L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) ha chiuso l'indagine conoscitiva avviata in seguito anche all’esposto presentato dall’assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia sul prolungato black-out verificatosi in seguito alla nevicata del 5 e 6 febbraio scorsi, che come si ricorderà provoco gravi disagi a famiglie e imprese.
Giovedì, l'altro ieri, è stata infatti notificata alla Provincia di Reggio Emilia la delibera dell’Authority 644/2015/E/eel, con la relazione finale allegata al provvedimento che riporta gli esiti dell'istruttoria dalla quale emerge una non corretta gestione del piano delle emergenze da parte delle imprese di distribuzione dell’energia elettrica in Emilia-Romagna e la mancata, tempestiva informazione agli enti locali delle informazioni relative al numero e alla localizzazione delle utenze non alimentate nonché ai tempi previsti di ripristino del servizio.
In particolare, l’Autorità ha rilevato come nella provincia di Reggio Emilia - risultata quella maggiormente colpita dai disagi (con il 25% degli utenti che sono stati non alimentati per oltre 8 ore) - non sia stato possibile dare informazioni ai cittadini e alle istituzioni a causa di dati forniti assolutamente insufficienti.
Do conseguenza, l’Authority per l’energia elettrica ha disposto di “conferire mandato alla direzione sanzioni eiImpegni dell’Autorità per valutare eventuali seguiti di competenza” ed ha prescritto “all’Enel Distribuzione di completare il piano di gestione delle emergenze in Emilia-Romagna entro il 31 gennaio 2016”.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’approfondito lavoro svolto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che ha evidenziato il comportamento lacunoso dell’azienda di distribuzione dell’energia nella nostra provincia imponendole di migliorare il proprio sistema di risposta alle emergenze meteo – commentano a nome dell’assemblea dei sindaci il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi ed il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi - L’Authority ha confermato tutte le nostre perplessità sulla fragilità della rete di distribuzione dell'energia elettrica e, in generale, sulle criticità di un servizio pubblico fondamentale, in particolare dal punto di vista della comunicazione istituzionale in emergenza, circostanza che ha creato non poche difficoltà alle strutture deputate alla tutela della pubblica e privata incolumità. La delibera dell’Authority conferma dunque le ragioni del nostro esposto, che ha certamente contribuito anche a far sì che le imprese distributrici erogassero in tempi brevi i rimborsi contrattualmente previsti agli utenti per il disservizio arrecato, pari a 8 milioni di euro nella sola nostra provincia”.
“Piena soddisfazione per l’operato dell’Autorità, che in tempi rapidi ha svolto un minuzioso e importante lavoro”: è la posizione espressa anche dal parlamentare reggiano Paolo Gandolfi, che sulla vicenda aveva presentato a sua volta un esposto, oltre ad una interrogazione parlamentare, e grazie al cui interessamento gli stessi Manghi e Vecchi avevano potuto incontrare ai primi di marzo il presidente dell’Authority, Guido Pier Paolo Bortoni.
I passaggi più significativi della delibera dell’Authority
1. Motivi e obiettivi dell’indagine conoscitiva
La presente relazione costituisce il resoconto conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle interruzioni del servizio elettrico occorse nei giorni 6 febbraio 2015 e seguenti in vaste aree delle regioni Emilia-Romagna e Lombardia. L’indagine conoscitiva è stata avviata dall’Autorità, con la deliberazione 96/2015/E/eel, in considerazione del fatto che per numerosità di utenti interessati dai disservizi e vastità del territorio colpito dalle eccezionali precipitazioni nevose, non si riscontravano precedenti analoghi negli ultimi dieci anni, nonché a seguito di segnalazioni e richieste di incontri ricevute da parte di istituzioni regionali, provinciali ed enti locali (vedi esposto dell’assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia) che hanno manifestato preoccupazione per l’impatto, anche sociale, delle interruzioni, per lo stato della rete e per la scarsa efficacia delle procedure di comunicazione e relazione con le istituzioni pubbliche manifestatasi in occasione delle interruzioni. Gli obiettivi dell’istruttoria conoscitiva avviata con la deliberazione 96/2015/E/eel erano di acquisire informazioni e dati utili per valutare: a) se Terna e le imprese distributrici avessero agito nel rispetto degli obblighi di servizio finalizzati ad assicurare la pronta riparazione dei guasti e la tempestiva ripresa del servizio in condizioni di sicurezza; b) se le imprese distributrici avessero agito in conformità ai piani di emergenza da esse predisposti, ai sensi del Testo integrato della qualità elettrica (deliberazione ARG/elt 198/11), in conformità alle linee guida CEI 0-17 del Comitato elettrotecnico italiano, e in particolare se vi fosse stata un’adeguata tempestività da parte delle imprese distributrici nell’informare le pubbliche autorità competenti circa le possibili tempistiche di ripresa del servizio; c) gli eventuali presupposti per interventi di natura sanzionatoria in caso di violazione di provvedimenti dell’Autorità; d) i presupposti per possibili interventi, di natura regolatoria e di tipo prescrittivo, in riferimento alle attività di prevenzione e riduzione dei disservizi a fronte di eventi meteorologici di particolare intensità e di tempestivo ripristino del servizio, anche nella prospettiva del nuovo periodo di regolazione che inizia l’1 gennaio 2016.
4.4.3 Enel Distribuzione: valutazioni della conformità della gestione dell’emergenza
Il Rapporto di emergenza della direzione territoriale rete (Dtr) dell’Emilia-Romagna e Marche (Erm) di Enel Distribuzione presenta una significativa carenza rispetto al riepilogo degli stati di emergenza, non esplicitando, per il centro operativo (Co) di Modena, l’attivazione dell’emergenza di 2° livello e fornendo informazioni incongruenti riguardo l’attivazione dell’emergenza di 1° livello per il Co di Modena rispetto all’Allegato 6 al Rapporto medesimo.
Inoltre il Rapporto di emergenza Dtr Erm indica l’attivazione dell’emergenza di 1° livello con medesima ora per i Co di Bologna e di Modena. Tuttavia, il medesimo rapporto fa riferimento a (e contiene) due sole mail di attivazione delle emergenze di 1° livello e di 2° livello, che – benché inviate ai capi unità delle unità operative “Emilia” e “Romagna” - fanno esclusivo riferimento allo stato di emergenza “per il Co Bologna”. Peraltro, nella mattina del 6 febbraio, almeno lo stato di emergenza di 1° livello del Co Modena era attivato, come desumibile dalla presenza di telefonate alla relativa postazione di assistenza operativa di esercizio (Paoe).
Come per la Dtr Lombardia, si rileva la mancata dichiarazione dello stato di crisi, con l’aggravante che nella Dtr Erm i disservizi erano più estesi, il gradiente dei clienti disalimentati nel tempo era maggiore e maggiore era il numero dei clienti contemporaneamente interrotti; inoltre, nell’area di competenza della Dtr Erm si sono verificati mancati funzionamenti dei sistemi di telecontrollo e dei sistemi telefonici, che sarebbero di per sé un motivo di dichiarazione dello stato di crisi.
Il piano operativo della Dtr Erm prevede fra le attività svolte dall’unità di crisi territoriale (Uct) “richieste di rinforzi da task force della Dtr Erm o di altre Dtr”. Peraltro al momento della dichiarazione dello stato di emergenza di 2° livello avvenuta alle ore 9:30 del 6 febbraio 2015 era già stato richiesto il rinforzo operativo delle Dtr di Triveneto e Lazio, Abruzzo e Molise.
Il monitoraggio delle interruzioni per la Provincia di Reggio Emilia ha trasferito dati incongruenti e ha compromesso, anche dopo due giorni dall’inizio dell’evento interruttivo, le possibilità di fornire informazioni alle Istituzioni in merito a comuni, frazioni, singole vie coinvolte dal disservizio e in merito ai tempi di ripristino.
La delibera con la relativa relazione sono scaricabili al seguente indirizzo:
http://www.autorita.energia. it/it/docs/15/644-15.htm
Le tappe della vicenda
6 febbraio 2015 - In seguito a una forte nevicata, il territorio reggiano viene interessato per alcuni giorni, da una mancata erogazione di energia elettrica (che ha riguardato circa 65.000 utenze nella sola provincia di Reggio Emilia).
2 marzo 2015 - A Milano il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e il sindaco del Comune capoluogo Luca Vecchi - accompagnati dall’onorevole Paolo Gandolfi, grazie al cui interessamento si è potuto svolgere l’incontro – vengono ricevuti dal presidente dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi), Guido Pier Paolo Bortoni.
4 marzo 2015 - Viene convocato per la prima volta a Bologna dall’assessore regionale alla Difesa del Suolo e della Costa, Paola Gazzolo, di concerto con il presidente Stefano Bonaccini, il Tavolo di confronto con Enel sul tema dei rimborsi da parte degli Enti gestori ai cittadini colpiti dai disservizi conseguenti alla nevicata del 6 febbraio 2015. Al tavolo sono presenti i presidenti delle Province emiliano-romagnole e della Città Metropolitana di Bologna e rappresentanti di Anci, Uncem, Enel, Adiconsum e Federconsumatori (il tavolo verrà poi periodicamente convocato sino all’esborso definitivo dei rimborsi dovuti: 8 milioni di euro nella sola provincia di Reggio Emilia).
12 marzo 2015 - L’assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia approva il testo dell’esposto indirizzato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, firmato il giorno stesso dal presidente Giammaria Manghi e dai 45 sindaci della provincia di Reggio Emilia, nel quale vengono descritti i gravi disagi a cui erano stati sottoposti i cittadini, situazione aggravata dalla totale assenza di informazioni da parte di Enel e da parte degli altri gestori del servizio elettrico.
7 gennaio 2016 - Viene notificata alla Provincia di Reggio Emilia la delibera AEEGSI 644/2015/E/eel del 22 dicembre 2015, nella quale si rileva una non corretta gestione del piano delle emergenze da parte delle imprese di distribuzione dell’energia elettrica in Emilia-Romagna e la mancata tempestiva informazione agli Enti locali delle informazioni necessarie concernenti il numero e la localizzazione delle utenze disagiate. Con questa delibera, l’Authority trasmette gli atti all’ufficio competente per la valutazione del comportamento delle imprese di distribuzione al fine dell’applicazione di eventuali sanzioni.
31 gennaio 2016 - Termine ultimo fissato dalla Aeegsi per l’adeguamento da parte degli Enti gestori del proprio piano di gestione delle emergenze, conformemente alle prescrizioni contenute nella delibera Aeegsi 644/2015/E/eel.