Il cielo ha un suonatore di cornamusa in più. David Kirkpatrick, il ‘mad piper’ scozzese di OperazioneTombola, l’attacco Alleato-partigiano al comando tedesco della Linea Gotica occidentale a Botteghe d’Albinea il 27 marzo 1945 è spirato serenamente all’età di 91 anni a Girvan, sua città natale. Le sue gesta sono legate ad uno dei più importanti episodi della Resistenza. Negli ultimi 5 anni si erano di nuovo incrociate con le vite di molti reggiani, riannodando fili dispersi nel tempo. Kirkpatrick, ex boy scout al fronte dal 1942, nel marzo 1945 si arruolò volontario nel 2nd Special Air Service, i corpi scelti di Sua Maestà. La sua missione? Paracadutarsi oltre le linee nemiche… per suonare la carica durante una missione segreta. Da qui il soprannome “mad piper” , ‘cornamusiere matto’. Fu così che indossando il kilt (!), si lanciò ai piedi del Cusna e poi donò il suo paracadute di seta bianca alla famiglia che lo ospitò affinchè potessero trasformarlo in vestito nuziale.
Pochi giorni più tardi, suonò la carica durante l’incursione anglo-partigiana al comando tedesco. Furono gli unici suoni umani in un concerto di morte. Quelle note però contribuirono a classificare l’attacco come “militare alleato”, evitando la rappresaglia nazista contro i cittadini di Albinea. David, come per magia e senza saperlo, aveva salvato vite umane. Ma per 65 lunghi anni, traumatizzato dagli orrori della guerra, lo scozzese seppellì ogni ricordo. Non voleva parlare di quella notte. Nel giugno del 2010, fu rintracciato dal giornalista Matteo Incerti. Venne a conoscenza di come qui nel reggiano fosse ricordato come un “piccolo eroe”. I fantasmi svanirono. Aprì il suo cuore e raccontò la sua storia. Insieme a Valentina Ruozi, Incerti scrisse un libro "Il bracciale di sterline" che raccontava le sue vicende e quelle degli altri partecipanti di "Operazione Tombola". Venne intervistato da Redacon e come in una favola, grazie ad un messaggio venne ritrovata la sposa di allora, Albertina Magliani Giampellegrini, di Collagna che oggi ha 91 anni e vive a Parma.
I Comuni di Albinea e Villa Minozzo gli conferirono la cittadinanza onoraria che gli venne consegnata da Incerti e Ruozi e così.. un pezzo del suo paracadute ritornò in Scozia sotto forma di …mutande nuziali. Dono perfetto per lui, sempre pronto alle battute e gli scherzi. Un episodio questo ricordato nel sequel de "Il bracciale di sterline", "Il paradiso dei folli" pubblicato da Incerti nel 2014.
David, ha suonato tutta la vita, lo ha fatto fino a qualche mese fa e la sua storia è diventata musica grazie ai Modena City Ramblers di cui fu ispiratore oltre che di una canzone anche di un album “Battaglione Alleato” ed uno spettacolo teatrale. Chi fa del bene non muore mai , ma continua a vivere attraverso i suoi gesti. Per questo, la note della sua cornamusa per chi le vorrà e saprà ascoltare, continueranno ad echeggiare. Non come grido di battaglia, ma come simbolo di vita, pace e fratellanza umana.
Mi rattrista tanto la scomparsa di David Kirkpatrik, persona molto speciale, come i suoi figli che ho avuto l’onore di conoscere personalmente. Si presentarono a casa mia, qualche anno fa, per salutare mia madre, in kilt e suonando le cornamusa. Fu un’emozione indimenticabile. Nel lontano 1945 scese ai piedi del monte Cusna con il paracadute e con lui anche il maggiore Roy Farran, scomparso in Canada diversi anni or sono. Mio padre, allora poco più che quindicenne, per la curiosità si spinse nel campo dove atterrarono e lì li conobbe, tanto che a distanza di tanti anni il maggiore Roy Farran, durante una delle tante commemorazioni ad Albinea, venne a salutare mio padre e la nostra famiglia. Ricordo aveva una benda nera ad un occhio, vecchia ferita… Era anche lui una persona speciale, lo ricordo con stima e affetto ancora oggi.
(Luana)