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Un canto per i “martiri” della silicosi. E della tragedia di Marcinelle

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Coro Valdolo a Marcinelle (4)
L'omaggio col Tricolore (foto Mario Walz)
MARCINELLE (Chaleroi, Belgio) - Scrivi Marcinelle e nell'albo della memoria di molti montanari riaffiora l'epopea (triste) di una generazione. Figli che lasciarono il toanese per giungere nella lontana Belgio e lavorare nella miniera di Marcinelle, dove, nell'immane tragedia del 8 agosto 1956, perirono 262 persone (su 275 operai in turno), la maggior parte dei quali italiani, dato che il nostro Paese col Belgio aveva siglato un singolare accordo: l'invio di 50.000 lavoratori in cambio di carbone.

E non poteva altro che essere il Coro Valdolo il primo gruppo corale dell'Appennino reggiano sorto nel 1967, a celebrare la ricorrenza in per altro in occasione del primo Raduno degli Alpini in Europa voluto proprio in occasione della cerimonia per ricordare questa ricorrenza. Con il coro delegazione capitanata dal sindaco di Toano, Vincenzo Volpi assieme ad alcuni familiari, per un totale di 37 persone.

Il sindaco di Toano, Vincenzo Volpi con la fascia Tricolore (foto Mario Waltz)
Il sindaco di Toano, Vincenzo Volpi con la fascia Tricolore (foto Mario Walz)

"All'epoca gli stranieri eravamo noi - ricorda a Redacon Bonfiglio Corsini, uno dei coristi saliti sin lassù - da Cerrè Marabino partirono in cinque. Per i quattro che tornarono la morte era segnata a 50 anni: silicosi".

Il contatto del coro matildico Valdolo, tradizionalmente legato al mondo alpini, è avvenuto tramite lo stesso Corsini e, così, per la storica formazione che agli albori fu diretta dal Maestro Fontanesi, si è riproposta l'occasione di una tournée estera. A Marcinelle erano presenti numerosi delegazioni alpine provenienti da 23 province e con loro molti cori.
Onore alla fatica e al dramma dei tanti toanesi nel gesto del sindaco Vincenzo Volpi, che ha sfilato con la fascia tricolore durante tutte le celebrazioni ufficiali.
Coro Valdolo a Marcinelle (2)
Il Coro Valdolo (foto Marzio Walz)
Oltre ai momenti di scambio corale, il gruppo del Valdolo è rimasto impressionato dal museo dedicato alla strage del 1956, ma anche da diverse mostre sulla prima guerra mondiale.
"Marcinelle è un paese non molto grande - riprende Corsini - ma lo è molto di più il cimitero con le sue troppe croci". Qui, domenica 4 ottobre, si è tenuta la messa solenne e la cerimonia commemorativa.
Toccante l'incontro con alcuni figli di emigrati che decisero di rimanere a vivere là. Tra questi  i discendenti di una famiglia di Cerrè composta da diversi fratelli: si trovavano a lavorare a Marcinelle proprio nell'anno della strage, ma non erano in miniera al momento dell'incidente, per un semplice cambio di turno".
Coro Valdolo a Marcinelle (1)
La delegazione italiana

2 COMMENTS

  1. Buongiorno, mi chiamo Valter Basso e sono un giornalista ed editore di Camposampiero (PD). Chiedo scusa per il disturbo e probabilmente mi sto rivolgendo al posto sbagliato, ma ci provo. Sono figlio di un ex minatore che ha lavorato oltre dieci anni nelle miniere del Belgio (a Fontaine l’Eveque, bacino di Charleroi) ed è morto di silicosi; inoltre un mio zio materno è morto sepolto vivo a Fontaine l’Eveque nel 57. Io ho già dedicato loro un volume dal titolo “I due volti della morte nera-Morire di carbone in Belgio” che è stato presentato in molte località italiane e anche in Belgio. Ora sto lavorando ad un secondo volume per riportare la cronologia della Guerra del Carbone (1946 fino non al 1963 ma al 1972) recuperando i nomi degli 867 (così dicono le statistiche ufficiali al 1963) degli italiani invisibili (perché morti e dimenticati)… Voglio che le loro memorie non vengano cancellate per sempre e che le nuove generazioni sappiano come hanno vissuto i loro nonni e padri non per diventare ricchi ma solo per sopravvivere. Grazie alla rete e a due anni di ricerche sono a buon punto ma molti incidenti cosiddetti minori, dove magari è morto un solo minatore, sono di difficile recupero anche perché le istituzioni più idonee dicono di non avere documenti relativi a questo periodo storico… Per questo chiedo: voi siete al corrente di qualche nominativo di minatori italiani morti in miniera (incidente) che non sia a Marcinelle? Io andrò in stampa a settembre e fino ad oggi ho recuperato quasi 600 nominativi di giovani italiani morti nelle miniere belghe, ma non vorrei fermarmi qui proprio perché ritengo quasi un obbligo ricordare queste persone che io considero eroi nel senso più nobile del termine. Se gentilmente qualcuno mi risponderà anche solo dandomi qualche informazione io sarò profondamente grato. Ringraziandovi porgo i miei più cordiali saluti.

    (Valter Basso, Ed. Scantabauchi, Via Straelle di Rustega, 20, 35012 Camposampiero, PD, P.I. 04682000288)

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    Pubblichiamo volentieri il suo appello, augurandole che qualcuno la legga e le possa essere d’aiuto.

    (red)

    • Firma - Valter Basso