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Il menù a km 0 ha fatto tanta strada, è arrivato ad Expo 2015

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Tutti protagonisti dell'Appennino reggiano  ad expo
Tutti protagonisti dell'Appennino reggiano ad Expo

L'avventura della rassegna "Appennino gastronomico–Menu a km zero 2014-2015", promossa dal Parco nazionale dell’Appennino toscoe-emiliano in collaborazione con Coldiretti e ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana, si conclude in una cornice straordinaria, quella di Expo 2015. Infatti, grazie alla preziosa collaborazione di Coldiretti, la cerimonia di premiazione quest'anno si svolge presso il sito dell’Esposizione universale. Un'occasione importante per i ristoratori del territorio, sia per avere un forte momento di visibilità, sia per incontrare gli chef di Alma, che ancora una volta hanno collaborato con il Parco nazionale alla realizzazione della rassegna. Il regolamento quest’anno richiedeva ai ristoratori di studiare un menu fortemente legato alle materie prime a chilometro, se non metro, zero, rendendo evidenti, fin dalla prima forchettata, le sinergie con i produttori e gli allevatori locali. Legami di collaborazione raccontati nella galleria di cortometraggi dedicati a ciascun ristorante e visibili sul sito del Parco (http://www.parcoappennino.it/gallery_video.php).

Sul podio per quest’edizione 2014-2015 salgono il Ristorante Pizzeria da Claudia di Corniglio (PR) al primo posto, al secondo il Ristorante La Nuova Jera di Bagnone (MS) e al terzo il Rifugio della Pietra di Castelnovo ne’ Monti. Molte anche le menzioni speciali che premiano nove ristoratori per la cura in alcuni specifici ambiti.

“Lo scorso anno siamo arrivati secondi – racconta Patrizia Pensieri, che gestisce con Alberto Lambertini il Ristorante Pizzeria da Claudia a Corniglio – anche per questo essere arrivati primi quest’anno ci rende ancora più contenti. L’attenzione al territorio e il desiderio di valorizzarne i prodotti tipici è un cammino che abbiamo interpreso da tempo. Siamo convinti, infatti, che questo sia il modo giusto per far conoscere e amare la nostra montagna. Nel menu diamo spazio a produttori locali, come l’azienda Ca’ Mezzadri di Silvano Gerbella specializzata in suino nero, unico allevamento del territorio riconosciuto alla stato brado; oppure la Stalla Riva dove si allevano vacche brune per conferire il latte al Caseificio Ponte Bratica che produce Parmigiano Reggiano di alta qualità. L’obiettivo è far apprezzare a tutti i palati una cucina naturale e sana, senza conservanti o eccessivi condimenti, offrendo così un panorama sull’eccellenze del nostro crinale a poca distanza da Parma”.

Per scoprire il secondo classificato bisogna passare sul versante toscano e arrivare a Iera, piccola località nel Comune di Bagnone. Anche lo chef Stefano Brunelli, che gestisce il Ristorante La Nova Jera, ha scalato la classifica della rassegna "Appennino gastronomico": l’anno scorso si è classificato terzo e ora è sul secondo gradino del podio. Il suo segreto è l’impegno e l’amore per le cose semplici e naturali, anche quelle che crescono spontanee come gli erbi delle sue trote. “Seleziono personalmente tutte le materie prime – spiega Brunelli – valorizzando i nostri prodotti come la cipolla di Treschietto, il farro della Garfagnana, la farina di castagne, la China Clementi per lo spritz e la mela rotella, un frutto simbolo del bagnolese che ancora oggi qualche sognatore come me coltiva con passione. La rassegna che il Parco Nazionale organizza è un momento molto importante perché da modo a tanti ristoratori dell’Appennino Tosco Emiliano di incontrarsi, confrontarsi e avvicinarsi ad Alma. La premiazione a Expo è una grande occasione perché ci permette di riflettere sui problemi della quantità di cibo e sull’utilizzo delle risorse. In merito a ciò sono convinto che ognuno nel suo piccolo può contribuire in modo virtuoso”.

Per trovare la medaglia di bronzo della rassegna si deve arrivare ai piedi della Pietra di Bismantova a Castelnovo ne’ Monti, luogo simbolo dell’Appennino reggiano. Qui Barbara Spallanzani con la sommelier Marzia Ruozzi gestiscono il Rifugio della Pietra. Storia, tradizione, cultura e benessere sono gli elementi che rendono questo luogo straordinario, non meraviglia quindi se anche la cucina è una forma d’arte. “Per dieci anni ho lavorato in un locale sulla via Emilia – racconta la chef Barbara – Ho sempre avuto però la passione per la montagna e quando ho avuto l’occasione mi sono trasferita perché sono convinta che le persone che entrano nel mio ristorante meritino tanta attenzione: vanno coccolate e rispettate scegliendo materie prime di qualità. Su questo non si può scendere a compromesso, soprattutto in tempi di crisi. E’ la prima volta che partecipo alla rassegna proposta dal Parco nazionale, ma lo spirito lo condivido a pieno, anche per questo sono molto contenta del risultato ottenuto”.

“Anche quest'anno si è conclusa con successo l'edizione della rassegna 'Menù km zero', confermando l'interesse di ospiti e ristoratori - afferma Giuseppe Vignali, direttore del Parco - L'Appennino tosco-emiliano per la sua particolare collocazione di confine è terra ricchissima di prodotti tipici e di culture gastronomiche (emiliana, toscana, ligure) che s'incontrano e si contaminano a vicenda; inoltre la cucina è ancora autentica e non omologata. I menù proposti dai ristoratori toscani e emiliani - tutti bravissimi e virtualmente vincitori - sono veramente sorprendenti e consentono un viaggio 'into the Apennines'. La straordinaria agro-biodiversità che rende unico il nostro territorio ha ottenuto proprio in questi giorni un riconoscimento internazionale di assoluto pregio: l’Appennino tosco-emiliano è entrato a far parte della Rete ‘Uomo e biosfera’ MaB dell’Unesco. Questo rende ancora più significativa la nostra presenza a Expo 2015, manifestazione di cui condividiamo la filosofia”.

“Lo strumento del cortometraggio video– afferma Andrea Sinigaglia, direttore generale ALMA - permette ai ristoratori dell’Appennino di esplorare e potenziare, attraverso i social media, un nuovo modo di comunicare e raccontare in maniera efficace la propria attività, la cucina e le eccellenze del territorio”.

La graduatoria della rassegna è stata ottenuta combinando la votazione pubblica attraverso il sito internet del Parco e i giudizi espressi dagli esperti di Alma. Quest'anno la giuria ha voluto indicare le prime 10 posizioni della classifica. Vengono assegnate, inoltre, come nelle edizioni passate, menzioni speciali in accordo con le valutazioni degli esperti della Scuola internazionale di cucina italiana.

Graduatoria finale 2014/2015:

1. Ristorante Pizzeria Da Claudia (Corniglio PR)

2. Ristorante La Nuova Jera (Loc. Jera – Bagnone MS)

3. Rifugio della Pietra (Castelnovo ne’ Monti)

4. Ristorante La Baita d’Oro (Castelnovo ne’ Monti) ex aequo Il Rifugio dell’Aquila (Ligonchio – RE)

5. Agriturismo Montagna Verde (Loc Apella – Licciana Nardi MS)

6. Ristorante Il Capolinea (Castelnovo ne’ Monti)

7. Albergo Ristorante Val Dolo (Civago – Villa Minozzo)

8. Locanda Il Castagno (Ponteccio di Giuncugnano LU)

9. Agriturismo Valle dei Cavalieri (Succiso – Ramiseto)

10. Ristorante 50 Sfumature (loc Morsiano – Villa Minozzo)

Menzioni speciali:

Premio servizio Ristorante La Baita d’Oro (Castelnovo ne’ Monti)

Premio ospitalità Ristorante Il Capolinea (Castelnovo ne’ Monti)

Premio valorizzazione prodotto tipico Ristorante La Pioppa (Villa Minozzo)

Premio valorizzazione del territorio e del turismo Agriturismo Valle dei Cavalieri (Succiso di Ramiseto)

Premio tradizione Albergo Ristorante Val Dolo (Civago – Villa Minozzo)

Premio miglior menù km 0 Agriturismo Montagna Verde (Apella di Licciana Nardi MS)

Premio intraprendenza Ristorante 50 Sfumature (Loc Morsiano di Villa Minozzo)

Premio miglior menù tosco-emiliano Albergo Ristorante Miramonti (Comano MS)

Premio qualità agro-biodiversità Rifugio Lagdei (Corniglio PR)