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Maternità dell’Ospedale S. Anna / Anche il Consiglio comunale di Carpineti dice sì unanime alla sua salvaguardia

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Borghi
Il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi

Anche il Comune di Carpineti, unanime, dice sì alla salvaguardia del "reparto nascite" dell'Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti. E' accaduto ieri sera, quando il Consiglio comunale, il cui ordine del giorno prevedeva appunto anche l'espressione di un'orientamento in merito, ha votato compatto a favore dell'approvazione di un documento di sostegno.

Il testo del documento è un pochino diverso da quello approvato di recente a Toano, ma la sostanza non pare cambiare molto (appena possibile lo proporremo ai nostri lettori).

Dopo l'introduzione del punto in discussione e la lettura del documento da parte del sindaco Tiziano Borghi, che ha rimarcato come l'ospedale sia accreditato e quindi i problemi circa la sicurezza degli interventi medici non siano in discussione, sono intervenuti, per la minoranza Pd, prima Debora Margini e poi Paola Bertoni. Quest'ultima si è espressa molto chiaramente quando ha esclamato che si tratta di una struttura "da difendere coi denti".

Il presidio ospedaliero castelnovese "è una presenza importante per imprescindibili motivi di carattere sociale", è tra l'altro stato detto.

E' prossima l'approvazione del documento - quello votato ieri sera, evidentemente concordato - anche da parte dell'Unione dei comuni, ha spiegato il primo cittadino, che ha informato il consesso che il numero di firme raccolte dal Comitato "Salviamo le cicogne" è arrivato a circa 6000. "Speriamo in una deroga dai parametri fissati dalle norme. Ho sentito peraltro di un caso del genere, con l'ospedale salvaguardato, in Veneto, dove il tetto minimo richiesto per la non soppressione di un tale reparto era di 1000 nascite l'anno".

 Unanimità, come si diceva.