Non si spegne - anzi - la polemica sorta in merito al taglio degli alberi di viale Bagnoli, a Castelnovo ne' Monti. Ultima mossa in ordine di tempo è l'esposto - una richiesta di documentazione unitamente all'invito a soprassedere per motivi di carattere naturalistico - fatto pervenire l'altro ieri dall'avvocata Rossella Ognibene, dello studio legale reggiano Grisendi-Ognibene-Scarpati, al sindaco di Castelnovo ne' Monti Enrico Bini.
Come si sa, l'intervento è in pieno corso (gli alberi segati sono già una decina) e forse solo il maltempo degli ultimi due giorni sta rallentando la tabella di marcia dei lavori, iniziati puntualmente, secondo annunci dalla sede municipale, lo scorso 20 maggio.
Comunque, questo è ciò che scrive al Comune la Ognibene, legale ma anche attiva ambientalista che nello specifico agisce in nome degli "Amici della Terra".
"Premesso che abbiamo appreso da notizie di stampa della decisione di effettuare il taglio di un viale alberato (viale Bagnoli) e di alberi nel parcheggio dell'Ospedale S. Anna;
che si tratta di piante di alto fusto;
che l'abbattimento verrebbe eseguito per creare un percorso pedonale anche per disabile (è il caso di viale Bagnoli);
che il viale è (era, ormai, ndr) costituito da essenze di grandi dimensioni e quindi di alto valore paesaggistico;
che non si ha notizia del fatto che siano stati o meno valutati altri progetti che permetterebbero (avrebbero permesso, ormai, ndr) sia la realizzazione di percorsi per disabili che il salvataggio degli alberi;
che la previsione della piantumazione di due alberi in altra zona per ogni platano tagliato non ci pare una giustificazione sufficiente, essendo ben noto che un albero di grandi dimensioni ha un valore paesaggistico e naturale unico e non sostituibile, oltrechè di pregio paesaggistico (e analogo discorso vale per gli alberi di alto fusto del parcheggio dell'ospedale);
che la normativa regionale vieta interventi sulla vegetazione nel periodo di nidificazione degli uccelli
chiediamo che da parte dell'autorità comunale vengano forniti in copia gli atti amministrativi che hanno costituito l'autorizzazione agli interventi del taglio degli alberi di alto fusto di cui sopra e che non sia dato corso al loro abbattimento nel periodo di nidificazione degli uccelli". Quest'ultima ipotesi è già in parte tramontata, come detto. L'operazione in corso sta destando più di una perplessità. Solo che tante manifestazioni di contrarietà si sono palesate un po' in ritardo.
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Aggiornamento 25 maggio 2015 ore 14
Questa mattina il Comune ha diramato il seguente comunicato.
Enrico Bini scrive: “Come avevamo spiegato annunciando il via ai lavori, in questi ultimi giorni sono state apportate diverse modifiche al progetto di intervento su Viale Bagnoli, partito mercoledì scorso ed in prosecuzione nei prossimi giorni. Sono stati effettuati accurati rilievi tecnici sulla larghezza dei marciapiedi e la loro situazione lungo tutto il viale. Purtroppo oltre a rappresentare un restringimento in molti punti dei marciapiedi, gli alberi presenti ne stanno fortemente compromettendo la pavimentazione, sollevandola con le radici. Questo problema si pone oggi e si andrebbe aggravando nei prossimi anni. Alla situazione attuale, si riscontra una frequente mancanza di spazio per realizzare percorsi pedonali di larghezza sufficiente, tenuto conto che non è possibile ingombrare il piano viabile della SS 63 e non è possibile allargarsi dal lato opposto della carreggiata per presenza di ostacoli fissi quali muri di recinzione. Inoltre ci troviamo di fronte all’impossibilità di garantire la sopravvivenza degli alberi stessi, che ove fossero lasciati richiederebbero di eseguire lavori nelle adiacenze delle radici per non produrre danneggiamenti ulteriori ai marciapiedi che verranno ripristinati. Inoltre lungo il viale c’è una frequente mancanza di spazio per realizzazione di rampe di raccordo delle pendenze fra marciapiede, vasche di alloggiamento degli alberi e strade di accesso laterali alla statale. I tecnici che hanno effettuato i rilievi hanno proposto per ogni punto critico varianti per il miglioramento dell’opera e della sua funzionalità, sulla base di obiettive esigenze e di una maggiore durabilità dell’opera in futuro. Queste varianti prevedono un aumento della spesa inferiore al 10% dell’importo originario del contratto, che sarà coperto attraverso l’impiego delle somme inizialmente previste nel quadro economico per imprevisti, e mediante l’utilizzazione delle economie da ribassi conseguiti con la gara di appalto. Purtroppo l’effettuazione di lavori che garantiscano questi aspetti, ovvero l’accessibilità lungo tutto il viale anche a persone disabili, e la necessità che nel giro di pochi anni non si presenti la necessità di intervenire nuovamente tagliando gli alberi lasciati in questa occasione, rispetto al progetto iniziale che prevedeva di lasciare alcune piante ha portato alla scelta, condivisa tra la giunta ed i tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi, di tagliare tutti gli alberi attualmente presenti lungo i marciapiedi. Va comunque sottolineato che l’aspetto del viale, nei punti in cui i lavori sono già stati effettuati, non appare 'desertificato' come qualcuno aveva preannunciato, in quanto sono numerose le piante e gli alberi che, da giardini privati, affacciano sulla strada. Voglio anche sottolineare che da parte di diversi residenti e commercianti della strada, in punti in cui inizialmente non era previsto il taglio di alberi, sono arrivate richieste anche piuttosto pressanti all’Amministrazione affinchè anche questi venissero asportati, in relazione ai danni che causano al marciapiedi, ed anche alle problematiche rispetto all’otturazione di scoli e grondaie nel periodo della caduta delle foglie. Ribadisco che abbinata all’intervento c’è una operazione di ripiantumazione che vedrà la messa a dimora di almeno due nuovi alberi per ognuno di quelli tagliati, ed anche la mia convinzione che al termine dei lavori risulterà un’opera importante, che garantirà una migliore fruizione di un viale che ha ormai un’anima consolidata di strada urbana, con tanto di scuole, negozi ed esercizi che risiedono nella zona, e che in questo modo sarà accessibile comodamente a tutti”.
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Diciamolo chiaramente, il taglio dei platani è una cosa demenziale!
(Ugo Ugolotti)
Questo sindaco passerà alla storia per aver trasformato un viale alberato (anche se poco) in un deserto. Dubito che possa mettere in atto iniziative che oblieranno questo scempio.
(Pinello)
Magari lo avesse trasformato in deserto, il deserto è bellissimo. Temo, invece, che si sia trasformato un quartiere verde in squallida, anonima periferia.
(mv)
Chi compie atti simili dovrebbe essere processato e sbattuto in carcere! Ma com’è possibile una cosa del genere? Ma a Castelnovo si sono tutti rimbambiti? Devono spianarvi la Pietra per farvi capire quanto vi stanno facendo? Incredibile…
(Parigi)
Scusate, ma quale alternativa possono avere i disabili? L’avvocato pensa ad una sopraelevata?! In molti dovrebbero provare a girare in carrozzina per un giorno, proprio come è stato fatto ieri a Bologna: architetti, progettisti e gente comune è stata invitata a sedersi in carrozza e andare in giro per quartieri! Provare anche a Castelnovo aprirebbe la mente e il cuore di molti!
(Simona)
Credo che questa amministrazione abbia fatto buone cose e che ci stia mettendo molto impegno. Purtroppo questa scelta di appoggiare e terminare un progetto della vecchia amministrazione è stato un errore colossale. Credo purtroppo che per chi usa la carrozzina sia impossibile girare anche per la centralissima via Roma, causa salite e marciapiedi rovinati e forse lì si doveva intervenire. In via Bagnoli vedo sempre pochissimi pedoni, anche perchè ci sono rimasti 4 negozi e un ristorante e non credo che questo intervento la renderà la nuova via Ceccarini. Sono certo che sistemando solo uno dei 2 marciapiedi si sarebbe potuto accontentare tutti, sia i disabili che gli alberi.
(Alessandro)
Proprio così! Forse è proibito mettere in discussione progetti approvati dal proprio partito… chissà.
(Pamela)
Avanti così, sindaco, altrimenti qui se si sta a sentire tutti i pareri non si fa nulla, come in Italia del resto.
(Gianni)
Avanti così?, perchè no, regaliamogli una ruspa! A non far nulla faceva meno danni.
(Pinello)
Una domanda al Sindaco: lei tutela il bene pubblico o qualche privato? Mi è sorto il dubbio leggendo le motivazioni che dà in difesa del suo progetto di taglio:
1) si deve tagliare perché ci sono ostacoli fissi quali recinzioni che impediscono l’allargamento. La informo che esiste l’esproprio e i muretti si possono abbattere. Gli espropriati non si opporrebbero di fronte alla necessità di aiutare dei concittadini in difficoltà.
2) Dei privati si lamentano delle foglie. Ci sono altri privati che quelle foglie le vogliono perché sanno che viviamo grazie agli alberi. Si respira ossigeno, non cemento.
3) Le radici degli alberi danneggiano il marciapiede. Se il marciapiede viene fatto sulla terra espropriata ai privati e in modo consono il problema si riduce.
(Franca)
Sicuramente esiste l’esproprio del terreno, ma ogni muretto o recinzione che venisse abbattuta per spostarla andrebbe comunque ricostruita a spese dell’ente. Parliamo di centinaia di metri di viale… ha idea della spesa?
(Commento firmato)
Sono d’accordo con il lettore che scrive che forse era sufficiente intervenire su un solo marciapiede, quindi quello che guarda il centro del paese; con questa semplice e ragionata soluzione si sarebbero risparmiati “tutti gli alberi” presenti sull’altro lato della strada. Ma dico io: chi ci sta governando? Siamo alla frutta! Anzi già all’ammazzacaffè!
(Enrico60)
Se fossi un albero di quelli già ridotti raso terra, avrei espresso il mio parere dicendo questo: ma perchè non segare piuttosto sindaco e assessore al verde e ripiantumarne due di ciascuno… altrove? Il più lontano possibile.
(Tano)
Perchè non tagliare anche i 3 alberi in Piazza Peretti!? Sai quanti soldi in manutenzione si risparmierebbero.
(Alessandro)
Milioni di euro! Arrotondiamo per difetto, ovviamente…
(L.)
Grande sindaco, meglio gli alberi che rifare i marciapiedi tra qualche anno.
(Antonio Francia)
Come si dice: morto un assessore “motosega”… se ne fa un altro.
(L. Onfiani)
Magari, invece ha fatto carriera ed è diventato sindaco!
(Pinello)
Mi sorge una domanda: tenuto conto che erano già evidenti da quando era stato presentato il progetto tutte queste “scoperte” sulle radici che rovinano l’asfalto e la difficoltà di allargare i percorsi pedonali, perchè su strada statale, il progetto iniziale è da ritenere un modo per tenere buona l’opinione pubblica salvando alcuni alberi oppure una svista del progettista? Per quanto riguarda l’ipotetica piantumazione, è possibile sapere quando, dove e soprattutto con quali soldi, visto le difficoltà di bilancio del Comune, saranno piantati questi alberi oppure anche questa è da ritenere una promessa per ammansire l’opinione pubblica senza nessun effettivo progetto concreto alle spalle? Ringrazio la giunta per le eventuali risposte.
(Cosimo Pagliara)
Come sospettavo il lavoro era già appaltato da tempo e si è voluta dare la solita falsa parvenza di democrazia su una decisione già presa. Il 78% degli elettori che l’ha votato si merita un sindaco così democratico.
(Lollo)
Bisognerebbe capire se i platani avessero il cancro colorato. Da quelle foto potrebbe darsi. Ci vorrebbe il parere di un agronomo.
(Luca)
Come no?, ci manca solo spendere soldi pubblici in una consulenza “postuma”. Cui prodest?
(Pinello)
Apprezzo la coerenza dell’Amministrazione che è stata eletta sul presupposto di una rinnovata condivisione coi cittadini sulle scelte per il paese. Peccato che in questo caso, come da comunicato ufficiale, la condivisione si sia materializzata tra la giunta e i tecnici con buona pace dei cittadini. In questo modo anche i pochi alberi che in un primo tempo e nel progetto originale erano stati risparmiati finiranno tagliati ed eradicati portando il numero a 30. Segnalo che alcuni commercianti avrebbero chiesto in modo pressante ma senza esito all’Amministrazione di risparmiare alcuni alberi e che le migliorie al progetto con l’aumento di spesa del 10% circa andrebbero forse condivise con la popolazione in assemblea pubblica.
(Federico Tamburini)
E così il green garden del privato diventa “arredo urbano”. Notevole! Spero che quei privati, in una risata dissacrante, seghino tutto e mettano un cartello: “Adesso hai capito cosa hai fatto?”
(MV)
Taglia, taglia, che di alberi ce n’è finchè si vuole, con tutti i terreni abbandonati che ci sono e vengono mangiati dal bosco. Piuttosto datevi una mossa, ma quanto tempo ci vuole a finire il lavoro? Se lo facevate fare a un paio di contadini in una giornata erano tagliati e portati via tutti quanti.
(Davide)
Signor Pagliara, Le confermo che faremo senz’altro un progetto di ripiantumazione in collaborazione con la commissione ambiente con la quale si evidenzieranno le zone più adatte. La commissione è libera di coinvolgere i cittadini e i cittadini che abbiano proposte e consigli sono i benvenuti. Possono rivolgersi all’ufficio ambiente oppure venire a parlare con me in qualunque momento. Il mio numero di telefono è a disposizione di tutti.
(Chiara Borghi)
Sì, sta diventando proprio un bel viale, sembra quello di un lungomare… peccato che qui non ci sia nè il mare, nè più i negozi.
(Lara)
Passo da viale Enzo Bagnoli tutti i giorni e devo dire che senza alberi mi sembra più bello, arioso, spazioso, ho notato case bellissime che prima nemmeno si vedevano, un marciapiede che è un percorso a ostacoli. Ho provato a immaginare come potrà diventare, penso che sarà bellissimo. Anch’io mi stupisco di tutto questo scalpore per i platani e al tempo stesso per l’indifferenza per i castagneti che muoiono o i boschi che muoiono per incuria. Che mondo strano.
(MB)
Strano davvero, pensi ce c’è chi fa il tour dei castelli della Loira quando potrebbe bearsi delle meraviglie architettoniche, ahimè incomprese, di via(le) Bagnoli. Farsi finalmente scompigliare le chiome dalla brezza, non più ostacolata da quelle invadenti chiome verdi, che spazio, che libertà! Che mondo incomprensibile!
(Celeste Grisendi)
P.S. – Continuino ad ignorare boschi e castagneti, ha visto mai che abbattono anche quelli?
Il sole cocente sull’asfalto che brucia è poi un incredibile piacere, reso insuperabile quando si possono respirare i gas di scarico dei tir. Cosa ci può essere di più bello?
(Commento firmato)
Che spiritosa la signora! I castagneti verranno sicuramente abbattuti visto che sono tutti malati e nessuno se ne cura e nessuno dice nulla solo perchè sono in un bosco e non in un viale che viale non è, vada a farci un giro invece di pensare ai platani di viale Enzo Bagnoli e si preoccupi degli alberi dove gli alberi hanno un senso, non dove rappresentano un problema.
(mb)
Se non le è di particolare disturbo vado dove mi pare e mi occupo di quel che mi aggrada.
(Celeste Grisendi)
Castelnovo é proprio rinomato per il sole cocente…
(Corrado Parisoli)
Devo davvero dire che sono “sbucate” meravigliose case palladiane di cui non sospettavo l’esistenza e di cui sono davvero estasiato. Stante così la situazione, fossi il sindaco completerei l’opera ed emetterei un’ordinanza per costringere tutti i frontisti ad abbattere anche le loro piante private che s’affacciano sull’ex viale. Anche perchè pure loro – mi sovviene – “fogliano” e “intompano” canale e scoli, non è vero? O questi danni li fanno (facevano) solo quelle… pubbliche? Viva la coerenza. Divertitevi e segatene delle altre. Tante altre. Tutte le altre. Meraviglioso paese, Castelnovo ne’ Monti… Più lo danneggiano e più dicono ch’è bello.
(Tilio)
Persone esperte mi confermano quanto avevo anticipato qualche giorno fa. La foto della pianta tagliata pubblicata in questo articolo mostra la presenza di una malattia fungina molto grave che attacca esclusivamente i platani, il cancro colorato. E’ una malattia ad esito mortale, molto contagiosa. Basta fare una breve ricerca a proposito su internet. Non esistono trattamenti chimici o biologici di contrasto. La causa dell’insoregere della malattia sono le ferite riportate dalla pianta che si verificano facilmente nel caso in cui l’apparato radicale sporga dal sottofondo stradale. Questo ci deve fare riflettere sul ciclo di vita per forza limitato di una pianta di questo tipo quando utilizzata in contesto urbano e l’inevitabilità del nuovo.
(Luca)
Ma i prossimi saranno davvero quelli di piazza Peretti? Aiuto, salvateci dalle motoseghe!
(Cittadina super delusa)
Posso chiedere chi fa parte della commissione ambiente?
(Annalisa)
No, signora, gli alberi di piazza Peretti non verranno certo tagliati! Sono anzi sottoposti ad un trattamento di cura dell’apparato radicale proprio perché a causa dell’asfalto si trovano in una situazione di grande sofferenza, uno in modo particolare. Tra l’altro con l’ufficio tecnico stiamo cercando il modo di dare loro più spazio vitale liberando il terreno sottostante (cosa che verrà fatta certamente) e continueremo con le cure necessarie. Non abbiamo nessuna intenzione di abbattere alberi inutilmente e tanto meno il nostro obiettivo non è certamente quello di distruggere l’habitat naturale di cui disponiamo! I membri della commissione ambiente sono stati pubblicati sia su Redacon che sui giornali. Se non riuscisse a ritrovare quegli articoli perché un po’ datati può rivolgersi al nostro ufficio ambiente che le fornirà i nominativi oppure se preferisce posso fornirglieli io stessa.
(Chiara Borghi)
Sul fatto che non abbiate alcuna intenzione di abbattere alberi inutilmente ho davvero qualche perplessità, visto il disastro che avete creato in via Bagnoli e di cui dovrete rendere conto.
(Commento firmato)
E i poveri alberi del parcheggio dell’ospedale? Ah, scusate, mi ero dimenticato “di prendere in considerazione anche altre prospettive ermeneutiche, che emergono principalmente intorno al dibattito sulla Landscape ecology (si vedano gli studi di Vittorio Ingegnoli), che interpretano il paesaggio come livello biologico specifico e si aprono quindi ad una lettura olistica dei valori di questo”. Conte Lello Mascetti, almeno tu avevi stile!
(Il Sassaroli)
Io sono senza parole, si parla tanto di inciviltà per l’abbattimento degli alberi e dall’altra parte non si ha minimamente in considerazione il disagio delle persone diversamente abili che da anni si trovano in condizione di non poter percorrere una delle strade più abitate di Castelnovo, dove magari risiedono. Premesso che sono un amante della natura, mi sembra il minimo che eseguendo un’opera di riqualificazione nel 2015 la priorità vada data alle esigenze delle persone più deboli e non al gusto estetico di qualcuno, compreso il mio.
(M.)
Se le esigenze delle persone costrette in carrozzina sono inutili questo la dice lunga sulla sensibilità di questi ambientalisti!
(L.Z.)
E’ necessario fare molta attenzione, basta guardare la centralissima via Roma, via Dante, via Canossa, la nuova rotonda e le nuove opere per capire che la motivazione addotta è oltremodo strumentale. Via Matilde di Canossa, in particolare, è frequentata tutti i giorni da centinaia di ragazzi (tra cui molti disabili) che rischiano per la loro incolumità. I marciapiedi praticamente non ci sono se non per piccoli tratti e da una parte sola. Quella avrebbe certamente meritato un urgente intervento di abbattimento delle barriere architettoniche e di messa in sicurezza. In via Bagnoli si poteva operare da una parte sola e ottenere uno splendido risultato, salvando la maggior parte degli alberi. Tutto questo è sotto gli occhi di tutti, basta solo guardare.
(Commento firmato)
Viale Bagnoli, ribattezzato nuovo viale del Tramonto. Degli alberi, speriamo di nessun altro…
(Delusa e amareggiata)
Al di là di tutte le considerazioni pro o contro, ho un paio di domande: come mai sono stati tagliati anche i tre platani dall’altra parte del viale, di fronte al Mater Dei? Non si era detto che i lavori riguardavano solo un lato della strada? I lampioni erano a filo dei platani: verranno spostati tutti? Se non saranno spostati, il problema dell’ingombro dei marciapiedi non sarà certo risolto! Altra domanda che non c’entra: gli alberi del parcheggio dell’ospedale? Il parcheggio non è stato allargato, quindi i posti macchina resteranno più o meno gli stessi, ma tutti al sole. Bello!
(MGV)
Ieri per la prima volta ho parcheggiato la macchina nel nuovo parcheggio sopra la rotonda. Mi faccio e faccio una domanda: ma siamo sicuri che gli scivoli che scendono siano a norma per carrozzine e disabili? A colpo d’occhio non mi pare. Visto che siamo così attenti a viale Enzo Bagnoli non valeva la pena esserlo anche in una nuova costruzione? O, come alla rotonda del Sigma, mi sembra che si stia attenti a certe cose dove fa comodo.
(Anonimus)
Scusate, ma in piazza Peretti c’è l’asfalto? Non mi pare, anzi lastricata di sasso che si sfalda solo a guardarlo, ma tornando a viale Bagnoli, un vero pugno nello stomaco, tagliati anche dove non davano fastidio, bello l’altro giorno in pieno sole sembrava di stare nel deserto. Concludo, asserendo che non serve a nulla piantarli da un’altra parte. Bello, complimenti.
(Roberto Malvolti)
Concordo pienamente. Un’angoscia incredibile dal punto di vista paesaggistico, ma il bello deve ancora venire: misureremo i livelli di inquinamento e l’innalzamento della temperatura in luglio e agosto.
(Commento firmato)
Con grande dispiacere, poiché ormai tutti i platani sono stati “giustiziati”, noto come le persone pro taglio non portino argomenti ambientalistici e di rispetto del nostro patrimonio e della nostra storia, anzi esprimono folkloristici complimenti su come sia piú bello il viale arieggiato, ma mi pare anche di trovare tra i commenti anche molte persone indignate e preoccupate per questo “atto demenziale” nei confronti della natura e della nostra storia. Vorrei che questa maggioranza si facesse qualche domanda, forse hanno preso una decisione troppo affrettata e poco meditata, ma ormai gli errori passeranno alla storia e saranno ricordati molto piú degli onori. Auguri.
(Simona Sentieri)
Infatti, quando si ripenserà alla sequenza dei sindaci che hanno governato Castelnovo si giungerà a Marconi e poi… B…, B…, Bini? No, Bagnoli!
(Celeste Grisendi)
Non ho uno spirito missionario che mi porti a formulare auguri, attendo, invece, una “giustizia-di-sponda”… hanno detto che se chiude l’ospedale vanno tutti a casa.
(MV)
Un vero schifo. I miei complimenti. Si è passati da un bel viale alberato ad un anonimo viale cittadino. Prossime mosse? Tagliamo a zero tutti i boschi perchè disturbano? Io avrei dei consigli su chi “tagliare” perchè disturba o perchè si comporta in un certo modo. Ho i miei dubbi su quanto ha scritto la signora (o signorina) Chiara Borghi. Sono stati tagliati alberi inutilmente, alberi che la maggior parte dei cittadini voleva!, ma a quanto pare, i discorsi fatti in campagna elettorale, sono i classici discorsi per prendere la poltrona. Complimenti! Questa giunta passerà alla storia per aver distrutto e mutilato un viale storico, trasformandolo in un viale cittadino (salvo poi rivendicare in altre sedi di essere “montanari” o amanti della natura… si è visto). Rinnovo ancora i miei complimenti per il “bel lavoro fatto”. Bravi, complimenti!
(Deluso)
P.S. – Prossimo passo? Costruire una bella autostrada distruggendo le frazioni di Castelnovo?
Mi permetta, dissento. Sia a Reggio Emilia che a Parma (per citare le città più vicine) ci sono splendidi viali alberati che non disturbano nè i residenti, nè chi usa i marciapiedi. Forse perchè sono stati studiati perfino i percorsi riservati a pedoni e biciclette. Chissà, magari i “pianzani” hanno “manie di grandezza” e pensano un po’ più avanti dei nostri illuminati amministratori. L’importante è che non abbiano da imparare nulla da alcuno, ci mancherebbe!
(Celeste Grisendi)
Ci voleva poco per pensare “più avanti dei nostri illuminati amministratori”, la maggior parte dei cittadini era (ed è ancora) contro e parecchio innervosita per questo “scempio” (io compreso). Farsi un giro per strada bastava, o anche leggere i commenti su questo sito. Non ho scritto che nelle città non vi sono viali alberati, ma semplicemente che adesso è la copia di un classico viale da città (se non si è capito “odio” le città). Non si tratta assolutamente di essere “piansani” o “montanari”, non andiamo fuori tema. Il punto è la distruzione fatta nell’ex viale Bagnoli. Io amo la “mia” montagna, sono nato e cresciuto qui (ed ho intenzione anche di morirci, il più avanti possibile) e non sopporto vedere questa terra trasformarsi sempre più in una “città”. Ribadisco, il prossimo passo sarà magari distruggere una qualche frazione di Castelnovo con qualche bel condominio, o una bella autostrada, o chissà che altro.
(Deluso)
Gentile “Deluso”, il mio commento era da intendersi in senso ironico, come lo sono gli altri miei che lo precedono. Castelnovo pare abbia l’ambizione (più che criticabile) di diventare una città, copiandone solo gli aspetti peggiori. Avrei preferito che mantenesse l’identità di paese, che non ha nulla da invidiare, in termini di dignità, ad alcunchè. Sarebbe sufficiente essere orgogliosi del luogo ove si vive e della vita che vi si conduce. Pare non basti… Cordialmente.
(Celeste)
Avevo frainteso il suo commento. Mi trova in linea con il suo pensiero. A quanto pare i “nostri illuminati amministratori” (mi consenta di citarla) sono di parere diverso. Ma io rimango basito da questa linea presa, non sopporto le città, e sopporto ancora meno veder un paese come il nostro rovinato in questa maniera. E’ uno schifo.
(Deluso)