Home Cronaca “Rispetto delle regole: a Castelnovo pare stia accadendo qualcosa di anomalo”

“Rispetto delle regole: a Castelnovo pare stia accadendo qualcosa di anomalo”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Premetto che il rispetto delle regole è fondamentale sempre e comunque. Così com’è fondamentale il ruolo che ricoprono le nostre forze dell’ordine nel far osservare la legge. Pare però che nel comune di Castelnovo ne' Monti stia accadendo qualcosa di anomalo. Dal capoluogo, da Felina e dalle altre frazioni sono state diverse le segnalazioni che mi sono arrivate in queste settimane. In tanti hanno rilevato l’eccessiva severità da parte della Polizia municipale. Ogni minima infrazione verrebbe punita con eccessivo rigore. I cittadini parlano addirittura di “accanimento”, nei loro confronti, da parte dei vigili urbani.

Sono quindi sorti in noi alcuni dubbi. Non vorremmo che il Comune di Castelnovo ne' Monti abusasse della Polizia municipale per fare cassa. Chiedo al sindaco Marconi di dirci a quanto corrisponda il capitolo del bilancio comunale relativo ai fondi derivanti dalle multe e dalle sanzioni. Ricordo al sindaco che i proventi derivanti dalle multe dovrebbero essere reinvestiti, come afferma la legge, per la sicurezza stradale. Non mi pare che a Castelnovo accada questo. Anche i parcheggi blu, sempre da legge, dovrebbero essere in numero minore a quelli bianchi gratuiti. Anche questo mi pare che a Castelnovo non accada. Noi esigiamo sì una polizia severa, ma non per appianare i debiti del Comune…

(Fabio Filippi)

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  1. Appianando o non appianando… se le multe vengono comminate l’automobilista sta sbagliando. Ben venga la severità: Castelnovo ha già una scorrevolezza decisamente infelice di suo, compromessa ancora di più da certi parcheggi o da azzardate immissioni nel traffico (vedi incrocio sulla strada per Carnola, tra le due rotonde, con gente che ancora svolta tranquillamente dove non dovrebbe) che devono essere contrastati a prescindere.

    (Giuliano Gabrini)

  2. Caspita!!
    Che tempismo Filippi!! Di polemiche con la municipale negli ultimi 3 anni ne so qualcosa (membro dell’associazione “C’è vita in strada”) e penso che negli ultimi tempi si sia ridimensionato non poco il problema. Prima di oggi nessun suo commento a riguardo… Odore di regionali??
    In bocca al lupo.

    (Mattia Rontevroli)


  3. Finalmente abbiamo scoperto chi è… il capogruppo di minoranza a Castelnovo ne’ Monti che elebora interpellanze al sindaco non in Consiglio comunale ma attraverso i media. Filippi, Filippi, lei che è – e probabilmente sarà ancora dopo le elezioni regionali – uomo delle istituzioni ne abbia rispetto. Ne parli con chi crede degli esponenti del Consiglio, magari facendo nomi e cognomi, e essi provvederanno a produrre tutti gli atti che riterranno opportuni. Che ne direbbe se io mi mettessi a scrivere: voglio che il presidente del Consiglio mi risponda sul problema della raccolta delle angurie a Canicattì?
    Buon lavoro, consigliere regionale.

    (Elio Peri)

  4. I furbetti del parcheggino
    Ben vengano le multe a tutti i furbetti e gli incivili che ostruiscono il passaggio alle corriere degli studenti alle 13 e bloccano il traffico, in area con divieto di sosta e fermata, oppure parcheggiano contro le uscite di sicurezza e nei posti per disabili nel parcheggio dell’ospedale. Le multe vanno raddoppiate. Risanare il bilancio a spese dei furbetti: sarebbe un sogno! Personalmente, lascio l’auto nei parcheggi lontani (vuoti) e vado a piedi, che è tutta salute, oppure uso la franchigia dei 15 minuti nei parcheggi blu. Naturalmente, il Consiglio regionale può proporre una legge regionale che preveda l’immunità dalle multe per i consiglieri, che vanno sempre di fretta, per il nostro bene.

    (Commento firmato)

  5. Noi vogliamo una polizia che educa
    Tutti giusti gli appunti di Filippi, specialmente sulle trasparenze di bilancio e sugli reinvestimenti in favore della sicurezza stradale e sui parcheggi. Non siamo d’accordo su una Polizia municipale severa; noi crediamo che i vigili urbani debbano prima essere degli educatori, poi passino pure alle punizioni per coloro che abusano e se ne infischiano costantemente delle regole. Non si possono punire gli automobilisti che si fermano un istante, senza intralciare il traffico, per prendere un caffè o il giornale. Sarebbe proprio fare cassetta!! Su un povero cristo che si sta recando al lavoro e ha bisogno di qualcosa nel bar o dal giornalaio. Ciò vale per Castelnovo, per Cervarezza e per altri centri montani.

    (Un automobilista indignato)

  6. Necessità e virtù
    Che bel quadretto, l’automobilista indignato, in divieto di sosta per necessità, con la fila di auto bloccate dalla sua, che esce dal bar per discutere amabilmente con il vigile che vorrebbe educarlo al rispetto delle regole, mentre poco più avanti gli studenti in uscita da scuola attraversano la strada senza protezione perché il vigile è impegnato ad educare…

    (Commento firmato)


  7. Il problema è stato molto sentito nel 2007 e 2008, quando in montagna imperversava “l’autovelox selvaggio”, tanto che io, Agostino Giovannini e Mattia Rontevroli abbiamo organizzato una pubblica assemblea per raccogliere le lamentele e abbiamo fondato il comitato “C’è vita in strada” (@Lhttp://www.cevitainstrada.it@=www.cevitainstrada.it#L).
    Da allora le direttive in materia di autovelox e forse anche la nostra azione hanno fatto sì che il modo di operare del passato, quello che noi contestavamo, non fosse più possibile. E oggi almeno “l’autovelox selvaggio” sembra essere un ricordo.
    Per l’accanimento e il fenomeno di cassa ai quali accenna Fabio Filippi occorre analizzare gli introiti e reinvestimenti non solo a livello comunale ma anche all’interno del corpo di Polizia municipale stesso. Mi spiego meglio: se a livello comunale le entrate e le uscite fossero uguali comportando un totale pari a zero, si potrebbe concludere che il comune non ha interessi di cassa sulla questione multe. Non è proprio così.
    Questo perché il fenomeno di “cassa” potrebbe manifestarsi anche sotto forma di elevati compensi erogati ai comandanti/dirigenti o di premi agli agenti, quindi alle tante multe può corrispondere un avanzo nullo per l’amministrazione (e quindi un reinvestimento nullo in termini di sicurezza stradale) perché tutto viene speso in altro modo; e questo il cittadino lo deve sapere.
    Noi come comitato ci abbiamo provato a fare un’analisi di questo tipo, chiedendo i dati al comune sulle multe, sui reinvestimenti in materia di sicurezza stradale e sul compenso erogato al comando di polizia municipale. La risposta è stata più o meno quella di farci gli affari nostri, senza fornirci quanto richiesto.
    “C’è vita in strada” è un comitato apolitico, pertanto comunichiamo a Filippi e più in generale a TUTTI i politici di qualsiasi schieramento che abbiano a cuore la questione (e non solo prima degli appuntamenti elettorali): siamo disponibili a lavorare insieme facendo un’assemblea congiunta; voi politici che avete più possibilità per accedere ai dati potete fare le richieste di atti al comune in modo tale che il bilancio dell’attività di polizia municipale risulti essere trasparente e soprattutto dettagliato, per dare un giudizio obiettivo e articolato su tale attività. E insieme lo potremo comunicare ai cittadini.

    (Davide Vignali, presidente Comitato “C’è vita in strada”

  8. Se il buongiorno si vede dal mattino
    Mi sembra che l’atteggiamento del sig. Filippi sia in perfetta linea con la coalizione della quale fa parte: attaccare le istituzioni ma sempre con argomenti populistici. Che chi prende una multa ringrazi i vigili mi sembra un po’ difficile, ma appoggiare queste lamentele da parte di un politico senza portare dei fatti concreti è semplicemente patetico. Sig. Filippi, porti casi concreti così possiamo dare l’opportunità agli accusati di difendersi, mi sembra il minimo della democrazia… Ah, già, dimenticavo, lei non risponde mai… e già, per rispondere servono argomenti che probabilmente non ha. Perchè non prende esempio dai suoi colleghi della Lega che, con affermazioni che possono più o meno essere condivisibi, almeno rispondono ai commenti in coerenza con le loro idee.
    Cordiali saluti.

    (Enzo Fiorini)

  9. Il possibile e l’opportuno
    Concordo con il comitato “C’è vita in strada” per quanto riguarda l’uso illecito di autovelox e semafori; ci sono state anche inchieste della magistratura in proposito. Concordo anche per quanto riguarda la trasparenza degli atti pubblici: è assolutamente indispensabile, in democrazia.
    Non condivido, in generale, l’idea che delle regole si possa fare un’interpretazione personale. Un divieto di sosta è un divieto di sosta. Un limite di velocità è un limite. Punto. Il presupposto è che se c’è un divieto, o un limite, c’è un motivo preciso, determinato dal Codice: una strada stretta, la presenza di un incrocio, eccetera. Limiti e divieti sono in funzione della sicurezza, servono a diminuire il rischio. Dovrebbe essere logico per chiunque. Ricordo una polemica, tempo fa, sui limiti di velocità troppo bassi della circonvallazione di Felina: ci sono tre incroci consecutivi, e il codice impone il limite dei 40 kmh in prossimità; se c’è un autovelox, dov’è il problema? Qui si confonde il possibile con il lecito. Se posso andare a 120 kmh, questo non comporta anche che sia opportuno o lecito. A me pare che il vero problema sia il non comprendere la necessità delle regole, e quindi del rispettarle. Ancora una volta ognuno giustifica i suoi fini personali con il mezzo della trasgressione; non è un atteggiamento responsabile. Se ritengo che una legge o una regola sia ingiusta lo dico pubblicamente e me ne assumo la responsabilità, fino a che la regola o al legge non viene modificata. Così fecero gli obiettori di coscienza al servizio militare, prima della apposita legge: si facevano due anni di carcere militare invece che uno di servizio militare. Di queste persone ho un grande rispetto; chi trasgredisce e si nasconde per farla franca o piange perchè si becca – giustamente – la multa, il rispetto se lo deve ancora guadagnare.

    (Commento firmato)

  10. Neve
    Ho letto tra i vari commenti di parcheggi che intralciano la circolazione… Lamento solo 1 cosa; quest’inverno le nevicate sono state abbondanti e ahimè in centro la spalata è stata fatta da cani; tant’è che anche dopo 20 giorni dalle nevicate copiose restano i muretti di neve a lato dei marciapiedi che non permettono di $accostarsi bene al rialzo stradale e limitano in questo modo la carreggiata. Ecco, sarebbe bello che gli agenti vigilasserò un po’ di più sugli addetti alla spalata, magari facendo rimuovere le auto in sosta, per favorirli nell’allargare le rotte o fermando il traffico quando i trattori fanno manovra in centro… Così facendo ci guadagnerebbero tutti…

    (Marco)

  11. Per l’ultimo commento firmato
    Forse non ha seguito i dibattiti sull’argomento degli ultimi 4 anni e forse non è nemmeno andato a vedere il sito di “C’è vita in strada”. Si sarebbe accorto che nessuno è contrario alla legge ma si può essere contrari al modo di operare delle forze dell’ordine dato che anche loro hanno delle precise regole da rispettare. Nel caso della circonvallazione di Felina il problema, ad esempio, era che il velox non era segnalato, come legge impone, e che la vettura non era riconoscibile (Punto grigia).

    (Mattia Rontevroli)

  12. Per Mattia Rontevroli
    Prima di commentare ero andato a vedere il sito di “C’è vita in strada”. E infatti ho detto che ero d’accordo con quanto sostenuto dal comitato. Per quanto riguarda la questione del rettifilo di Felina, mi riferivo ad una polemica (mi pare fosse stata iniziata dal Filippi, ma potrei sbagliarmi) in cui si sosteneva che il limite di velocità fosse troppo basso, impedendo di “godere” di uno dei pochi rettilinei di tutta la SS 63. Ribadisco di essere d’accordo con il comitato, quando sostiene che le regole vanno rispettate da tutti, per primi da coloro che, per compito istituzionale, devono farle rispettare. Purtroppo, in questo paese accade che i primi a violare le regole siano proprio quelli che dovrebbero dare l’esempio, a cominciare da molti tra politici e amministratori, anche ai massimi livelli.

    (Commento firmato)

  13. Più cautela e non strumentalizzazione pre-elettorale
    Scrivo perché vorrei invitare i lettori (e non soltanto) a maggior cautela nel giudicare e valutare la tematica interessata. Inoltre, come co-fondatore del comitato “@Lhttp://www.cevitainstrada.it/@=c’è vita in strada#L” non posso che essere in totale accordo con quanto già detto da Davide Vignali sottolineandolo: invitando, ovvero, i politici candidati a non affrontare l’argomento per un semplice spot pre-elettorale, condizione che non può che nuocere alla realtà dei fatti e al messaggio che come comitato proviamo a divulgare. Riteniamo infatti che l’argomento sia di grande importanza e vada trattato (assieme alle istituzioni preposte) con attenzione, senza lasciarsi andare a facili generalizzazioni o giudizi.
    Cordialmente.

    (Agostino Giovannini, co-fondatore del Comitato)

  14. Non mescoliamo il sacro con il profano
    “C’è vita in strada” è una cosa SERISSIMA e da non coinvolgere in spot elettorali. Ripeto quanto già detto: se il sig. Filippi ha casi da esporre li indichi per dar modo agli “accusati” di interloquire, altrimenti le sue affermazioni sono solo “aria fritta”. Ma, come sempre, non ci sarà risposta. Davide e Agostino, se accettate il mio consiglio, non fatevi coinvolgere in situazioni che, rispetto alla vostra meritoria iniziativa, sono lontane anni luce.
    Cordiali saluti.

    (Enzo Fiorini)