CASTELNOVO NE' MONTI (25 agosto 2015) - Le insegne erano sparite da un po’ e, prima ancora, gli accessi. La cancelleria fallimentare del Tribunale di Reggio Emilia ha decretato il fallimento della San Fedele srl, inaugurata a luglio del 2007 in via Roma 24.
Ne era amministratore unico il 51enne bresciano Stefano Giordanini.
Era una nuova struttura sanitaria privata – “la prima in montagna dopo molti anni”, recitano le cronache del tempo – che si proponeva di fare business grazie a un poliambulatorio, quasi proseguendo il precedente illustre dell’ospedale Sant’Anna, che iniziava negli anni ’30 proprio come casa di cura privata, avviata dall’onorevole Pasquale Marconi, e così condotta sino al 1976.
Ma la storia di questa clinica è stata ben altra, nonostante a dirigere il San Fedele fosse in prima battuta chiamato Vittorio Palmieri, che per molti anni fu primario del reparto di radiologia del Sant’Anna.
Nei locali di via Roma erano previste attività di libera professione di diversi medici locali: tra gli altri erano previsti angiologia, cardiologia, corsi di riabilitazione, dermatologia, dietologia, ecografia, risonanza magnetica, fisiatria, oculistica, otorinolaringoiatria, pilates, psicologia, reumatologia, urologia.
Poi avvennero le prime defezioni, i primi mancati pagamenti, forse troppo sovrastimato il bacino di utenza montano, sino alla sentenza 71 del 2015, una delle tante in questi anni di crisi, per cui si pone la parola fine a questa esperienza.
Il giorno 7 dicembre 2015 il giudice delegato Luciano Varotti esaminerà lo stato passivo della società. I creditori e i terzi che vantano diritti reali o personali su cose in possesso della società dichiarata fallita potranno, sino al 7 novembre 2015, trasmettere gli stessi al curatore (tramite pec) di ammissione al passivo, di rivendicazione o di restituzione di beni immobili o mobili.
Il primario di radiologia del Sant’Anna si chiamava Vittorio Palmieri, non Cesare Palmieri.
(Gloria Farina)
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Ringraziamo per la precisazione e ci scusiamo del refuso.
(red)