“E’ positivo il fatto che Anas abbia annunciato ulteriori interventi sulla statale 63, nella giornata di giovedì, tra quelli previsti su proprie strade di competenza in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia: in tutto 14 milioni di euro per la manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici. Per il nostro territorio l’accorciamento della percorrenza tra l’Appennino e la città rappresenta già oggi un aspetto strategico importantissimo”.
Così il Sindaco di Casina, Gian Franco Rinaldi, commenta l’annuncio di nuovi investimenti sulla principale arteria tra pianura ed Appennino, che di recente ha comportato per il territorio casinese anche un fenomeno quasi inedito.
Spiega Rinaldi: “La statale 63 negli ultimi anni è stata oggetto di interventi importanti da parte di Anas. Ci sono stati i lavori di ammodernamento del tratto tra Ca’ del Merlo e Croce verso Castelnovo ne' Monti, che hanno ridotto la percorrenza da Casina verso il capoluogo montano; sono in corso lavori nel tratto in prossimità di Collagna dove si verificò una grossa frana a fine 2009; sono anche a buon punto i lavori della variante Bocco - Canala: l’impresa che sta conducendo i lavori ci ha assicurato nelle settimane scorse la fine degli stessi entro l’estate del 2017. Sono segnali importanti, che danno la prospettiva di una viabilità migliorata sensibilmente”.
Prosegue Rinaldi: “Permangono ad oggi le criticità forti sul tratto a valle del Bocco, e fino alla Bettola, e l’attraversamento di Rivalta che restano i due nodi più complessi da superare nel transito dall’Appennino alla città. Sono stati peraltro avviati importanti colloqui con Anas da parte dei Sindaci Montagna, grazie al sostegno della Senatrice Leana Pignedoli, e con il contributo del consigliere delegato della Provincia Andrea Tagliavini, proprio su questi tratti. L’ente stradale appare impegnato per poterli migliorare nel prossimo futuro, senza interventi faraonici ma sulla traccia di quanto fatto nel tratto Cà del Merlo - Croce che comunque è decisamente migliorato”.
Conclude il Sindaco di Casina: “Avvicinare la montagna alla città grazie alla viabilità più scorrevole è un nodo fondamentale nella politica del nostro territorio, se pure di per sé non è risolutivo di tutti i problemi. Abbiamo esempi di province vicine che pure con collegamenti autostradali, come succede a Berceto, hanno problemi di spopolamento superiori all’Appennino reggiano. Ma sta alla fantasia delle politica riuscire a trovare, oltre alla viabilità, delle ragioni economiche importanti che portino le persone a restare in montagna”.
Ma un elemento di novità c’è, e Rinaldi lo sottolinea con forza: “Negli ultimi anni abbiamo registrato un dato di particolare soddisfazione che ha riguardato il nostro Comune: riguarda il mantenimento della popolazione residente nell’ultimo quinquennio, nonostante una forte emigrazione che ha caratterizzato una parte della popolazione che era impegnata nell’edilizia, e che è stata colpita dalla crisi arrivando ad abbandonare il territorio su cui si era stabilita anni fa, emigrazione che è stata del tutto compensata da un altrettanto importante immigrazione di nuovi residenti che si sono trasferiti qui dalla città e dalla pianura, persone che hanno scelto di venire a vivere a Casina, vedendo il nostro territorio come un luogo dove si vive bene. Oggi la vita nelle città offre molti elementi di disagio: la percezione di scarsa sicurezza di alcuni quartieri, lo smog, una socialità sempre più incrinata. Fattori che hanno fatto considerare a tante famiglie che, anche continuando a lavorare in città, fosse comunque importante mantenere un buon livello di qualità della vita anche a fronte del sacrificio di fare ogni mattina questi chilometri. Ciò che attira del nostro territorio è l’ambiente incontaminato e salubre, una socialità forte, un luogo ideale dove stare con la famiglia. Casina vanta una vivacità sociale straordinaria, con un associazionismo che copre ogni aspetto della vita comunitaria, lo sport, la sicurezza, la cultura, le parrocchie. Questo porta ad una identità territoriale forte e riconosciuta, ma soprattutto ad un coinvolgimento diretto dei nostri cittadini che vivono in modo attivo la comunità e il paese. Non siamo quindi un semplice dormitorio ma un luogo dove si può essere protagonisti. Con collegamenti migliorati che avvicinano alla città e a Castelnovo, sono convinto che questo fenomeno non potrà che aumentare nei prossimi anni e potrà cambiare e far crescere il nostro paese e l’Appennino”.
