Parmigiano reggiano con 24 mesi di stagionatura venduto a euro 9,80 al kg.?
E' davvero una vergogna che non si può giustificare con nessuna strategia di marketing.
Il prezzo non ripaga neppure i 15/16 litri di latte necessari per produrlo quel kg. di formaggio di alta qualità.
E' un modo per "buttare nel c..." un millennio di storia e cultura di un territorio!
(Foto Gabriele Rossi da FACEBOOK)
Sono “strategie di marketing” da boicottare. In quest’ottica assume ancora più importanza la nascita di nuove forme di aggregazione nella realtà montana (“Futuro Verde”), senza nulla togliere alle realtà associative già presenti sul territorio.
(Sincero Bresciani)
Non capisco perchè prendersela con il marketing, il nodo del problema è altrove! Chiedete ai responsabili del Consorzio e forse vi risponderanno.
(Mariastella Giorgini)
Certo, diciamo pure “i nodi” sono altrove.
(Sincero Bresciani)
Occorrere capire se la catena “estorce” al produttore un prezzo inferiore al costo di mercato per venderlo o se è un “sottocosto”. In quest’ultimo caso il formaggio viene pagato, ad esempio 12 euro al kg, ma pubblicizzato a 9.80 attira clienti che comprando anche altri prodotti permettono il guadagno al negozio. In compenso all’autogrill di Bologna era in vendita a oltre 28 euro al kg. Ma ancor peggio quando la grande distribuzione propone a Reggio offerte sul Grana-Padano.
(mc)
Bisogna chiederlo al presidente del consorzio, oppure troppo impegnato a risollevare la banca che presiede? Ho assistito alla polemica con il direttore della Gazzetta di Reggio, il quale obiettava sulle diverse strategie vincenti del consorzio Grana Padano e, in poche parole, il presidente non ha saputo dare nessuna motivazione o soluzione.
(Riki)
Riki sei distratto tu, o ti piace chi sputa nel tuo piatto? Alai ha risposto chiaro e quello pubblicizza il Grana Padano e insulta i produttori nostri. Magari ne vendessero tanto, così devono comprarne, sennò sta nei magazzini dei caselli. E’ che delle volte si vuol produrre quel che si vuole, darlo a chi si vuole (vedi chi non lo vuol dare a Mc Donald’s) e comandare anche al Conad o alla Coop. Non è un po’ troppo?
(Minozzese)
Facendo così fa portare sempre più gente in pianura.
(Andrea)
Se è un sottocosto per correttezza dovrebbero dirlo, anche alla Coop la settimana scorsa aveva lo stesso prezzo.
(GC)
Ci si lamenta che la vita è cara, ci si lamenta se una cosa costa poco. Boh!
(Ettore Razzini)
Lo scandalo è pagare 15 euro al chilo lo stracchino.
(Enzo)
Ho acquistato una confezione del “famigerato” Parmigiano-Reggiano in promozione al Conad e l’ho trovato di qualità piuttosto eccellente. Non esiste un divieto all’acquisto a un prezzo più elevato, se qualcuno ritiene che quello praticato dal Conad sia troppo basso. Per quanto riguarda il discorso che il prezzo di vendita non copre i costi di produzione, lo sento ripetere da almeno una quarantina di anni. D’altra parte basta andare a visitare le aziende e le abitazioni dei produttori di latte per rendersi conto del suo grado di veridicità.
(Roberto)
Premetto che io compro sempre Parmigiano Reggiano, perché al di là del prezzo la qualità è sempre garantita. Quindi non credo che un prezzo basso, nel caso del Parmigiano Reggiano, possa far pensare ad impiego di latte di dubbia provenienza a basso costo. No, sono convinto che il successo del Parmigiano Reggiano sia dovuto al rigido disciplinare nella sua produzione voluto dal Consorzio di tutela. Sarebbe però un bel problema se i supermercati facessero cartello per imporre un prezzo di acquisto troppo basso al produttore. Se però, come credo e spero, i supermercati acquistano ad un prezzo equo e scelgono di venderlo sottocosto, (i cosiddetti articoli civetta), per richiamare clientela, al produttore dovrebbe interessare poco. Il problema sorge per i piccoli negozi di alimentari che non possono permettersi di adottare simili strategie di mercato e sinceramente la cosa dovrebbe preoccupare, perché da almeno 15 anni a questa parte è una moria continua di questi negozi con perdita di posti di lavoro, di punti di aggregazione che rendevano la qualità della vita nei quartieri e nei paesi assai migliore di quella odierna.
(Giuliano Macchi)
Concordo con signor Macchi e aggiungo che la montagna dovrebbe creare un consorzio diverso, perché i costi di produzione sono diversi dalla pianura e la qualità senza dubbio migliore.
(Cri)
Caro Roberto, fare gli agricoltori non è proibito dalla legge, quindi se pensi che si guadagni così tanto come pensi tu, allora perché non apri una azienda tua? Se poi con il prezzo che i compratori danno in questi periodi agli agricoltori tu riesci a guadagnare e a costruire certe case, allora io è meglio se cambio mestiere. Se continuano a chiudere aziende e altre vanno avanti a suon di debiti, prova a pensare che un motivo c’è.
(Luca)