Attesissimo, chiacchieratissimo, ecco, finalmente, prendere forma l'ultimo gioiello di smartphone (telefono intelligente), il primo del secondo decennio in corso.
Si chiama Nexus One. Si sono scritti fiumi di articoli online: lo si è definito il killerphone, l'anti iPhone, il vero distruttore per caratteristiche e contenuti.
Vediamo cosa effettivamente è successo. Google, dopo anni di "silenzio", ha deciso di portare direttamente il proprio sistema operativo Android, dandogli una casa che portasse il suo nome, ma perché?
Come si legge da Wikipedia:
Android è una piattaforma open source per dispositivi mobili, basata sul sistema operativo Linux e sviluppata dall'Open Handset Alliance.
In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.
La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
L'Open Handset Alliance (abbreviato OHA) è un accordo di differenti compagnie con Google come capofila, ASUS, HTC, Intel, Motorola, Qualcomm, T-Mobile, e NVIDIA il cui obiettivo è sviluppare "standard aperti" per dispositivi mobili.
In fondo Android ha circa due anni di vita, da un anno e poco più equipaggia non troppi terminali, per prima HTC che vi ha creduto e vi ha visto un canale per espandere le proprie vendite, parallelamente alla piattaforma Windows Mobile (ora Windows Phone), da sempre nicchia indiscussa di adulatori di Microsoft e del business online.
Oggi Android popola terminali di alcuni tra i più importanti produttori, HTC, Samsung, LG, Motorola con il suo Droid... quest'ultima pare abbia siglato il rilancio dopo anni di tracolli finanziari e declino di contenuti. Il Droid (MIlestone per noi europei) ha venduto 250.000 unità nella prima settimana, secondo solo all'iPhone.
Il trend di crescita della diffusione di Android è impressionante, parallelamente il portale Market che consente di scaricare applicazioni gratuite e a pagamento, sforna migliaia di contenuti nuovi ogni mese.
E allora cosa ha spinto Google a decidere di fare "telefoni" nel momento di decollo della propria piattaforma, e cosa le fa rischiare il proprio nome, quando altri la sostengono direttamente con il loro?
La risposta non è una sola, ne azzardiamo alcune:
- intende consolidare più rapidamente risultati nella diffusione di Android, ma perché?
- la diffusione incondizionata sotto molteplici produttori non le consente di trarne vantaggio, ma che cosa si aspetta di guadagnarci?
- vuole diversificare le proprie attività e diventare un produttore, ma il Nexus One perché lo realizza HTC?
Tutte le risposte portano a domande!
La mia opinione personale è legata alla storia di Google, per la quale consiglio una splendida lettura ( Google story - di Vise David; Malseed Mark - ed. EGEA 2007), sintetizzabile nel concetto che essa si alimenta e guadagna sulla pubblicità.
Sappiamo tutti che quando cerchiamo qualcosa sul motore di ricerca Google, sulla destra dello schermo compaiono dei link sponsorizzati che pagano ad ogni click che li fa apparire o aprire, anche se questo a loro non porterà un acquisto certo di un proprio bene. Google paga, poi, chi visualizza il proprio link e consente a utenti di aprire il motore di ricerca che farà apparire link sponsorizzati attinenti il
sito che ha promosso la ricerca...
Insomma Google è una macchina per fare soldi, sotto una veste di veicolo (di ricerca online) gratuito. Ed obiettivamente è il migliore!
Ora, con questo non si riesce a dare una risposta unica e definitiva, tuttavia si può intendere che Google non abbia visto bene il fatto che la propria piattaforma Android sia stata sposata da vari produttori, i quali spesso la hanno distorta e customizzata (nella interfaccia di primo livello, quella che l'utente vede di più), facendo perdere quasi completamente agli acquirenti la consapevolezza di quello che stanno maneggiando. Chiediamo ai fortunati possessori di questi terminali se sanno che il motore è un prodotto di Google...
Non credo che fare telefoni, o meglio rivenderli, sia un obiettivo di business di BigG, penso però che il telefono sia uno strumento, un veicolo, di guadagni. Come?
Con la pubblicità diretta e indiretta.
Prendete allora il Nexus One, per farlo dovete acquistarlo oltre oceano, per il momento, internet fa anche questo.
Nella prima settimana ne sono stati venduti appena 20.000, nel mese 80.000, nessuna crescita esponenziale, quindi.
Io in una settimana l'ho ricevuto, perfetto, bellissimo, un po' caro, il prezzo da pagare per averlo mesi prima del lancio in Europa.
E tutto quel clamore, aspettative incredibili, cosa è veramente il Nexus One?
Senza elencare le caratteristiche tecniche, che trovate ovunque, diciamo che non ha nulla di più, come hardware, di mostri sacri come HTC Touch Pro2 (che posseggo tuttora), Touch HD2 o Motorola Milestone, se non un sistema operativo versione 2.1 che gli altri non possono ancora montare, alla faccia dell'open source.
Accendiamolo, bei colori, velocissimo, un razzo, ma non ha tante applicazioni preinstallate, quelle che ha sono quasi esclusivamente votate a internet.
Il browser, ottimo, il migliore che abbia provato, veloce scattante e perfetto nell'adattare allo schermo i contenuti web.
Google Maps, scarica le mappe di tutto il mondo, ci dice dove siamo, ma anche i server potenti di Google lo sanno.
Il meteo con la localizzazione automatica della mia posizione, dunque la città in cui ci troviamo, così potrebbero mandarci news attinenti il tempo, magari vacanze ai Caraibi se da noi nevica, oppure un weekend a Cortina a un prezzo d'occasione.
News locali, magari una fiera della tecnologia sponsorizzata da qualche consorzio di produttori, un ristorante preso d'assalto da vip nella nostra città.
Goggles, scatti una foto e, attraverso algoritmi di riconoscimento, l'immagine viene processata e vengono restituiti i risultati pertinenti: in caso di monumenti o opere famose è possibile conoscere titolo e artista, se invece si tratta di un libro è possibile ad esempio leggerne la recensione e trovarlo su uno shop online.
Email, Gmail, tempo fa Google fu accusata di fare pubblicità nei messaggi, attinente ai testi digitati dai corrispondenti, stante a significare che, in qualche modo, sa cosa diciamo e cosa preferiamo.
Niente paura, non aveva dei curiosi lettori che stavano intere giornate a leggere miliardi di email. Hanno dei riconoscitori automatici di parole chiave. Ora non mette pubblicità ma ci può leggere ancorta, visto che la nostra posta risiede nei suoi server, comoda da vedere da qualunque PC o terminale mobile, ma è a casa loro.
E il Market delle applicazioni, mi fa vedere quelle che ho cercato ieri, che ho già installato, mi chiede perché la sto disinstallando, non mi piace, non la uso, ho trovato qualcosa di meglio? Sono gentili e scrupolosi? O forse fanno indagini di mercato, e poi mi propongono quello che fa parte delle mie preferenze?
Magari quel particolare prodotto che sponsorizzano, per questo servizio ricevuto, lascia una percentuale del ricavato di vendita a Google...
Forse abbiamo capito perché è uscito in Nexus One, il primo di una lunga serie, forse il primo cellulare che non possediamo veramente, ma è lui, o meglio Google, che ci possiede.
E allora?
Io l'ho acquistato e lo uso, mi piace e spero che lo migliorino, faccio male?
Ho Gmail.
Forse ho anticipato il nostro triste destino, essere sotto gli occhi di tutti, di Google.
Parafrasando uno scrittore famoso, "e il naufragar m'è dolce in questo Web".
Nexus One, il primo passo nel futuro si è avverato.
* * *
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Bella lettera e buona riflessione sul mondo Google. Ti sei scordato di parlare di Chrome, che tuttora è il 4° browser per navigare sul web. Chrome ha qualche problemino di sicurezza perché invia dati a terze parti…
Il mondo Google è infinito e quando pensi di averle viste tutte ecco lì che esce un altro prodotto nuovo come nel caso di Nexus.
Google dal mio punto di vista ha deciso di fare concorrenza ai suoi competitor su tutti i fronti. Un cosa da citare? Google Docs! Questa è una versiona online di Excel e Word che è veramente comoda se all’interno di un ufficio vogliamo mantenere dei documenti condivisi.
Google è un passo avanti a tutti.
(Luca Malvolti)
A me è arrivato il 19 gennaio, ha già avuto un piccolo incidente e ho dovuto cambiare il vetro. Un ottimo terminale, completo, molto veloce e la navigazione web è quasi come quella di un pc. Entro giugno 2010 esce il flash player in esclusiva per windows mobile e android. Dopo sarà veramente “perfetto”.
(Manuel Mercati)