Per questo l’amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo hanno presentato una proposta per il riordino delle scuole dell’infanzia e delle elementari, che prevede uno spostamento, e la possibile chiusura, di alcune sezioni tra il capoluogo e Minozzo. Si tratterebbe di trasferire tutte le sezioni dell’infanzia nella struttura comunale di Minozzo e tutte quelle delle elementari nell’attuale sede di Villa: in tal modo si avrebbero tutti i bambini della stessa età riuniti insieme e 5 monoclassi con un tempo lungo alle elementari.
“Dal 2006 al 2015 assistiamo a un calo nel numero dei bimbi nati – ha esordito il vice-sindaco, Sara Govi –, non vogliamo chiudere delle scuole, ma procedere a uno spostamento di sezioni per offrire un servizio potenziato. I numeri non ci permettono di fare scelte diverse. Vi proponiamo un investimento per il futuro e chiediamo un piccolo sacrificio in virtù di un beneficio maggiore”.
Il dirigente scolastico, Giusy Gentili, dopo aver mostrato numerosi dati a suffragio della proposta, ha spiegato nei dettagli le modalità organizzative e i vantaggi di tale proposta. “Quest’idea nasce da un’analisi del futuro della scuola – ha sottolineato la dirigente –. Mettendo insieme le due scuole elementari, per i prossimi anni si avrebbero tutte monoclassi sui 13-15 bambini, con punte di 19. Senza nulla togliere all’esperienza della pluriclasse che è un’altra cosa, sono classi ideali dal punto di vista dell’insegnamento. Il tempo lungo, di 40 ore settimanali – ha poi aggiunto –, permetterebbe l’introduzione di una serie di attività di tipo integrativo legate alla socializzazione e un tempo più disteso per seguire meglio tutti i bambini”.
Nessuno ha messo in dubbio la positività del poter avere “i bambini della stessa età riuniti tutti assieme”, con il vantaggio di “poter stringere più amicizie e socializzare con i propri coetanei”. Alcuni dei genitori e cittadini presenti hanno però mostrato dispiacere, perché “la chiusura di una scuola è sempre il venir meno di un servizio” ed è “un segno dello spopolamento del territorio”, e anche preoccupazione, perché a Minozzo, hanno ricordato, “è già stata chiuso anche l’ufficio postale”. In riferimento alla scuola primaria minozzese che si vorrebbe spostare a Villa, ha commentato così l’ex-preside Remo Zobbi: “Nel momento in cui l’andate a togliere, dovete essere consapevoli che non verrà mai più data. Io sarei molto cauto”.
Molti poi hanno espresso la loro perplessità, non tanto per i 3 km di distanza, quanto per “l’incidenza dal punto di vista economico dei costi del trasporto e buonipasto”. Altra questione la garanzia della qualità dell’offerta formativa pomeridiana, che si vorrebbe “davvero alternativa”, e non “un doppione delle materie e modalità didattiche del mattino”.
Lucia Manicardi, consigliere comunale e membro del consiglio dell’Istituto Comprensivo, ha ribadito: “Il consiglio d’Istituto ha espresso un parere favorevole. Ci sembra una soluzione lungimirante. Un domani potremmo trovarci a dover riorganizzare il plesso in modo meno funzionale”.
Una voce di dissenso da parte di Massimiliano Coloretti, capogruppo di minoranza per Progetto Villa-FdI-An, che lamenta di non essere stato informato né invitato all’incontro: “È stato divulgato tra i genitori dei bambini delle scuole primarie e dell’infanzia un invito a discutere della possibile riorganizzazione del servizio – ha affermato –, personalmente non ho ricevuto nulla, né per posta ordinaria né elettronica, e mi sembra preoccupante che del riordino non sia informato il consiglio comunale, ma si proceda attraverso una riunione ai quali sono stati invitati ‘gli amministratori’, senza comunicarlo a tutti gli amministratori”.
Le lettere informative, infatti, sono state inviate solo ai genitori degli alunni coinvolti. Nonostante questo si è registrata una discreta partecipazione della cittadinanza.
A breve i genitori degli alunni saranno chiamati a esprimere con un voto il loro parere riguardo l’accorpamento delle sezioni dell’infanzia e della primaria di Villa e Minozzo e l’adozione del tempo pieno.
Fiocchi sindaco lucchetto.
Dal 2008 ad oggi ha chiuso e basta. Non ha inaugurato nulla.
Tranne la roba di altri (privati o associazioni )
Meno male che finisce
(Deborah)
Veramente ha ancora tre anni di mandato, quindi fa ancora in tempo a chiudere qualcos’altro, anche se per la verità è rimasto ben poco, c’è ancora la farmacia comunale in Val D’Asta che sia la prossima?
(A.A.)
Come presidente del Consiglio d’Istituto, e in tale qualifica presente all’assemblea pubblica, ho il dovere di integrare quanto riportato nell’articolo riguardo la posizione del Consiglio medesimo nel merito della proposta di accorpamento. Di fronte ai dati e alle tendenze relativi alla presenza scolastica nei due plessi di Minozzo e Villa (la sede di Asta rimane al di fuori di qualunque ragionamento, come chiarito dalla vicesindaca in apertura dell’incontro), i componenti del Consiglio riuniti in seduta hanno valutato positivamente l’ipotesi di riorganizzazione dei plessi subordinatamente alla condizione che tale riorganizzazione risultasse conforme alle esigenze e al gradimento dei genitori, esprimendo favore all’avvio di un percorso di consultazione e acquisizione di esplicito parere in merito da parte dei genitori. L’assemblea di giovedì 10/12 u.s. è stato un primo passaggio di questo percorso di consultazione e confronto.
(Lucia Manicardi)