Al termine della seduta di giovedì, il Consiglio Provinciale ha ricevuto i rappresentanti dei Caseifici di Migliara di Casina, della Casearia Fratelli Dotti e della Latteria Centro Ghiardo, entrambe di Bibbiano, componenti della Nazionale del Parmigiano Reggiano e vincitori nel dicembre 2009 della "Grolla d'oro" a Saint Vincent in provincia di Aosta, per il miglior formaggio d'Italia. A introdurre gli ospiti è a dare loro il benvenuto a nome dell'Assemblea è stato il presidente del Consiglio Provinciale Gianluca Chierici.
Un primo premio assoluto e due secondi posti: questo il bottino che Reggio Emilia ha portato a casa e i cui trofei sono stati ieri orgogliosamente mostrati alla presidente della Provincia Sonia Masini, che ha espresso le proprie "congratulazioni ai produttori per il successo conseguito". Alle congratulazioni della presidente è seguito anche il "ringraziamento" rivolto ai presenti da parte dell'assessore provinciale all'Agricoltura Roberta Rivi: "Il 2009 è stato l’anno di Reggio Emilia e l’anno del Parmigiano-Reggiano. Questi, che sono alcuni dei vari riconoscimenti ottenuti, testimoniano ancora una volta l’unicità di questo prodotto, è un prestigio per tutto il territorio". L'assessore Rivi ha infine ringraziato "le latterie per il lavoro che hanno svolto e che con passione continuano a svolgere nonostante le difficoltà date dalla crisi, rappresentando anche uno stimolo per tutti affinché l’agricoltura, un settore così antico e al contempo moderno, continuo a rappresentare un elemento strategico di sviluppo per il Paese".
In nome dei produttori presenti è infine intervenuto Gabriele Arlotti, direttore del Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell'Appennino (Conva), nell'ambito del quale opera un libero gruppo di caseifici che si chiama Nazionale del Parmigiano Reggiano. Arlotti ha “ringraziato la Provincia e il Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano per il sostegno che in questi anni non ha mai fatto mancare, creando una proficua collaborazione che ha contribuito a questi successi che oggi siamo qui a celebrare insieme". Arlotti, nel ricordare la recente opera di indagine storica sugli 850 anni del ‘formadio’, ben accolta dal Consorzio di tutela, ha voluto esprimere dunque "un sentito ringraziamento per la possibilità di essere in questa prestigiosa sede del Consiglio Provinciale a nome di chi ogni giorno produce il meglio dell’emilianità" ed ha colto l'occasione per rimarcare "l'importanza di un lavoro sinergico al fine di continuare nella promozione economica di questo prodotto e, soprattutto di continuare a perseguire la strada tracciata dalle Dop e Igp, perché c'è un vero e proprio patrimonio agroalimentare, ma anche artistico, non ancora completamente sfruttato ed esplorato".
"Non a caso oggi presentiamo, abbinati al 'formadio' ambasciatore di reggianità, il Lambrusco Doc, l'Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, il Savurett, il Salame Fiorettino, la Pancetta Canusina, il Culatello di Canossa, l'Erbazzone reggiano".