La Regione “sostenga ogni iniziativa volta al mantenimento in funzione del punto nascita dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, nell’Appennino reggiano, in deroga a quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, sono Galeazzo Bignami (primo firmatario) e Enrico Aimi, consiglieri Fi.
Da settimane, si legge nell’atto ispettivo, “infiamma la rivolta dei cittadini di Castelnovo ne’ Monti per la probabile imminente chiusura del Punto nascite del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Sant’Anna (reparto che non rispetta gli standard richiesti dall’accordo Stato-Regioni 2010, il quale prevedeva la nascita minima di 500 bambini all’anno)”.
“Chi sceglie di partorire a Castelnovo - sottolineano i due consiglieri - lo fa per un valore affettivo ma anche per la dimensione umana e l’atmosfera calda e accogliente di un piccolo ospedale di montagna, dove ci si sente sempre a casa (dall’inizio del 2016 i nuovi nati sono stati 16)”.
“La scelta di eliminare servizi in un territorio che ne ha particolarmente bisogno - concludono Bignami e Aimi - deve essere un’ultima possibilità, da evitare in tutti i modi”.