Sono stati oltre 250 i chilometri percorsi a piedi da una cinquantina di giovani reggiani e mantovani, che, dopo essere partiti da Mantova, sono giunti a Lucca, portando a compimento le 14 tappe del pellegrinaggio diocesano organizzato dal servizio per la pastorale giovanile della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla.
Ad accompagnarli è stato il responsabile per la pastorale giovanile, don Giordano Goccini, che ha raccolto oltre una cinquantina di ragazzi dai 17 ai 30 anni tra Reggio e Mantova e li ha accompagnati lungo la rivisitata via matildica che nei secoli scorsi consentiva ai pellegrini delle regioni germaniche di giungere fino a Roma.
Presenti anche alcuni giovani provenienti dalle parrocchie della nostra montagna ed in particolare da Carpineti, mentre fra gli accompagnatori anche il comandante della polstrada castelnovese Roberto Rocchi.
Ad accoglierli nella città toscana sono stati l’arcivescovo Italo Benvenuto Castellani, il vicesindaco di Lucca, Ilaria Maria Vietina, ed il sindaco di Vezzano sul Crostolo, Mauro Bigi, promotore assieme ad altri sindaci del territorio del ritrovato percorso matildico. Presente anche Sabina Magrini, segretaria per l’Emilia-Romagna del Ministero dei beni artistici, culturali e turistici, che sta seguendo la realizzazione del percorso matildico.
All’arrivo dei ragazzi tanto entusiasmo per avere portato a termine il lungo e duro pellegrinaggio che ha visto alternarsi giornate di sole torrido con temporali improvvisi, ma anche tanta commozione davanti al “Volto Santo”, il crocefisso ligneo che secondo la tradizione cristiana sarebbe stato scolpito da Nicodemo e che ha rappresentato la meta del pellegrinaggio.
Alla fine, per tutti, una meritata festa offerta dal servizio pastorale giovanile lucchese, che ha fatto trovare ai pellegrini reggiani e mantovani cibo e bevande in quantità per ritrovare le forze perdute dopo tanto camminare.