CASINA (1 febbraio 2010) - Si è spento nella sua Cantù, Francesco Montruccoli. Era partito da Le Fole di Casina per la sua avventura per il mondo, trovando, a suo modo, un equilibrio che lo ha portato a mettere al mondo quattro magnifici figli e a sposare una bellissima ragazza somala. Nel suo lavoro si prodigava in molti Paesi per seguire i cantieri di una multinazionale specializzata in grandi costruzioni.
Ma in quelli che sono i misteri della vita, a soli 52 anni, è salito al Cielo in un giovedì pomeriggio di fine gennaio, un giorno come un altro, quando magari dall'amico o dal fratello lontanto ti aspetti una telefonata, come sempre.
All'estremo saluto, nella mattinata di lunedì, nella sua nuova terra, Cantù, c'erano davvero in tanti, alcuni saliti anche dal nostro Appennino per l'ultimo saluto a quel ragazzo di Casina.
"Piango, sì, mi dispiace perchè non mi sei più accanto, ma sarei un egoista poterti trattenere qui con me sapendo che Dio in questo momento ti sta dando il meglio che un essere umano potesse darti qui sulla terra" (S. Agostino), ma se "La tempesta è capace di disperdere i fiori, non è in grado di danneggiare i semi". Le parole di Gibran e del Santo di Ippona valgono per questo montanaro troppo presto strappato alla vita che, sicuramente, ora vive nel cuore di chi resta. In particolare, la nostra redazione si stringe al nostro collaboratore e maestro Ubaldo, suo fratello maggiore, alla sorella Elisa e a tutti i famigliari.
Caro Ubaldo, cara Elisa, in questo momento rivedo Francesco giovane e biondo, come era partito da Casina tanti anni fa per farsi cittadino del mondo. Rivedo i vostri genitori, il prof. Arturo, la signora Lina, li vedo accoglierlo sorridenti perché ciò che per noi è mistero, per loro è luce eterna e amore infinito.
Penso, Ubaldo, come ti piaceva citarlo, ricordarlo, e ti abbraccio forte insieme a Elisa.
(Giovanna Caroli)
Sono profondamente addololorato e sono vicino alla famiglia nel dolore per la perdita repentina del loro caro Franchino, come noi del Crocicchio lo chiamavano; abbiamo perso tutti un caro paesano e anche per questo piangiamo con tutti voi la sua perdita.
Vi abbraccio tutti.
(Domenico Amidati)
La settimana scorsa Francesco Montruccoli, nato a Casina nel ’57, ci ha lasciati all’improvviso. Un ultimo saluto al mio amico Frensis, che a soli solo 52 anni è tornato alla casa del Padre.
Assieme a Francesco ho frequentato tutte le scuole primarie. Ricordo la sua positività, la sua allegria; era uno dei più bravi della classe.
Da ragazzi, come premio per la maturità conseguita, assieme a Lui e a Paolo di Arceto abbiamo fatto un indimenticabile viaggio negli Stati Uniti d’America, proprio dalla zia di Frensis, un’arzilla ottantenne che voleva a tutti i costi rientrare in Italia con noi, nonostante la figlia facesse di tutto per trattenerla. Conservo vivi, ancora oggi, tanti bei ricordi di momenti vissuti assieme. Finita l’università le nostre strade si sono divise; lui ha lasciato Casina continuando la sua avventura di geometra responsabile dei lavori, per l’Europa e per il mondo.
Un pensiero di vicinanza va ai suoi fratelli Ubaldo ed Elisa, che abbraccio, ai suoi quattro figli e alla moglie alla quale stringo la mano in segno di una vecchia amicizia mai dimenticata.
(Fabio Filippi)
Addio Francis, compagno di viaggio e di avventure… Voglio ricordarti così come ci eravamo lasciati tanti anni fa, sulla tua Citroen Pallas Blu… Sono fiero di averti conosciuto. Un caldo pensiero alla famiglia, Ubaldo ed Elisa.
(Celso Manfredini)
Un grande abbraccio all’amico Francesco.
(Paolo Rota)