. Io penso che oggi le condizioni necessarie siano quattro, Archè, Logos, Pathos ed Apoftegma. L’Archè, il principio formativo, la causa per la quale le persone diventano folla, esso è composto da due soggetti, uno è il leader e l’altro la coscienza collettiva, o istinto (…). Logos è il principio esecutivo, l’ordine che consente il procedere delle cose così come era stato predisposto all’origine del pensiero archetipico, questo si avvale del Pathos e dell’Apoftegma. Il Pathos, il motore della creazione di una massa è un’emozione, una sensazione forte che fa da nucleo intorno al quale si uniscono le persone,espressione che io, diversamente da LeBon ritengo sempre negativa – nel senso che prospetta un cambiamento della qualità della vita rivolto verso il peggio (perché normalmente l’uomo lotta molto più strenuamente per difendere ciò che ha già raggiunto piuttosto che tendere ad un fine lontano ed aleatorio per quanto migliorativo). (…) L’Apoftegma è il principio enunciativo della nascita delle folle: è un “detto”, oppure una “sentenza”, una verità intima e allo stesso tempo persuasiva. Il più delle volte è nascosta ma è talmente importante che vorrei provare a spiegare meglio la sua reale portata nel contesto in questione. L’Apoftegma è sempre mascherata, poiché essa è la “formula iniziatica” riservata a quei pochi che hanno formato l’organo costituente, il collante che ne tiene insieme i comuni interessi, è altresì preposto al controllo e all’indirizzamento della gente, (che io da adesso in avanti chiamerò il “gregge”); tutto ciò però non va confuso con la “propaganda” di cui parleremo dopo in modo più dettagliato. Per cui l’Apoftegma è il “germe iniziatico”, costante e tipico di qualsivoglia aggregazione, economica, religiosa, politica, ideologica ecc. Quindi questi gruppi sono nati, si sono formati unicamente per sfruttare il “gregge”, come operai piuttosto che fedeli, come consumatori piuttosto che votanti, insomma l’Apoftegma descrive a quale parte del branco rivolgersi. Cavalcare gli umori emergenti ed ostili allo status quo, l’ideale è trovare un gruppo in fase nascente, un embrione di gregge, ancora “vergine” e quindi bisognoso di simboli, paradigmi sociali di accettazione e di visibilità, strumenti necessari anzi indispensabili per l’aggregazione di ulteriori membri alla causa. Qui in atto deriva la risultante: il risultato. Espressione della negatività del promotore dell’Apoftegma è la resa dei conti; il punto a cui nessuno vorrebbe giungere, il momento in cui, ad esempio, la folla francese decise di porre fine all’errore della “nobiltà”. Se una persona ha governato per anni una zona e il popolo non ne ha tratto giovamento, anzi, che senso ha continuare per questa strada battuta? Se, negli anni passati, anche avendo le migliori intenzioni, un governante non ha ottenuto niente, perché, perché vivaddio si ripresenta? Quali potranno mai essere le capacità di oggi che ieri non aveva?
(Alfione)
Abbiamo letto l’intervento del lettore a firma “Alfione”. Le principali linee programmatiche per il governo di Ventasso sono state stilate in base ai suggerimenti e grazie ai contributi della popolazione, che è l’unica e vera protagonista di questo lavoro. Lo invitiamo ai nostri numerosi incontri pubblici per confrontarsi sui contenuti con i nostri candidati al Comune e alle quattro municipalità.
(Lista civica Vivere Ventasso)
Leggo nel programma di “Vivere Ventasso” le testuali parole: “Ribadiamo la volontà, più volte espressa, che il centro servizi di Cervarezza accolga la sede del nuovo Comune di Ventasso. Sono molte le ragioni che giustificano questa scelta e che forse la impongono: Cervarezza è il centro con il maggiore numero di abitanti, ha una collocazione geografica felice […].” Quindi la sede vogliono farla a Cervarezza. Poi, due righe due, dopo: “Fermo restando che è da escludere l’ipotesi di una quinta sede: non è giustificata né giustificabile la presenza di due sedi, a soli tre chilometri di distanza, nel territorio del medesimo ex Comune di Busana.” No, non si farà una quinta sede. Mi sfugge qualcosa, o è un altro gioco di parole della solita propaganda politica.
(Walter)
Non sono riuscito ad andare alla riunione, ma da quello che scrive Walter sono basito: non vi deprimerò raccontandovi come questo possa rientrare in uno schema prefissato (anche perché sto ascoltando “Aria” di Giovanni Allevi e arrabbiarmi non è nelle mie opzioni), solo attenti elettori, che quello che è l’apoftegma è solo odio verso gli altri ex comuni e nulla di vecchio vi potrà mai rappresentare. A buon intenditor…
(Alfione)