L'ultimo campanaro dell'Alta Val d'Enza. Mentre ormai tutti i campanili delle terre alte sono automatizzati le campane della parrocchiale di Valcieca vengono ancora suonate tirando le corde, a mano. E' davvero tutto un altro suono, per l'aere si spande un rintocco melodioso che fa accorrere i fedeli in chiesa alle celebrazioni liturgiche. C'è differenza e si sente quando i din don sono elettrici e quando invece c'è all'opera la mano dell'uomo. Giancarlo Bucari tutte le domeniche, e quando occorre, ci si mette d'impegno e chiama a raccolta i valligiani suonando le due campane fuse dall'impresa Capanni di Castelnovo ne' Monti.
Ricordo con nostalgia il suono delle campane manovrate a mano, sapevano diffondere nell’aria emozioni forti: di gioia, di dolore, di qualcosa che va oltre la vita. Fra le tante difficoltà oggettive che ci sono a vivere nelle “Terre Alte”, questo è sicuramente un privilegio.
(Ivano Pioppi)