Il gruppo consiliare in Provincia "Terre reggiane" rende noto di aver presentato un ordine del giorno riguardante l'Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti, al centro da tempo, come si sa, di diatribe circa il mantenimento o meno del suo reparto deputato alle nascite.
Scrive il capogruppo Giuseppe Pagliani, rivolgendosi al presidente Giammaria Manghi: "Premesso che nell’anno 2008 insieme al collega consigliere provinciale Francesco Benaglia proponemmo per primi con un apposito ordine del giorno l’incorporazione delle due aziende sanitarie locali reggiane Asl e Arcispedale S. Maria Nuova, consideriamo che sia più che mai utile velocizzare questo percorso di unione al fine di realizzare risparmi ed economie di scala che permettono di contenere i costi della sanità nel nostro intero territorio provinciale mantenendo inalterati i servizi".
Pagliani osserva come sia "sempre più importante creare dei risparmi che consentano di mantenere adeguata l’attuale offerta sanitaria territoriale" e come "da mesi sia manifesta la possibile chiusura del punto nascite di Castelnovo ne' Monti".
Quest'ultimo rappresenta "un irrinunciabile servizio sanitario fornito alle famiglie dell’intero Appennino reggiano e può continuare a svolgere la propria funzione a Castelnovo come punto nascite decentrato dell’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia in attesa del completamento dell’iter di fusione tra le due aziende sanitarie reggiane".
Pagliani col suo ordine del giorno intende impegnare presidente e Consiglio provinciale a "ridurre i tempi di fusione tra le due aziende sanitarie locali in modo tale da poter operare con un'unica azienda entro la metà dell’anno 2016 e intervenire presso la Regione Emilia-Romagna per mantenere in vita, senza riduzione o chiusura, l’attività del reparto di ostetricia dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti, servizio irrinunciabile per il territorio montano reggiano".
