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“Antonio Pigozzi il più grande al mondo”

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CASTELNOVO NE' MONTI (23 gennaio 2010) – Nell’ambiente ogni tanto la questione saltava fuori. E nello sterminato mondo dei presepisti non era infrequente sentire nominato Antonio Pigozzi tra i più bravi in assoluto al mondo. Venerdì sera, alla serata sui presepi, a Castelnovo, c’è un ospite d’eccezione. Emanuela Carpani, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Siena e Grosseto.

I fatti: Pier Luigi Bombelli (che di Emanuela è il marito) conclude, come riferiamo in cronaca, una lezione magistrale sulla storia dei presepi e, per farlo, proietta una serie immagini di presepi artistici. Per ultimi vengono proiettati scatti degli inconfondibili diorami di Antonio Pigozzi da Gazzano. Anche, chi scrive, profano, nota la differenza con pur pregevoli opere d’arte.
“Vi rendente conto? Guardando queste opere – dice il Emanuela prendendo parola tra i presenti – possiamo affermare che Antonio Pigozzi è il più grande presepista al mondo”.

Un attimo di silenzio e poi… non c’è che dire. Forse ha ragione chi, amichevolmente, ha ribattezzato il nostro presepista “Il Gazzano”, come anticamente si soleva fare per i grandi artisti, individuati in base alla loro provenienza, come Pietro da Talada o il Correggio. Certo è che avere il piacere di riconoscere da subito (e vivente!) un grande artista, non è poi così facile. In Appennino succede.

(Gabriele Arlotti)

3 COMMENTS

  1. Antico splendore per la nostra Italia
    Condivido appieno quanto detto dalla sovrintendente Carpani. Suo merito se, come già svolge nel suo calibrato lavoro, riusciremo a portare ad “antico splendore” una delle tradizioni più antiche. Il presepe. Spero, un giorno, di poter scendere a Siena di persona e scoprire quanta è sterminata l’attività di Emanuela Carpani a favore della “nostra Italia”.
    Viva Antonio. Viva l’Appennino.

    (IE)

  2. Non solo presepista
    Chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscere Antonio Pigozzi, può dirlo: non è solo un grande presepista. Conosciuto tramite amici comuni e con lo scopo di imparare canti per un matrimonio, canti da lui insegnati con pazienza, umiltà e quella voce pacata che però nasconde quel pizzico di pignoleria che diventa pregio. Perfezionista quasi all’eccesso, senza mai però perder la pazienza o “mugugnare”, a me, come ad altri “profani”, faceva ripetere le parti di una canzone insieme all’amico Gaito ed io contralto da poco, con la passione per il canto, posso dire di aver apprezzato questo modo quasi timido di insegnare la musica, ma allo stesso tempo deciso fino a che la nota entrava in testa. Posso ringraziare perchè una mano per continuare nel canto e anche nel trasmetterlo come ancora, penso, cerca di fare Antonio, l’ho ricevuta…

    (Elisabetta Marmiroli)


  3. Non solo si tratta di uno dei più bravi artisti e presepisti al mondo, ma anche di un eccezionale maestro di musica e canto, non tralasciando il “canto del maggio” in quanto è stato per anni un mio compagno di battaglia sui “circoli” maggistici dell’Apppennino reggiano, ricevendone, dalla sua efferata capacità ed intelletto, un’esperienza ed insegnamento che mi resteranno per tutta la vita.
    Grande Pigo.

    (Divo Costi)