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“A rischio internet e le potenzialità di questo strumento di comunicazione e commercio”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il decreto legislativo n. 169 sulla tv, ribattezzato "Decreto Romani", che è oggetto di discussione in questi giorni al Parlamento, se entrerà in vigore così come è formulato nella sua stesura attuale mette a rischio internet e le potenzialità di questo strumento di comunicazione, commercio, informazione. Anche alla luce di alcune modifiche apportate in questi giorni al Parlamento non vengono superate in modo adeguato le richieste del "popolo del web" che ancora non sanno quale sarà la veste definitiva del testo.

E' grave questo decreto perché è la prima volta che nell'ordinamento giuridico italiano con un decreto vengono limitati i diritti dei cittadini presidiati dalla Costituzione, ovvero la libertà di comunicazione, la libertà di espressione del pensiero.

Chiedo alla giunta regionale (dell'Emilia-Romagna, ndr) di attivarsi in tutte le sedi opportune, ivi compresa la conferenza Stato-Regioni, perché si avvii un dialogo con tutti i soggetti interessati ed il decreto vada ritirato o modificato radicalmente; e di adoperarsi perché non vengano modificate le attuali disposizioni sulla tutela del prodotto audiovisivo europeo e sugli affollamenti pubblicitari e vengano stralciate le norme relative a internet.

Chiedo inoltre alla giunta di adoperarsi per una riforma dei mezzi d’informazione rispettosa del Principio di Libertà, salvaguardando la rete da attacchi strumentali e poco orientati alla riaffermazione della legalità.

Nel decreto in oggetto si assiste alla equiparazione dei siti web alle tv, che come conseguenza primaria disapplica, di fatto, le norme sul commercio elettronico in base alla quale l’attività dell’hosting service provider, cioè del sito che ospita contenuti generati da terzi, va distinta da quella di un canale tv, che sceglie cosa trasmettere. In secondo luogo si rischia di mettere a dura prova il sistema internet italiano, con annessi problemi dal punto di vista della perdita dei posti di lavoro, della liquidazione di numerose aziende, che con il web hanno trovato una dimensione di affari e vitalità senza precedenti.

(Laura Salsi)

6 COMMENTS

  1. Parere personale
    Scriverò ora un mio piccolo parere personale.
    Lavoro, mi informo e comunico tramite il web e trovo che questo mezzo sia la miglior invenzione del 1900. Internet ha rivoluzionato il modo di comunicare, ma è anche vero che ha portato delle deviazioni alle quali bisogna senz’ombra di dubbio porre rimedio. Quando dico che bisognerebbe modificare certe leggi mi riferisco ai blog (ne ho uno all’indirizzo http://lucare.wordpress.com) perché non esiste una legge specifica e tramite un blog è possibile fare tutto, anche diffamare o l’insultare dato che il confine tra libera espressione e calunia è davvero sottile. Penso che andrebbero varate delle leggi che regolamentino i blog, i social network e i siti come Youtube perché all’interno di essi si vedono cose che giudico molto gravi. Non sono assolutamente a favore della censura, ci mancherebbe, ma chi fomenta l’odio andrebbe censurato.
    Vedremo cosa proporra il Parlamento italiano, poi giudicheremo. Per quello che ho letto finora concordo con la dott.ssa Salsi perché si sta lavorando male e su un tema così delicato servirebbe un confronto tra esperti.

    (Luca Malvolti)

  2. In medio stat virtus
    Chissà cosa direbbe Galileo Galilei di questa legge. Una volta erano i libri a creare scandalo, quando l’invenzione della stampa a caratteri mobili ha diffuso enormemente questo strumento di divulgazione; oggi è internet a destare scandalo: ci ritroveremo con un nuovo “Index sitorum prohibitorum”? Non so, ma si vede come le novità di difficile controllo danno sempre fastidio a chi si trova al potere, che cerca goffamente di arginarli solitamente con scarsi risultati.

    (Alessio Zanni)


  3. Ma chi, due/tre anni fa, avrebbe mai potuto pensare che saremmo arrivati a questo? La magistratura dà fastidio? La si gambizza con lodi Alfano, processi brevi e legittimi impedimenti, e poco importa se invece che una riforma della giustizia da terzo millennio rievoca la divisione tra patrizi e plebei del codice di Hammurabi, quelli sono danni collaterali. La libera informazione dà fastidio? Si acquisisce il controllo del 60% della carta stampata e di sei televisioni su sette in barba alla legge, e un mese prima delle elezioni SI OSCURANO I PROGRAMMI DI APPROFONDIMENTO POLITICO sul servizio pubblico. Ci penserà l’autorevole “Matrix” a garantirci tutto quello che ci serve sapere. Il Pd dà fastidio? No, il Pd non dà fastidio, ma i Komunisti fanno opposizione da Internet? Ci si avvicina gradualmente al problema, dapprima col timido approccio del decreto Romani, poi si vedrà. Ma cosa stanno facendo alla nostra nazione?

    (Davide Marazzi)


  4. Nei primi anni del ‘900 le automobili erano rare ma negli anni a seguire si diffusero moltissimo. Il problema era che queste auto scorrazzavano su piste realizzate per cavalli e carrozze e di conseguenza esse, molto più veloci dei cavalli, provocavano incidenti mortali. Fino a che non si pensò di creare normative che tutelassero la sicurezza sulle strade (le righe bianche di mezzeria sono state una invenzione tutta italiana… vulcanici!!!!). Per cui normativa… non chiusura. Per internet la situazione è analoga. Utenza arrivata a cifre spropositate in pochissimi anni… nessun controllo… chiunque può fare e dire e… mostrare di tutto. Per cui occorrono delle normative… non delle censure e/o controllo totale. Ma tutti sappiamo a… chi fa comodo… O no?
    Ciao a tutti.

    (Stranger)

  5. Visione ecologica della vita
    Sarà forse perchè amo moltissimo andare a cavallo e nel nostro Appennino ci son posti meravigliosi ma, lì, non c’è bisogno di piste… Sarà forse perchè non amo la macchina, ma, quassù, serve per vivere… Sarà forse perchè a me è “stranger” tutto ciò che è telematico, ma, con timore, ci provo perchè vado alla cieca… Quindi ben vengano i “vulcanici” che propongono normative e non censure! Sto imparando a mie spese che le regole aiutano a vivere meglio.
    “Custodiamo il creato!!!”.

    (Giovanna Guazzetti)


  6. La limitazione delle potenzialità di internet è del tutto in linea con il tristemente famoso “piano di rinascita democratica” e, di conseguenza, verrà approvata come tutti gli altri punti del programma. C’è purtroppo poco da dire o da fare quando “opposizione” e “maggioranza” si attengono allo stesso programma… che non è (o è in parte) quello formale.

    (Giuliano Gabrini)