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A Villa gli agenti della montagna reggiana festeggiano San Sebastiano. Le polizie locali celebrano il loro santo

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Mercoledì 20 gennaio le polizie municipali della montagna reggiana si ritroveranno per festeggiare il loro patrono, San Sebastiano.

“Ospitiamo con piacere questa manifestazione - sottolinea il sindaco Luigi Fiocchi - che è anche l’occasione per rivolgere un apprezzamento a coloro che svolgono questo prezioso servizio, a stretto contatto con la gente e i territori”.

Prosegue Enrico Bini, primo cittadino di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione montana dei Comuni:  “Si tratta di un evento significativo, anche e soprattutto alla luce della gestione associata delle polizie locali, che stiamo organizzando dall’inizio dell’anno e che riguarda tutte le realtà del nostro Appennino, compreso il nuovo Comune di Ventasso”.

Il ritrovo è previsto per le ore 11 in municipio, cui seguirà la messa nella chiesa parrocchiale di Villa. “Celebrare tutti assieme questa ricorrenza - rileva Sauro Fontanesi, comandante della polizia municipale di Castelnovo Monti - ha un valore non solo simbolico. Sarà anche l’occasione per un saluto di congedo al collega Elio Ivo Sassi, comandante della polizia municipale di Villa Minozzo e Toano, collocato a riposo dal primo gennaio”.

L’incontro, al quale saranno pure presenti autorità civili, militari, religiose e del mondo del volontariato, si concluderà con un momento conviviale.

Un altro simposio è in programma alla sera, sempre in Appennino, a Casina, dove, alle 20, sono invitati tutti gli operatori delle polizie municipali della provincia. Anche in questa circostanza, promossa dalla presidenza reggiana dell’Associazione professionale polizia locale d’Italia, ci sarà un saluto ufficiale al comandante di Villa Minozzo e Toano. Ermanno Mazzoni, presidente provinciale dell’Anvu, scrive tra l’altro come la serata rappresenti “l’occasione giusta di riunirci per festeggiare insieme il nostro patrono e salutare in compagnia il nostro collega”.

San Sebastiano martire era un militare romano, condannato a morte ai tempi dell’imperatore Diocleziano per essersi rifiutato di rinnegare la fede cristiana.