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Ventasso / Paolo Bargiacchi alla guida di una “Civica” voluta dalla gente

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Paolo Bargiacchi, candidato sindaco al Comune di Ventasso
Paolo Bargiacchi, candidato sindaco al Comune di Ventasso

“Non ho fatto una scelta contro qualcuno, ma a favore di tutti, di questa terra e della sua gente, per la soluzione dei suoi problemi e per lo sviluppo delle sue straordinarie potenzialità”: Paolo Bargiacchi, ex sindaco di Collagna, spiega così la sua discesa in campo nella competizione elettorale del Comune di Ventasso, in qualità di candidato sindaco di una lista civica che non sarà però quella espressa dal Partito democratico.

Su esplicita richiesta di un comitato che si è spontaneamente costituito tra iscritti e simpatizzanti dello stesso Pd, che non ha gradito il provvedimento dei vertici locali del partito di annullare le primarie alle quali avrebbe dovuto concorrere lo stesso Bargiacchi (ribadito nonostante la raccolta di oltre settecento firme che ne richiedevano lo svolgimento), è infatti maturata questa importante decisione.

“È stata una conseguenza dolorosa ma inevitabile - conferma l’ex primo cittadino di Collagna - indotta, da un lato, da comportamenti poco attenti da parte del partito e, dall’altro, dalla significativa pressione di una rilevante parte dell’opinione pubblica del nuovo Comune di Ventasso”.

Puntualizza Paolo Bargiacchi: “Dopo che si era faticosamente optato per lo svolgimento delle primarie con due candidati, Antonio Manari e il sottoscritto, avevo poi accolto la tesi di chi individuava nelle primarie un percorso poco opportuno per affrontare una competizione elettorale più serena e non divisiva in seno al partito, specialmente nell’attuale fase costitutiva della fusione tra i quattro territori comunali che hanno dato vita a Ventasso. In pratica avevo dato la mia, per la verità un po’ sofferta, adesione ad un accordo che escludeva le elezioni interne per  dar vita a un’intesa destinata a raccogliere e coordinare tutte le forze impegnate a superare le precedenti divisioni ed integrare  tra loro i territori e le comunità di Ligonchio, Collagna, Ramiseto e Busana”.

Continua Bargiacchi: “Tuttavia la vivace reazione di un consistente numero di elettori, che hanno reclamato a gran voce il loro diritto a scegliere, attraverso le primarie, il candidato sindaco e che hanno portato il problema all’attenzione degli organi dirigenti, ha cambiato radicalmente lo scenario. Il Pd, però, non solo ha opposto un perentorio diniego, ma ha addirittura misconosciuto il rilievo politico di oltre settecento persone che, apertamente e senza mezzi termini, seppur con motivazioni non sempre del tutto univoche, hanno espresso il loro forte dissenso per l’accordo intervenuto tra i candidati”.

In definitiva, esclusa ogni ipotesi “di riconsiderare la scelta delle primarie - ribadisce l’ex sindaco di Collagna - è stato invece rifiutato qualsiasi reale confronto politico con coloro che avevano raccolto  l’abbondante messe di firme. Qualcuno avrebbe addirittura liquidato l’iniziativa in un modo apparso assolutamente irriverente. Al sottoscritto, che al contrario aveva doverosamente preso in seria considerazione questa istanza popolare, è stato invece intimato di confermare pienamente l’accordo, con tanto di ultimatum, pena l’esclusione dalle liste del partito. Questo mi ha fatto capire che la situazione era ormai insostenibile”.

Sottolinea inoltre Paolo Bargiacchi: “A questo punto, ravvisando sul piano politico un comportamento a dir poco anomalo del Pd (al quale confermo comunque il mio rispetto sia in merito al candidato sindaco che agli organi dirigenti) e ritenendo inaccettabile, sul piano personale, un tale ‘àut àut’, sono stato costretto a ‘togliere  il disturbo’ per riconsegnare agli elettori, che la reclamano con forza, la facoltà di scegliere il sindaco di Ventasso”.

Conclude Bargiacchi: “Voglio comunque auspicare, al di là della sofferta vicenda politica che mi ha visto coinvolto, che la costituzione del nuovo Comune nato dalla fusione, cui ho dedicato tante energie, possa conseguire, quale che sia la persona e il gruppo che sarà chiamato a guidarlo, le migliori fortune dal punto di vista della crescita economica e socio-culturale”.

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40 COMMENTS

  1. Fortuna che fare il sindaco non dovrebbe essere un lavoro, è dal 1980 che lo fa a rotazione in tutti i comuni della montagna, ma non avete veramente nessuno da proporre, addirittura visto che il Pd lo ha silurato si presenta con una lista civica, della serie “incollati alla poltrona”.

    (Paolo Diambri)

    • Firma - Paolo Dianbri
  2. Speriamo che si formi anche qualche altra lista! E speriamo che sia più decente di quelle che si stanno configurando all’orizzonte. Ma soprattutto speriamo che non si presentino i soliti noti che, della politica locale, del servilismo di partito e degli intrallazzi, ne hanno fatto una vera e propria attività lavorativa. Il Sig. Bargiacchi, se fosse stato coerente, anziché esprimere profondo rispetto per il partito che gli ha dato un calcione, avrebbe consegnato al sua bella tesserina… ma come ho già scritto, la politica è un mestiere!

    (M.B.)

    • Firma - M.B.
  3. A chi tiene cosi tanto votare Bargiacchi, considerato che rimpiange non averla, può portare la residenza in qualsiasi momento, con un sindaco cosi e con un comune di valore come il Ventasso è davvero peccato non poter abitare in questo nuovo magico comune, ci sarà da divertirsi.

    (Alessandro)

    • Firma - alessandro
  4. Mi sembrava a dir poco strano che Bargiacchi avesse accettato di fare il “secondo”… e adesso finalmente ha scoperto le sue carte. Comunque da cittadino dell’ormai decaduto Comune di Collagna mi auguro che Bargiacchi perda le prossime elezioni amministrative poiché in quattro anni di mandato non ha assolutamente cambiato nulla a Collagna anzi le cose sono addirittura peggiorate.

    (Marco)

    • Firma - Marco
  5. Complimenti Paolo, complimenti davvero, ancora una volta ha dimostrato serietà, coerenza e attaccamento ai diritti e alle esigenze delle persone prima delle sue, non certamente ai personalismi egoistici ed arroganti, di una classe politica bieca, vetusta e cieca, oramai alla deriva. Poteva certamente rimanere tranquillo, senza problemi o patemi d’animo, invece no, su una conclamata ingiustizia si è fatto da parte, ha abbandonato il potere, la comoda sedia a cui l’avevano “relegato” forzatamente, per intraprendere una nuova avventura con i suoi concittadini, nello scenario politico del Comune di Ventasso. Ha confermato con il suo atteggiamento che, ancora una volta, mai come oggi, la democrazia è una cosa importante da difendere ed imprescindibile, per dare trasparenza, ma soprattutto dare una speranza al futuro della nostra montagna. Vorrei rammentarle la citazione di una frase fatta dal presidente degli Stati Uniti, incredibilmente bella e sempre attuale, a pennello per il nostro territorio, in cui spererei si riconoscesse e si riconducesse nel suo prossimo impegno politico. “Non c’è un’America progressista ed un’America conservatrice, un’America rossa ed una blu, una bianca ed una nera, ci sono gli Stati Uniti d’America”. Le stesse persone hanno creduto alla sua sincerità, hanno capito e con maturità non hanno avuto nessun problema a voltare pagina e a seguirlo. In bocca al lupo. “Yes, we can“.

    (M.G)

    • Firma - M.G
  6. Che bello una faccia e dei neonati partiti tutti nuovi… Ma non siete stanchi di gente ultralogorata da anni di solita politica locale che sinceramente non mi sembra abbia dato ‘sto lustro e successo alla mia regione? Giovani, idee nuove, cambiamento, basta le solite minestre.

    (Francesco)

    • Firma - Francesco
  7. Una cosa salta all’occhio: l’incapacità dei dirigenti (se non è un eufemismo) del PD di Ventasso a vestire la situazione.
    Come si fa a frontre di oltre 700 firme dire non c’è più tempo o è una richiesta per avere più peso nella prossima giunta??
    Mi dispiacerebbe se Manari fosse trascinato in un vicolo senza uscita.

    (Mirko)

    • Firma - Mirko
  8. Come prima cosa, vorrei complimentarmi con la scelta coerente e coraggiosa di Bargiacchi, che sicuramente non è stata una scelta semplice da intraprendere. A fronte delle varie rimostranze riguardo alle persone che ruotano attorno alla politica e tacciate di essere sempre le solite… sì, questo è anche un po’ il mio pensiero. Ma ad onor del vero chi nei giovani al giorno d’oggi ha voglia di impegnarsi per il proprio paese? Penso ad un impegno vero, fatto per la propria comunità senza mirare ad interessi personali, come per altro dovrebbe essere vista e vissuta la politica in un paese democratico. Purtroppo quasi nessuno, sia perchè ormai la politica e vista come qualcosa di poco pulito che non ci tocca personalmente e a cui si preferisce non pensare, sia perchè ormai il senso civico del nostro paese è a livelli disarmanti. Provate a chiedere in giro fra i giovani, in quanti si assumerebbero la responsabilità e l’impegno anche solo per presentarsi come assessori… Ed in un momento così delicato come il nostro, preferisco una figura come Bargiacchi con la sua esperienza in amministrazione pubblica che una figura nuova ma completamente a digiuno di suddetta esperienza e magari manovrabile da forze superiori. Spero che Bargiacchi continui con questa linea e che riesca, mi rendo conto cosa non facile, a formare una lista con persone degne di rappresentarla, e di rappresentare degnamente tutta la nostra comunità. E per ultimo vorrei che l’interesse della popolazione non si fermasse a questo frangente che sono le elezioni, per dopo decadere e riparlarne fra cinque anni, ma che continuasse e che la popolazione fosse sempre interessata ed attenta alle scelte che vengono fatte ed a far sentire la propria voce quando queste scelte vengono ritenute sbagliate. Cordialmente.

    (Marco Galeazzi)

    • Firma - Marco Galeazzi
  9. In bocca al lupo, Paolo! E’ sempre auspicabile un competente e onesto amministratore da sempre attento alle problematiche (non facili) del nostro territorio già conoscitore delle vie amministrative da percorrere per lo sviluppo del territorio.
    Ciao.

    (Gaddo)

    • Firma - gaddoefiorella
  10. Da simpatizzante del Pd questo nuovo scenario nelle elezioni per il Comune di Ventasso mi preoccupa molto. Il mio timore è che la lista di Bargiacchi e quella di Manari si dividano i voti dell elettorato di sinistra e che finisca per vincere una lista… di destra! Inoltre chiedo la lista di Bargiacchi sarà composta anche da esponenti di altre aree politiche (Lega Nord, M5S…)? Coloro che hanno sostenuto Bargiacchi con la raccolta firme hanno considerato anche la componente politica ed ideologica della lista civica e dei suoi candidati?

    (IC)

    • Firma - IC
  11. Bargiacchi è una persona inaffidabile, solo negli ultimi 20 giorni ha cambiato idea 3 volte. Per non parlare del nulla amministrativo degli ultimi 5 anni a Collagna. e se la montagna è messa come è messa, è anche grazie a personaggi come questo.

    (m.b.)

    • Firma - m.b.
  12. Ma ve lo ricordato di quando Bargiacchi insieme agli altri tre sindaci dei Comuni in campagna elettorale a pro della fusione propagandava che lasciava la sedia? Se lasciare la sedia significa questo accanimento, chissà di tutte le promesse che farà nella prossima campagna elettorale cosa ne sarà. Ma possibile che certe persone non abbiano una faccia e una dignità? Ma possibile che i cittadini ancora credano che gli asini volano? Che tristezza e che vergogna, e poi ce chi vorrebbe essere residente per poter votare certi personaggi, non ho parole.

    (Alessandro)

    • Firma - alessandro
  13. Ciascuno di noi può ovviamente dare la propria interpretazione a questo fatto, il quale si presta in ogni caso ad una lettura più generale, che travalica la fattispecie, ossia la competizione elettorale del Comune di Ventasso e le liste che andranno a cimentarsi, e prescinde altresì dai nomi in campo.. Stando alle notizie di cui possiamo disporre, da osservatori esterni, i vertici del partito in questione avrebbero deciso di affidarsi ad un candidato Sindaco della cosiddetta società civile, desistendo dalle “primarie”, che parevano essere già in programma, mentre una parte della rispettiva “base” avrebbe invece voluto svolgerle (fors’anche allo scopo di poter sostenere una candidatura più “politica”). Difficile, per non dire impossibile, conoscere il perché tali vertici si siano mossi così, se cioè abbiano ad un tratto sposato la linea contraria a riproporre i cosiddetti “politici di professione”, o se il ricorso ad una figura “civica” possa aver schivato eventuali conflittualità interne, causa l’interesse a quella candidatura emerso da più di un politico di “lungo corso” del partito, o se siano entrate in gioco altre ragioni, ma la sostanza delle cose alla fine non cambia, almeno a mio avviso.. C’entra in qualche modo, io credo, la crisi dei partiti identitari determinatasi negli anni del dopo-Tangentopoli, crisi che all’inizio taluni pensavano riguardare soltanto gli “altri”, ossia quelle forze che loro malgrado sono uscite dalla scena politica, salvo il dover poi constatare che il vento dell’antipolitica, sul quale allora una parte soffiò in maniera insistente e strumentale, ha via via invaso l’intero sistema, generando probabilmente anche le odierne scelte verticistiche della sinistra (tendenza che una volta la sinistra stessa attribuiva soltanto all’opposto versante politico). La società civile può sicuramente esprimere candidati di qualità, che portano in dote quanto appreso nel proprio campo di attività, ma vi sono circostanze in cui possono tornare parecchio utili anche l’esperienza e le competenze maturate nel tempo quale pubblico amministratore, posto che impratichiscono nel saper affrontare pure le situazioni abbastanza complesse. Quest’ultimo discorso dovrebbe tuttavia valere per l’intera classe politica, mentre vi è chi si è trovato ad esserne comunque e completamente escluso – ancorché potesse verosimilmente dare un qualche buon contributo alle vicende montane – per la sola ed unica “colpa” di esser rimasto fedele al partito di appartenenza, tra quelli immeritatamente scomparsi all’epoca di Tangentopoli (il che, sempre a mio modesto parere, non aiuta a trovar la giusta soluzione ai tanti e svariati problemi)..

    (P.B., 17.4.2016)

    • Firma - P.B.
  14. Non mi convince la scelta di Manari, grande professionista ma nessuna precedente esperienza politica. Mi convince ancora meno il nome di Bargiacchi, navigato professionista della politica locale. Credo che per il neonato comune di Ventasso i tempi cupi hanno ancora da venire.

    (Alessandro)

    • Firma - Alessandro
  15. Buonasera Alessandro, penso proprio che abbia frainteso il messaggio che i 4 sindaci diedero durante la campagna referendaria. Se di quattro municipi se n’è potuto far solo uno lo dobbiamo solo alla lungimiranza di chi ha saputo rinunciare alla sedia. Sarebbe stato bellissimo se nella giunta del Comune di Ventasso avessero scelto di esserci tutti e 4 gli ex sindaci a cui va riconosciuto il merito di aver saputo rinunciare e da qui l’incipit del mio messaggio e la sua reticenza a voler capire che nessuno ha mai detto che non si sarebbe potuto ripresentare.

    (Leandro Giordani)

    • Firma - LeandroGiordani
    • Gentilissimo, “se di quattro municipi se n’è potuto far solo uno” è certamente grazie ai sindaci che sino ad ora hanno distrutto la montagna, togliendo e non creando occasioni di lavoro, di sviluppo e di crescita per aziende, giovani ed imprenditori. Chi ha governato sino ad oggi il crinale? Indichi i nomi dei primi cittadini… Visioni in PSC, visioni il Parco N… ma soprattutto visioni l’ambiente… e le occasioni di lavoro. Se la popolazione dei quattro comuni non fosse calata in maniera esponenziale, per razionalizzare e per migliorare il tutto, sarebbe stato sufficiente gestire congiuntamente i servizi e non i palazzi, che rimarranno aperti… Cordialmente.

      (Fabio)

      • Firma - fabio
      • Buongiorno Fabio, per creare lavoro servono sgravi e per gli sgravi servono soldi! I micro-municipi non erano in grado di ricevere quanto riceverà il nuovo comune: e questo è un dato di fatto. Mi trovi pienamente in accordo sulla necessità di investire questo denaro per la creazione di nuovi posti di lavoro, ma ribadisco è arrivato per la cocciutaggine e lungimiranza dei sindaci che tu sta demonizzando. Un altro dato di fatto è che la montagna è purtroppo spopolata senza se e senza ma. La fusione, con le sue risorse, rappresenta un’opportunità per cercare di invertire la rotta. Un consiglio: non concentrarti sul passato, guarda avanti. La fusione è fortemente fatta!

        (Leandro Giordani)

        • Firma - LeandroGiordani
        • Anche il Parco, prima regionale poi nazionale, doveva ed ha utilizzato parecchi soldi, ma i risultati dove sono? Se a gestire il nuovo comune saranno le stesse persone, il risultato sarà identico. Non credi sia il caso di rinnovare e di rinnovare dal crinale e non dai vertici? Io non mi concentro sul passato, ma per ben procedere e non ripetere gli errori commessi occorre conoscerlo, essere obiettivi ed eventualmente cambiare strada. Chi si propone come amministratore (non nuovo ma esperto) metta sul tavolo ed illustri quello che ha fatto per la montagna… gli elettori certamente valuteranno l’operato. Per i non esperti, avremo il “pilotaggio” come è sempre stato, lo si è già visto in questo frangente e sappiamo tutti da chi e da dove proviene… Cordialità.

          (Fabio)

          • Firma - fabio
  16. Manovra perfetta! Bargiacchi dimostra ancora una volta di sapersi destreggiare con strategie di straordinaria efficacia: – evita le primarie (che non era probabilmente in grado di vincere); – mette l’etichetta di “cattivi” ai vertici del Pd, che però non rinnega, gettando così anche ombre sul candidato Manari; – si prepara a pescare voti con una lista “civica” da tutte le parti. Credo che lo stesso Andreotti non avrebbe saputo fare di meglio. Meditate gente… meditate.

    (Commento firmato)

    • Firma - Commento firmato
    • Concordo pienamente con il “commento firmato”. Analisi azzeccata! Verissimo… unico neo.. il meditate… non sanno neanche meditare certa gente che è convinta ancora che certi personaggi politici possano pensare ancora al bene della montagna.

      (Maria)

      • Firma - Maria
  17. Signor Leandro, non sono l’unico che ha frainteso il messaggio dei 4 sindaci, per fortuna siamo in molti a non aver capito ciò che è stato predicato nella campagna del referendum pro fusione e speriamo di dimostrarlo con il voto del 5 giugno, e per favore non continuiamo a giustificare questi comportamenti, guardiamo solo le prese di posizione dell’ultimo mese e da li si capisce la serietà delle persone.

    (Alessandro)

    • Firma - alessandro
  18. Dal momento che si sono candidati sia Manari che Bargiacchi, e sono entrambi papabili per la vittoria delle elezioni, sarebbe interessante sapere se all’interno di tutte e due liste ci saranno persone di tutti e 4 gli ex comuni. Ad esempio ci sono rappresentanti di Ramiseto in tutte e due? Perché il caso di vittoria di una lista che non ha rappresentanti in una municipalità non mi pare auspicabile, viste le premesse della fusione.

    (IC)

    • Firma - IC
  19. A Maria e al commento firmato vorrei che non commettessero lo stesso errore dei vertici del PD ad aver sottovalutato quello che doveva essere un diritto sacrosanto,indicato proprio dallo stesso PD, le primarie.
    Forse è più semplice di quello che sembra e che si vuol far passare,fa specie osservare e leggere che i carnefici diventino vittime ed i lupi agnelli. Non credo nemmeno si possa mettere in discussione le 2 persone in questione dal punto di vista umano e professionale ognuno per la propria esperienza.
    Forse vale la pena avere rispetto e concentrarsi su chi veramente possa fare il bene della montagna piuttosto che pensare a dietrologie strane e poco costruttive che denotano l insicurezza di chi le espone quasi a voler giustificare gli errori di chi ci ha governato per troppo e da troppo tempo.

    (M.G)

    • Firma - M.G
    • Ma per piacere, cosa è stato fatto finora… ma lei si rende conto? Non sposti il problema. La politica in Italia è corrotta, avremmo bisogno di i giovani preparati, onesti e capaci, ma giustamente vedendo scenari del genere con giochi già organizzati chi si propone c’è solo da rovinarsi la vita.

      (Maria)

      • Firma - Maria
  20. E gli altri 3 ex sindaci (Dolci, Pedrini, Pregheffi) dei vecchi comuni cosa dicono sulla vicenda? Da che parte stanno? Almeno un commento da parte loro mi sembrava dovuto. Inoltre volevo far notare che l’ormai ex Comune di Ramiseto è l’unico a non avere, a questo punto, un candidato sindaco in qualche modo legato o esponente del suo territorio, a differenza degli altri 3.

    (IC)

    • Firma - IC
  21. Mi sembra che a livello di espressione di personalità politiche per la guida del nuovo Comune Ramiseto in questo momento sia un po’ penalizzato. Speriamo che almeno nella composizione delle liste ci siano esponenti di questo territorio.

    (Cittadina del ventasso)

    • Firma - cittadina del ventasso
  22. Penso che se i giovani non si propongono è colpa della politica attuale: 1 troppa corruzione, 2 quando persone che sono lì da una vita non mollano la poltrona diventa difficile proporsi… Da elettore di sinistra non voterò nè Manari nè Bargiacchi. Manari perché mandato dal Pd che sinceramente di valori della sinistra ha ben poco, Bargiacchi perché è da troppo tempo che fa politica. Spero in una terza lista con nomi validi e che sia composta da persone giovani e competenti. Saluti da un trentaduenne schifato dalla attuale politica.

    (Cittadino Ramiseto)

    • Firma - Cittadino Ramiseto