Home Cronaca Casina festeggia la scuola, ma per qualcuno la festa è amara

Casina festeggia la scuola, ma per qualcuno la festa è amara

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Casina si prepara all'inaugurazione dell'ala nuova della scuola primaria. La celebrazione, il taglio del nastro, le personalità che parteciperanno, nascondono però una realtà un po' diversa, meno brillante.

Da genitori  denunciamo il disinteresse dell'amministrazione comunale alle problematiche soprattutto della Scuola dell'Infanzia anzi, all'azione rivolta più al ridimensionamento del servizio piuttosto che alla tutela e alla promozione.

La storia parte da lontano, quando il Comune ha abdicato la sua funzione di gestore di servizi sociali ai privati, delegando la gestione dell'asilo nido. Alcuni ambienti della Scuola creati da Amministrazioni Comunali più lungimiranti vennero smantellati e trasformati in palestra per adulti utilizzati negli anni per corsi di yoga, ballo liscio, ecc. Queste decisioni hanno impedito di non disporre di locali resisi più tardi necessari per la creazione di nuove sezioni.

Ma la sferzata finale è stata data nell'ottobre 2012 quando, passato un mese dall'inizio dell'anno scolastico, la giunta comunale decise di aumentare drasticamente le rette, aumenti che per le fasce considerate "più abbienti" potevano raggiungere anche i 70 euro mensili. La motivazione del rincaro era legata alle impellenti necessità di bilancio, calcolando che i rincari avrebbero fruttato alle casse comunali ben 10.000 euro che sarebbero riusciti a far "quadrare i conti". Contemporaneamente però il Comune andava ad aumentare significativamente i contributi alla scuola paritaria.

Il rincaro arrivava a ridosso della più lunga crisi economica di tutti i tempi, dove anche le "classi più abbienti secondo i criteri ISEE“, furono messe di fronte a scelte: tempi di scuola ridotti, salto del pranzo, assenze per malattia prolungate, prolungamento delle vacanze per abbuonarsi la retta ecc.

Chiedemmo di rivedere la decisione valutando di risparmiare nei punti ritenuti più critici. Noi genitori chiedemmo la convocazione di una Commissione mensa – di solito richiesta dagli enti locali – per valutare che il servizio fosse adeguato rispetto alle risorse spese e soprattutto se quanto si spendeva fosse oculato. Questa nostra iniziativa ha portato alla decisione da parte dell’Ente di cambiare la ditta appaltatrice, con dichiarati risparmi per le casse comunali.

Nel frattempo abbiamo richiesto che venisse ristrutturata la sezione "palestrina" per renderla nuovamente fruibile ai bambini per le attività didattiche. La scuola aveva lavorato per la realizzazione di un progetto di sezione primavera. Il Comune ha richiesto ed ottenuto un contributo dall’ente Provincia, ma i soldi sono stati dirottati ad altri comuni ritenuti più bisognosi.

Nel frattempo le famiglie richiedevano giustamente servizi educativi per i loro figli e si sono rivolte alla paritaria. Questo ha portato ad un progressivo impoverimento numerico della scuola dell'infanzia statale.

Fino ad oggi, che ci accingiamo a festeggiare la scuola, di fatto dobbiamo dichiararne la chiusura di una Sezione a causa della carenza degli iscritti.

I fantomatici 10.000 euro da raccogliere con l'aumento delle rette sono così svaniti, visto la riduzione dell'utenza, ma neppure per questo l'amministrazione intende ritornare sulle sue decisioni visto che, dichiaratamente, il sindaco ha confermato in Consiglio d'istituto di aver privilegiato la scuola paritaria rispetto a quella statale. Ci siamo sentiti dire che la scuola interessa solo alle persone che ne usufruiscono, non riconoscendo il valore sociale, culturale dovuto. Praticamente chi doveva gestire un servizio ha fatto il possibile per ostruirlo e la cosa stride decisamente.

Ognuno su questo faccia le proprie valutazioni; quello che sento insopportabile è considerare la scuola come funzionale ad interessi diversi, il fare cassa sulla scuola, togliere ai bambini opportunità educative eccellenti, impoverire un tessuto culturale, impoverire un paese.

Lasciamo la festa a chi trova da festeggiare.

(Comitato genitori della scuola di Casina)