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L’eccellenza parte da Reggio, dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, e arriva a Saint-Moritz in Svizzera

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L’eccellenza parte da Reggio, dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e arriva a Saint-Moritz in Svizzera, dove a dicembre si è tenuto un congresso internazionale sul tema “Precipitation in urban areas” (precipitazioni nelle aree urbane), organizzato dall’Associazione internazionale dell'Idrologia scientifica
(AIHS), che fin dai primi anni del Novecento si riunisce periodicamente per esaminare gli studi prodotti a livello mondiale. Un argomento di estrema attualità visto l’aumentare della superficie urbanizzata che provoca aumento dei deflussi e diminuzione dell’infiltrazione nel sottosuolo. Ma a Saint-Moritz, l’ingegnere Raffaele Monica, dirigente della Bonifica dell’Emilia Centrale, ha presentato un progetto innovativo, capace di far fronte con costi contenuti ai problemi degli allagamenti provocati da piogge brevi ma molte intense.

“Si tratta di un dispositivo per ridurre la quantità di acqua piovana diretta verso i canali di bonifica provenienti da superfici impermeabili, soprattutto coperture di fabbricati, ma anche cortili e strade, che ho chiamato micro-cassa disperdente”, spiega Raffaele Monica.

Concretamente come funziona?
“E’ una buca riempita di ghiaia da realizzarsi alla base di ciascun pluviale o caditoia. Sistemi del genere sono già stati proposti soprattutto dai giapponesi alla fine degli anni novanta; la mia versione prevede però una soluzione innovativa: si tratta di un by-passe che ottimizza la laminazione evitando che le piogge poco intense riempiano la cassa di espansione e garantisce l’allontanamento in fogna della prima pioggia notoriamente inquinata”; in termini più tecnici la micro-cassa disperdente tende ad ottenere l’invarianza idraulica sia di portate che di volumi.

Questa idea può essere applicata anche nella realtà reggiana?
“L’applicabilità del dispositivo dipende da condizioni idrogeologiche facilmente riscontrabili quanto meno in tutta l’alta pianura reggiana. L’efficacia dipende dal tempo di ritorno dell’evento meteorologico ed è più significativa per piogge brevi, anche intense”.

Quello di Saint-Moritz è un convegno molto importante, come ha fatto a partecipare?
“Con l’incoraggiamento del direttore del Consorzio Vito Fiordaligi, ho inviato agli organizzatori questo studio che avevo già discusso a Perugia nel 2008 al Convegno nazionale di idraulica (nel cui sito si può accedere alla relazione tecnica). A Saint-Moritz è stato oggetto di presentazione nella sessione “Poster”, cioè in esposizione sintetica su pannello, con tempi dedicati alle domande dei partecipanti.

Ora il suo studio vedrà un’applicazione concreta?
“le opere necessarie costano pochissimo ma per la diffusione del dispositivo occorre cambiare mentalità a tutti gli attori del processo edilizio, compresi gli utenti finali, ai quali spetta un minimo di manutenzione”.