Riceviamo e pubblichiamo.
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Purtroppo in questi giorni, nei corridoi dell’Istituto musicale "Peri-Merulo", sede Castelnovo ne’ Monti, alcune voci hanno sollevato dubbi sia nei genitori degli allievi, sia nei nostri ragazzi, che da anni frequentano il Conservatorio.
Tali voci prospettano come “già fatta” quella situazione/ipotesi di cui qualche tempo fa si accennava su alcuni giornali. In particolare si sente parlare di una scuola civica di musica, molto lontana dal Conservatorio per cui le nostre famiglie hanno speso soldi e tempo negli ultimi anni. “Si dice” che l’ipotesi non è più tale: gli insegnanti abilitati agli studi superiori sarebbero già di ritorno in sede Peri, a Reggio, a partire dal nuovo anno scolastico 2016-2017. Questo comporterebbe un grave danno per famiglie che fino ad oggi hanno pagato rette “parificate” e per quei ragazzi che hanno fino ad ora studiato con docenti estremamente preparati e che non sono abituati ai nuovi collaboratori (non insegnanti) che ne dovrebbero prendere il posto. D’altro canto “si dice” anche che questi nuovi collaboratori non siano stati ancora assunti, pur essendo ormai concluso il corrente anno scolastico 2015-2016, ed essendo alle porte la nuova stagione. Senza contare il disagio per quegli studenti che dovrebbero sostenere gli esami di ammissione al corso pre-accademico, o per quegli studenti all’ultimo anno (che quindi dovranno per forza iscriversi a Reggio, non avendo la nuova scuola civica docenti abilitati all’insegnamento), e ai quali, pur con tutta la buona volontà e professionalità , le nostre segretarie non riescono a dare risposte.
Non potendo e non volendo credere che l’amministrazione comunale abbia preso e formalizzato tale decisione senza informare i diretti interessati, i “montanari” tutti, famiglie, studenti… chiediamo un incontro pubblico al fine di capire quale è la reale situazione e se qualcuno ha scelto per tutti noi senza chiedere.
Un gruppo di genitori (e di studenti)
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- Istituto Merulo / “Nessun ridimensionamento” (27 aprile 2016)
La discussione sul Merulo-Peri è stata trattata nell’ultimo consiglio comunale dalla lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”, dove è stato annunciato la ristrutturazione del nuovo modulo di collaborazione che prevede il distacco tra l’Istituto Peri e l’Istituto Merulo di Castelnovo ne’ Monti. Chi fosse interessato può trovare la discussione sul sito del Comune nella pagina consigli comunali online.
(Robertino Ugolotti, Capogruppo lista civica “Progetto per Castelnovo ne’ Monti”)
Ho ascoltato la discussione sull’interpellanza relatva al Peri-Merulo nel sito online del Comune di Castelnovo ne’ Monti e ne ho parlato ancora prima con l’assessore Ferrari Emanuele, che stimo molto e che sono certa farà il possibile per mantenere alta la qualità del Merulo. Nonostante questo, avendo seguito in prima persona – in quanto allora assessore competente del Comune di Reggio Emilia – la fusione tra i due istituti vorrei lanciare un appello al Comune di Castelnovo, a quello di Reggio Emilia, all’Unione dei comuni, al Peri, al Merulo, alle famiglie e ai cittadini interessati, affinchè si valuti con maggiore cautela l’ipotesi di separare i due istituti. Il percorso di unificazione è stato lineare e condiviso; vi è stata nei primi anni piena collaborazione e grande successo delle iniziative realizzate sia a Reggio che in montagna. Probabilmente i docenti di Castelnovo, che sono andati ad insegnare nei corsi di alta formazione a Reggio, hanno determinato un progressivo svuotamento del Merulo, come le pur positive esperienze di scuole musicali nate in Appennino, senza uno stretto legame col Merulo stesso, ma le incomprensioni e le difficoltà vanno affrontate e possibilmente superate guardando al futuro. Sono certa che i due insegnanti ordinari che rimarranno sapranno fare un progetto di qualità – finchè rimarranno in servizio – ma perdere il legame con un’istituto di alta formazione temo porterebbe progressivamente a dequalificare il Merulo. 50 anni fa amministratori lungimiranti hanno avviato una scuola di musica in montagna – e non erano certamente tempi più facili di quelli odierni! Non dobbiamo disperdere il patrimonio ereditato, soprattutto se si tratta di istituzioni culturali di alto livello! Lo dobbiamo a quegli amministratori, ma anche ai nostri figli e nipoti, se vogliamo garantire loro le migliori opportunità formative!
(Iuna Sassi)