Home Cronaca La condizione delle donne al tempo del ventennio fascista

La condizione delle donne al tempo del ventennio fascista

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Domani, giovedì 21 gennaio, alle ore 15, presso il Centro culturale polivalente "C. Monzani" di Castelnovo ne' Monti, si terrà l’iniziativa storico-culturale “Donne partigiane”, in cui troveranno posto storia e testimonianze sulla condizione delle donne al tempo del ventennio fascista. Presenti per questo Anita “Laila” Malavasi e Giacomina Castagnetti. Quindi è in programma una commemorazione al “monumento alla partigiana” di Benevelli. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Montagna Antifascista, Anpi, Collettivo studentesco Freedom e l’assessorato ai giovani del Comune di Castelnovo ne' Monti.

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Scrivono gli organizzatori: "Questo primo incontro è solo l’inizio di una serie di appuntamenti che, in collaborazione con il collettivo studentesco superiore Freedom, Anpi e assessorato ai giovani proporranno testimonianze reali del periodo riguardante la condizione delle donne durante il ventennio fascista, delle lotte partigiane per la liberazione, della stesura della Costituzione fino ad arrivare ai giorni nostri con i nuovi fascismi e razzismi. Gli studenti che da un un anno e mezzo a questa parte hanno partecipato agli incontri pomeridiani, un pomeriggio alla settimana, hanno sentito la neccessità di organizzare un progetto per sensibilizzare gli studenti e per evitare che si possa divulgare tra i giovani un'ideologia fascista. Come primo incontro è stato scelto di riportare le testimonianze di due donne che hanno deciso di ribellarsi alla dittatura fascista. Questo per sottolineare che anche le donne hanno contribuito alla Resistenza e che la libertà della quale tutt’ora godiamo è il frutto di sacrifici di chi ha lottato e che non deve essere dimenticato".

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"E' importante ricordare che l'impegno delle donne durante la resistenza ha un valore doppio perché nelle donne non vi era la precettazione come per gli uomini. Quindi la scelta di aderire alla lotta di liberazione, per una donna, assumeva un valore ulteriore alla scelta contingente. Le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nella liberazione del paese. Ma l'iniziativa di giovedì, oltre che ricordare, vuole essere una testimonianza di come le donne con le loro battaglie dalla Resistenza a oggi sono state e sono 'pilastri' della democrazia. Anita Malavasi, oltre che donna partigiana, è stata una grande sindacalista dal dopoguerra a oggi, e con grande modestia ogni volta che viene chiamata a partecipare a iniziative è sempre presente. Con la sua esperienza affascina le nuove generazioni. La nuova stagione dell'Anpi, oltre che mantenere vivo il ricordo della lotta di liberazione, si impegna quotidianamente nel difendere e nell'aiutare chi ogni giorno 'resiste' per difendere i propri diritti, sanciti dalla Costituzione italiana".

(Alessandro Frignoli, vicepresidente provinciale Anpi Reggio Emilia)