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Castelnovo / Carabinieri malmenati

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E’ stata un’inspiegabile notte di follia quella appena trascorsa. A Castelnovo ne' Monti due militari, "colpevoli" di aver chiesto i documenti a due stranieri, sono rimasti vittima di una gratuita e violenta aggressione ad opera di tre stranieri, poi arrestati grazie dapprima all’intervento in loro difesa di altri cittadini e successivamente al supporto di diversi altri militari giunti dalla Compagnia del capoluogo montano.

Questi,in sintesi, i fatti che questa notte hanno visto i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Castelnovo ne' Monti arrestare con l’accusa di resistenza, violenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale e rifiuto a declinare le proprie generalità i cittadini albanesi S.M., 21enne, E.I., 23enne, ed E.C., 20enne, tutti residenti nel capoluogo montano. Costoro sono stati ristretti, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana, titolare di questa brutta pagina di cronaca.

Questa notte, poco dopo l’una e mezza, una pattuglia del Nucleo radiomobile, giunta in piazza Martiri della Libertà, in zona centralissima, notava un pulmino fermo con delle persone a bordo e due giovani che cercavano di entrare con forza, inveendo ad alta voce verso gli occupanti. Poiché ne stava scaturendo una lite tra i presenti, i Carabinieri intervenivano per cercare di riportare la situazione alla calma.

Alla richiesta dei documenti i due giovani notati fuori dall’automezzo, apparsi subito di nazionalità straniera, mostrando insofferenza al controllo, rifiutavano di dare le proprie generalità ed anzi cominciavano a spintonare gli operanti, cercando in tutti i modi di allontanarsi. Ne nasceva una vera e propria contrapposizione fisica tra i militari e i due stranieri, durante la quale i Carabinieri subivano insulti e spintoni dai due, che continuavano imperterriti ed in tutti i modi a cercare di allontanarsi.

Alla ferma intimazione di ottemperare alla richiesta i due reagivano continuando a spintonare i carabinieri colpendoli anche con pugni al corpo. Improvvisamente a loro si univa un terzo giovane, riconosciuto immediatamente nel predetto 20enne E.C., che cominciava a spintonare ed ostacolare anche lui gli operanti, riuscendo in tal modo a far sì che uno dei due giovani (il 21enne S.M.) riuscisse a divincolarsi e a darsi a precipitosa fuga verso via Roma, dove veniva rincorso e fermato da uno dei due militari, aiutato nell’occasione da alcuni cittadini presenti, intervenuti in favore dei militari, ormai in evidente stato di difficoltà per l’inferiorità numerica.

Per nulla intimoriti, i tre continuavano a resistere con spintoni e pugni e proferendo numerose frasi ingiuriose nei confronti degli operanti e dei cittadini presenti ai fatti. In particolare, il giovane che era stato fermato in via Roma colpiva un militare con pugni al corpo e sputandogli in viso. Nel corso della colluttazione, a causa della neve, entrambi scivolavano cadendo a terra. La condotta violenta continuava anche in caserma, dove con moltissima fatica i tre venivano condotti.

Considerato il perdurare del comportamento oltraggioso, minaccioso e violento venivano arrestati. Da registrare che il 21enne S.M., nonostante per vincerne la forza fosse stato ammanettato, si rifiutava prima di entrare nell’auto di servizio e poi di scenderne per entrare in caserma, continuando sempre nei suoi atteggiamenti violenti, minacciosi ed ingiuriosi verso tutti, dimenandosi in macchina e cercando di colpire con testate e calci i carabinieri, sfogando la propria rabbia all’interno dell’auto di servizio, colpendo con testate gli interni pur di poterne uscire e resistere ai controlli.

Al fine di poterlo calmare e procedere alle cure mediche, poiché apparivano evidenti alcuni ecchimosi e ferite al volto e al capo, si provvedeva a chiedere l’intervento del personale medico del 118, ma, al loro arrivo, il giovane rifiutava qualsiasi cura e ricovero, impedendo ai sanitari anche di essere semplicemente visitato. Due militari riportavano lesioni giudicate dai sanitari del S. Anna guaribili in 6 giorni e rispettivamente uno per “escoriazioni al volto e traumi contusivi vari” e l’altro per “traumi contusivi vari più dolenzia alla mano sx e al rachide lombo–sacrale”.

* * *

Correlati:
- Aggressione ai carabinieri / Messaggio del sindaco al capitano (6 gennaio 2010)

41 COMMENTS

  1. C.v.d.
    Ci piacerebbe sapere (dagli addetti) se è possibile, nomi e cognomi di questi bravi albanesi e non le iniziali, perchè potremmo starci alla larga e tutelare così la collettività da altre eventuali aggressioni. Non capisco questa omertà, li vogliamo anche proteggere? Certo, è giusto che siano le forze dell’ordine, come sempre, a rimetterci; loro sono dei “poverini” che vanno difesi da noi tutti “così buoni”!! Foglio di via immediato se non in regola e se sì in galera, ma non per qualche ora…

    (Commento firmato)

  2. Come è ovvio…
    Sono ben consapevole di non essere originale nello stigmatizzare il comportamento dei giovani violenti che hanno aggredito i rappresentanti delle forze dell’ordine e dello Stato che li ospita. Gli uomini del capitano Amoroso si trovano a dover affrontare anche nel nostro paese situazioni pericolose che nulla avrebbero a che fare con il tipo di luogo nel quale viviamo. Desidero sottolineare il comportamento encomiabile dei cittadini che hanno dato man forte ai militari; non sempre accade, con la scusa che si rischia di andarci di mezzo e che, comunique, i carabinieri sono pagati per svolgere quel lavoro. Un segno, spero, che a Castelnovo la comunità sa prendersi cura di sè stessa e di chi veglia sull’incolumità di tutti.
    Ai carabinieri feriti, alle loro famiglie ed al comandante Amoroso i più sentiti ringraziamenti ed auguri.

    (Celeste Grisendi)

  3. Roba da processo!
    Nel senso letterale del termine! Ricordate quando proponevo di esaminare in Consiglio comunale la famosa “delibera di Cittadella”? Mi auguro che la mia idea venga riproposta quanto prima dal consigliere Davoli! Se sei straniero e hai un lavoro dignitoso e regolare e una casa dove vivere porte aperte, anzi SPALANCATE! Ma se rifiuti di fornire i documenti o non puoi rendere conto di come fai a tirare avanti, semmai inserendo centinaia di euro al dì nelle macchinette… meglio che torni da dove sei venuto! I Carabinieri castelnovesi, per le ultime azioni compiute, meriterebbero più medaglie che botte! Condivido: fuori i NOMI e COGNOMI dei responsabili, sempre che, per legge, sia possibile farlo! Sarà più facile così distinguere anche tra gli albanesi, quelli come i miei amici Ervis e Alfred, onesti muratori, e gli altri. Evitando così di fare di ogni erba un fascio: procedimento sempre e comunque sbagliato!

    (u.g.)


  4. E’ impensabile poter convivere con gente di questo tipo… Io non voglio essere la concittadina di gente del genere. E’ ora che si prendano seri provvedimenti per tutti quei delinquenti che circolano nel nostro territorio. Le forze dell’ordine sono impaurite da queste persone, tanto come i cittadini; c’è la paura di ritorsioni personali; ecco perchè i carabinieri hanno cercato in tutti i modi di calmarli con le buone maniere. Chi è una persona onesta è giusto che venga integrata nel nostro territorio, ma i delinquenti che tornino a casa loro perchè non ne possiamo più. Aiutateci a vivere più tranquilli e sereni…

    (Commento firmato)


  5. Condivido pienamente quanto riportato nel primo commento firmato e spero siano presi provvedimenti molto, molto, molto seri nei confronti di queste persone (se tali si possono definire). Dove è andata a finire la nostra oasi bella, pulita e felice? Che futuro ci sarà per i nostri figli e nipoti??

    (Commento firmato)

  6. Ma scherziamo?
    Maggiorenni, reato inequivocabile, i cittadini HANNO IL DIRITTO di conoscere nome, cognome e foto. Questi delinquenti oltre a rappresentare un grande pericolo per noi cittadini penalizzano pesantemente coloro che in regola con le leggi italiane lavorano regolarmente in perfetta integrazione. Porte spalancate a chi sta alle regole e si mantiene con il proprio lavoro ma rigore ferreo contro questi delinquenti. Se si comportano così nei confronti dei Carabinieri vi immaginate come si comporterebbero di fronte a semplici cittadini? E non ditemi che questo è un pensiero leghista!
    Cordiali saluti.

    (Enzo)

  7. Penso sia necessario sapere chi siano… ma si saprà
    Gente, credo che il nome sia legittimo… Anche io sono curioso. Vedrete che arrivano. Per adesso, essendo coetaneo non penso di conoscerli. Conosco meglio i ragazzi di via Prampolini, non del Paese Vecchio… Non è un pensiero leghista.

    (mn)

  8. Allucinante
    Ti trovi a lavorare per poco più di 1000 euro al mese e ti vedi aggredito da 3 cretini che sono ospiti nel nostro Stato? Io non ho parole, non ho parole! Chissà poi cosa gli faranno… 6 mesi con pena sospesa e di nuovo tutti al bar? Evviva l’integrazione a tutti i costi… Sarà meglio rifletterci un attimo!

    (Luca Malvolti)


  9. Innanzitutto desidero inviare la mia più sincera e sentita solidarietà all’Arma e ai due carabinieri malmenati da tre energumeni i quali non dovranno mai più avere la possibilità di calpestare il “nostro” suolo e di offendere chi giornalmente ci tutela e ci difende mettendo a rischio la propria incolumità. Permesso o non permesso, questi delinquenti vanno rispediti immediatamente al loro paese perchè oltre a compiere atti delinquenziali danneggiano anche i loro connazionali che onestamente lavorano e rispettano le leggi. Aggiungo anche che non condivido affatto constatare che i nostri carabinieri e non solo non possano difendersi adeguatamente da queste vigliacche aggressioni che molto spesso hanno conseguenze gravissime. Dunque, a mio avviso, le autorità competenti dovrebbero dare ordini e disposizioni tali da mettere in condizioni i tutori dell’ordine di tutelarsi e tutelarci meglio. Complimenti e grazie ai cittadini che sono intervenuti in aiuto ai due militi.

    (Sergio T.)


  10. Direi che ci dobbiamo preoccupare tutti quanti, per primo il nostro sindaco, ed iniziare a prendere provvedimenti seri. Una volta la droga, poi le risse, adesso addirittura vengono aggredite le forze dell’ordine. Noi genitori dobbiamo seriamente pensare che Castelnovo non è più l’oasi felice di una volta quando potevi dire “lo mando al Magnani così sono tranquilla”. Ma qualcuno prenderà provvedimenti o dovremo sempre vivere con questa ansia!!!!

    (Sonia Domenichini)


  11. Tutti vogliono i nomi ma in pochi si firmano… Vecchia storia, lasciamo perdere. Posso capire la paura di ritorsione, ma cosa vogliamo dire dei 40 minuti inpiegati dall’Arma per soccorrere i colleghi? Non si poteva proprio allontanare nessuno dalla caserma? Tanto da fare rischiare botte e denunce ad un privato cittadino?

    (Gabriele Colombani)


  12. Oggi ho ricevuto testimonianza diretta della vergognosa rissa con aggressione di nostri giovani e di carabinieri da parte di tre delinquenti albanesi. Dico delinquenti perchè già attori di numerosi atti di vandalismo, aggressioni e minacce di morte nei confronti di nostri cittadini. Dopo le precise testimonianze ho deciso di denunciare i tre albanesi per la serie impressionante di ingiurie, gravissime offese e minacce di morte rivolte ai giovani presenti e a tutti i montanari.
    Dovranno risponderne in sede penale e civile. Come capogruppo Lega Nord-Pdl in Consiglio comunale e come capogruppo Lega Nord in Comunità montana presenterò inoltre una mozione urgente per l’immediata richiesta d’espulsione al prefetto di Reggio Emilia; richiesta che il sindaco Gian Luca Marconi dovrà inviare, a meno che non voglia essere a sua volta denunciato per omissionbe d’atti d’ufficio.
    La legge va applicata, dalle procure come dai nostri “deboli” amministratori. Il decreto sicurezza (decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92), legge dello Stato, primo firmatario Roberto Maroni, ministro degli interni, deve essere utilizzato anche dal sindaco del Pd Gian Luca Marconi. Allo stesso modo sollecito il Tribunale di Reggio Emilia a smetterla di rilasciare immediatamente i protagonisti di reati violenti che destano forte allarme sociale. Siamo stanchi di essere “mal amministrati”.
    Vogliamo vedere i fatti, non le lacrime di coccodrillo di sindaci buonisti.
    Saluti padani e montanari.

    (Alessandro Raniero Davoli, capogruppo consiliare “Castelnovo libera” e capogruppo Comunità montana Lega Nord)


  13. Come nessuno ha ancora fatto, io vorrei invece fare i miei migliori complimenti alla folla di castelnovesi che inneggiava contro Carabinieri e ragazzi albanesi con cori ridicoli, ma soprattutto vergognosi. Vorrei anche stringere la mano a quel ragazzo di Castelnovo che, una volta ammanettato il giovane albanese, è partito sferrando a questo due calci senza che nessuno lo fermasse, ma anzi incitato dal pubblico. Questa sì che si chiama OASI FELICE E PULITA… Diciamo che la violenza e l’intolleranza sporcano, ma di qualunque paese e nazione…

    (Commento firmato)

  14. Ultimo commento
    Ultimo commento, perchè non ti firmi? Se hai visto queste scena porgi pure denuncia, è un tuo diritto, anzi lo è di tutta la cittadinanza. Quello del non firmarsi è davvero un brutto vizio, di cosa avete paura? Forza, siamo qui per confrontarci 😉

    (Luca Malvolti)

  15. Smettiamolo col bonismo
    Il bonismo e la troppa tolleranza portano a questi fatti incresciosi narrati. Ben vengano gli stranieri in Italia, con regolare passaporto e che rispettino le nostre leggi, il nostro ambiente, le nostre usanze e tradizioni. Chi non vuole fare questo resti pure nella sua nazione. Ben hanno fatto i militari della Benemerita ad intervenire; ad essi va la mia stima e quella dei rappresentanti Pdl della Comunità montana e di tutta la montagna reggiana. Mi associo al consigliere Davoli: costoro devono essere espulsi e scontare eventuale pena nella loro patria. Non meritano di essere mantenuti nelle nostre istituzioni penitenziarie. Un grande elogio va ai castelnovesi presenti che sono intervenuti aiutando così le nostre stimabili forze dell’ordine che in qualsiasi situazione garantiscono a tutti i cittadini il diritto di vivere e godere della libertà e della democrazia. Cari Carbinieri, non siete soli, i montanari vi amano.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)


  16. Stiamo ben attenti a non fare di tutta l’erba un fascio: non sono tutti così, non sono tutti ladri o delinquenti, non sono tutti violenti o assassini. Non so a cosa serva, poi, diffondere i nomi di questi ragazzi, visto che non abbiamo (giustamente) il potere di chiedere documenti e riconoscerli per nome appunto. Credo solo che qualunque straniero si renda protagonista di atti che mettano a repentaglio l’ordine e la quiete pubblica sul suolo italiano non possa e non debba più stare. Premiare chi si comporta bene, stangare chi si comporta male…

    (Alessio Zanni)

  17. Foto (segnaletiche) ricordo
    Credo sia giusto che, come per altri accadimenti gravi, le foto dei responsabili (non mi risulta siano minorenni) vengano diffuse; per questo motivo invierò il presente commento anche ai direttori di tv e quotidiani reggiani e nazionali. Lo richiedo per tre ordini di motivi: 1) incontrando per strada quelle persone so come meglio regolarmi e tutelarmi; 2) se le incontro vuol dire che qualcuno (magistrato e/o amministratore) li ritiene legittimati a circolare; 3) incontrando altri albanesi con facce diverse posso continuare a pensare che siano fino a prova del contrario, persone ONESTE! Se invece non c’è chiarezza il pericolo è che ciascun castelnovese possa considerare ciascun albanese, uno dei possibili delinquenti! Già si vocifera di RONDE FUORI ORDINANZA, pronte a farsi giustizia da se! Neppure mi dispiacerebbe sapere chi sono i castelnovesi intervenuti a supporto dei carabinieri; potrei così, incontrandoli, stringere loro la mano.

    (Umberto Gianferrari)

    —–

    @CCome linea di condotta – che i lettori ormai dovrebbero ben conoscere – questa testata in generale non indulge alla pubblicazione di nomi e foto segnaletiche. Tanto più in un “brodo di coltura” ben poco rassicurante qual è quello attuale. La nostra modalità in ogni caso è ben poco influente. Altri media, infatti, hanno deciso altrimenti. Chi è interessato dunque consulti quei media.

    (red)#C


  18. Non facciamo di tutta l’erba un fascio. E’ un caso isolato di gente montata. Il gesto va punito, ma va punito con la stessa durezza con cui sarebbe punito un italiano.
    I ragazzi stranieri a Castelnovo non hanno mai creato problemi. Almeno non più di quanto ne creino gli italiani. Cerchiamo di analizzare i fatti obiettivamente. Infatti mi risulta che che le risse a Castelnovo vengano provocate anche da italiani. Ma queste naturalmente non fan notizia. Allora ecco che appena si legge la parola “albanesi” in due giorni abbiamo già notizia e venti commenti su @CRedacon#C. Non vedo poi perchè il signor Davoli debba definire i giovani italiani come nostri giovani (ricorderei che anche i fascisti parlavano di nostri giovani). Non siete voi della Lega che sbandierate i valori cristiani? Allora non siamo tutti ugualmente figli di Dio? Poi vorrei tranquillizzare Sonia perchè il Magnani e Castelnovo sono ancora posti senza particolari pericoli. Basta con le strumentalizzazioni e con la xenofobia. Cominciamo a comportarci con questi ragazzi stranieri come ci comportiamo con i “nostri ragazzi”. Gli stranieri sono una grande risorsa per il nostro paese e non possiamo pensare di rispedire a casa solo i delinquenti. L’integrazione deve essere tale nel bene e nel male. Volevamo braccia e sono arrivati uomini. Con pregi e difetti come ogni singola persona che c’è su questo mondo. Ribadisco ancora che comunque condanno a pieno il gesto.

    (Francesco Corradi)

  19. Parere
    Penso anche io che questo episodio sia un episodio sporadico. Per di più le voci che mi sono giunte sull’accaduto sono un po’ diverse da quelle pubblicate. Naturalmente in questi casi le voci girano e si gonfiano o sgonfiano col passare del tempo. Le risse a Castelnovo ci sono sempre state e la maggior parte delle volte vengono fatte tra italiani, anche tra italiani e carabinieri. In questi casi non si è mai drammatizzato e nessuno ha mai chiesto nè l’espulsione nè foto segnaletiche: questo si chiama razzismo.
    Su, ragazzi, ormai siamo grandi, smettiamola di avere paure del Babau… Come dice Corradi gli extracomunitari sono una risorsa per il nostro paese e soprattutto per la politica: alla destra servono per ottenere voti basandosi sulla paura e alla sinistra servono per il loro buonismo, buonismo sulle spalle dei cittadini. Chi sbaglia deve pagare, indipendentemente dalla sua provenienza. Di certo in uno Stato come l’Italia dove i condannati sono al governo è difficile parlare di pene severe…
    Chiedo a Davoli se ha richiesto l’espulsione anche del ministro Maroni dato che è stato condannato per aver morso il polpaccio di un carabiniere.
    Saluti dalle “pianure” di Carpineti…

    (Mattia Rontevroli)


  20. E’ ora di prendere provvedimenti SERI e di rimandare a casa propria tutti quelli che non hanno un lavoro, un posto dove vivere e che possono essere ritenuti un “pericolo” per noi cittadini italiani. Non abbiamo bisogno di cercare stranieri delinquenti, ogni giorno dobbiamo fare i conti con i “nostri” italiani delinquenti che creano già lavoro in abbondanza per le nostre forze dell’ordine. Troppo buonismo ha portato a tutto questo malcontento generale. Vedo talmente tanta insofferenza generale verso queste persone che porterà i cittadini a farsi giustizia da soli. Condivido pienamente il pensiero di Davoli e mi auguro di cuore che venga fatto qualcosa di concreto.

    (Commento firmato)


  21. L’episodio accaduto è certamente sconcertante e non ammette giustificazioni, è certamente da condannare. Però ritengo ugualmente sconcertante quanto emerso dalla sequela di commenti qui esplicitati dai lettori (alcuni dei quali nemmeno hanno il coraggio di firmarsi): pregiudizi, luoghi comuni, intolleranza, ottusità, chiusura mentale, strumentalizzazioni, odio razziale. Ribadisco: odio razziale. A questo si è ridotta la tanto proclamata ospitalità montanara. E’ questo il clima entro cui i giovani immigrati si trovano a convivere ogni giorno. Provate a mettervi per un attimo nei loro panni (certo, non credo che tutti ne siano capaci, certe menti sono troppo rigide per un’operazione di questo tipo); provate anche solo a provare a pensare quanto sia per loro difficile se a tutte le difficoltà dell’immigrazione aggiungiamo questo clima ostile. Provate a pensare al sentimento di pericolosa precarietà in cui è facile trovarsi: da quel punto cadere nella violenza è un attimo. Ciò non significa che sto giustificando l’episodio e i suoi protagonisti (voglio così prevenire i commenti degli immancabili lettori distratti… ah, “distratti” è un eufemismo).
    Ragazzi, qui ci vuole apertura! L’apertura sconfigge la violenza, la chiusura la promuove! E pensate a tutti quei giovani lavoratori stranieri che, nonostante tutto, mantengono condotte comportamentali impeccabili: non meriterebbero un plauso? Certo che lo meriterebbero, ma non credo siano soliti riceverlo…
    Ulteriore nota: d’accordo la solidarietà ai militari contusi, ma non mi sembra il caso di fare di queste persone degli eroi martiri. Loro hanno solo fatto il proprio mestiere. Il mestiere del carabiniere, del militare, della forza dell’ordine, implica il rischio di procurarsi ferite fisiche; chi sceglie di intraprendere queste carriere lo sa. Le ferite fanno parte del gioco, così come i problemi respiratori per chi lavora in miniera o il mal di schiena per i manovali. Quindi basta, non sono eroi, nè sono le forze del bene italiote contro le forze del male straniere, ma sono lavoratori che se non volevano correre questi rischi avrebbero scelto un altro mestiere. E poi: d’accordo, i tre ragazzi hanno agito contro la legge, ma quanti italiani, castelnovesi, con accento emiliano, trasgrediscono la legge con maggiore gravità e procurano danni ben maggiori (leggi: spaccio di cocaina), senza suscitare clamore (e spesso senza neanche pagarne le conseguenze)?
    Con questo, tendo la mano alle persone, italiane e straniere, capaci di apertura e progettualità; non la tendo ai razzisti e ai violenti (n.b. esiste anche la violenza verbale, che spesso fomenta quella fisica).

    (Federico Zannoni)

  22. Per Francesco Corradi
    Leggo i commenti a riguardo da un po’ di
    tempo e preferivo non intervenire, per non essere tacciato come sempre di razzismo, ma visto il commento del signor Corradi l’impulso ha sopravvalso sul fatto che, per quanto io non sopporti i commenti un po’ razzisti, meno ancora sopporto
    quelli troppo buonisti. Quando il signor Corradi parla di risse a colpa di italiani come quelli di extracomunitari vorrei obiettare che, nonostante io stimi il 90% di loro, avendoli alcuni anche come amici, vorrei chiedere quanti giovani italiani, colti in situazioni simili, hanno mandato i carabinieri al pronto soccorso, dimostrando di non temere nemmeno le forze dell’ordine. Mi auguro per lui non debbano mai trovarsi i figli o parenti a discutere con persone del genere. Visto comunque i buoni intenti del signor Corradi proporrei alle forze dell’ordine di portare questi ragazzi a casa sua, sicuro che saprà con tutta la sua buona fede trattarli nel migliore dei modi, integrandoli finalmente, con il plauso di tutta la montagna.

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

    P.S. – Piena solidarietà agli uomini del capitano Amoroso per l’impegno gravoso portato avanti in rispettoso silenzio.

  23. Razzismo al contrario?
    Se un tizio della bassa viene beccato con droga nascosta nel tacco delle scarpe ne vodo sui giornali nome, cognome e fotografia. Non dovrei farlo per uno straniero? Perchè? Questo sì sarebbe razzismo bello e buono! Ho parlato col titolare dell’Agenzia Bismantova, tempo fa. Era talmente (poco) prevenuto contro gli stranieri tanto da… averne sposata una! Oggi, dopo la rapina mi pare che abbia cambiato leggermente prospettiva… Io resto della mia idea: foto e nomi dei responsabili (se colti in flegrante) SEMPRE. Stranieri o italiani che siano. Anche se, per identificare l’eventuale reo straniero, la foto è importante ancora di più; se mi dicono che hanno arrestato Alessandro Davoli perchè ha morso il polpaccio di un infermiere mi basta… Ma se mi dicono che autore del gesto è tale Azimr Valutszik, della Costa d’Avorio, la foto mi occorre per riconoscere il responsabile. O questo è violare la privacy? O che cosa? Abuso del diritto di informazione? Ovvio che poi giudicarlo sarà compito degli organi giudiziari preposti. E tutti, stranieri o italiani, siano considerati innocenti fino a prova contraria! Eppoi, quando vi fossero versioni contrastanti, SUBITO DI CORSA dalle forze dell’ordine a renderle note! A meno che non si ritenga che forse è delle forze dell’ordine che è meglio dubitare. Scusate, ma il principale indiziato di omicidio di una ragazza che NON nominerò per rispetto è A.S. di anni… oppure è Alberto Stasi? Voi che tipo di informazione vorreste? Biagi? Libertà estrema. Santoro? Uguale. Travaglio? Uguale. Ma poi, certa informazione? Meglio tenerla un poco al guinzaglio?

    (u.g.)

  24. Non capisco perchè non possiamo vedere quelle facce
    Se fossi stato io a menare i carabinieri la mia faccia sarebbe stata onnipresente sui media locali. E’ giusto che chi picchia chi ci difende venga venga messo alla gogna, almeno quella mediatica; o mi viene un dubbio atroce e sicuramente poco corretto politicamente.

    (Paolo)

  25. Leghismi
    Il leghismo avanza prepotente… Ora, mi chiedo, si parla di “mio” e “loro” stato. Questo diritto di proprietà da cosa viene di preciso? L’essere nati in Italia consente di decidere chi può mettervi piede e chi no? Scriverò una grande novità: abitiamo tutti sul pianeta Terra! Caspita, forse è ora di essere un minimo cosmopoliti?!?
    Venendo al fatto: vergognoso, senza ombra di dubbio. Chi ha agito in questo modo deve ovviamente pagare per le sue “gesta”. Questo a prescindere da nazionalità, colore o provenienza. Deve pagare, punto. La delinquenza non si combatte a colpi di “padroni a casa nostra” ma con un sistema giudiziario efficiente. Con il “padroni a casa nostra”, semmai, si pagano poltrone a furbi politicanti che campano e mangiano sulle paure della popolazione. Se la giustizia italiana assicurasse la certezza della pena a chi delinque, magari con una durata dignitosa del processo (no, non il “processo breve”!), avremmo sicuramente meno problemi. Sinceramente, non traggo giovamento dallo scoprire che chi ha compiuto questo o quel crimine sia italiano, canadese o marziano; queste godurie le lascio a chi sbraita contro gli immigrati con il portafoglio pieno ed il sedere comodamente appoggiato. Io traggo giovamento dallo scoprire che a chi ha compiuto il reato, di qualunque nazionalità egli sia, venga assegnata una pena ad esso proporzionata. Ah, ovviamente mi piacerebbe anche avere la certezza che chi ha compiuto il reato non venga massacrato di botte in carcere. Infine, aggiungo, vorrei vedere dietro le sbarre prevalentemente chi si è macchiato di reati veri (faccio un esempio casuale: concorso esterno in associazione mafiosa! Accidenti, forse è l’esempio sbagliato?) e non pagliacciate come il reato di “clandestinità”. Davoli, che ha commentato col fervore di un paladino, è esponente locale di una maggioranza governativa che sta letteralmente demolendo quel poco che resta della giustizia italiana. Voler insegnare al tribunale di Reggio Emilia il proprio dovere è quantomeno ridicolo da parte di chi sta approvando una riforma per (contro) il popolo italiano TUTTO a favore dell’impunità di UNO. Ma cosa dico mai?!? Sono un bolscevico, anzi, peggio, un Dipietrista! Al complotto, al complotto! Citando una splendida canzone: “Ma finirà, come un temporale, come un acido che ha preso male, come un film di cui so già il finale… so che finirà, come l’acqua che evapora al sole, come una cantilena che dice non può esistere un mondo migliore”. Prima o poi le paure passano. Succede sempre quando si intravede il burattinaio che le manovra. Può passare molto tempo, ma presto o tardi finirà.

    (Giuliano Gabrini)

    P.S. – Correvano gli anni ’70-’80 (io non ero ancora nato!) e, spesso e volentieri, capitava che la gioventù MONTANARA di allora passasse le serate in discoteca. Una di queste, la Sapoteka (e la cito solo perché il racconto che scrivo è ivi ambientato, ma sono sicuro che non sia l’unico esempio), più volte fu teatro di risse tra RAGAZZI ITALIANI MONTANARI DOC e forze dell’ordine. Questo per dire cosa? Che chi si stupisce per l’assoluta novità di avvenimenti come quelli dell’altra sera o viene da un altro pianeta o finge solo per fomentare odio razziale: questi fatti li conosco io, figuriamoci chi ha vissuto quei tempi! E sono arrivati a me tramandati come leggende del divertimento… Perché, si sa, l’italiano medio difende il carabiniere solamente quando gli torna comodo: in caso contrario sono sempre insulti e barzellette.


  26. Leggendo i commenti di qualcuno mi viene un dubbio: lo sappiamo tutti, vero, che essere “nati sopra” all’Italia non include una maggiorazione dei diritti civili? L’oasi di pace e serenità tanto rimpianta credo fosse più un atteggiamento di fiducia, di ricerca incondizionata dell’integrazione e della tolleranza nonostante le difficoltà evidenti e la pessima gestione dell’immigrazione, regolamentata sostanzialmente da quella “Bossi-Fini” partorita dagli stessi che qui si indignano e tuonano contro tutto e tutti. La pace e la legalità passano attraverso la fiducia nelle istituzioni (condizione che evidentemente non sussiste) ma anche attraverso il nostro rifiuto di avere paura e sentirci in pericolo ogni volta che vediamo nel prossimo lineamenti differenti dai nostri. E teniamo poi ben presente che quei tre disgraziati hanno fatto più male alla comunità albanese che non a noi “giusti” (montanari, reggiani, italici, ecc.) e che non possiamo concedere due pesi e due misure alla nostra indignazione se a delinquere è un italiano (fatto non certo raro) piuttosto che uno straniero.
    Aggiungo una considerazione che mi taccerà di razzismo al contrario: siamo sicuri di non poterci ritenere più indulgenti (moralmente e non giuridicamente, sia chiaro) nei confronti di un 23enne che molla casa e affetti per cercare futuro in una terra che ha bisogno delle sue braccia (possibilmente in nero) ma mal sopporta la sua faccia? Una terra che non li stima, che unisce alla mancanza di regole l’aperta diffidenza che, lo so per testimonianza diretta, si percepisce ad esempio con il rifiuto quasi scontato delle ragazze, come non fossero “pari”. Ecco, io non riesco a ritenere una base sociale come questa (che riconosce chiunque non sia troppo prevenuto) condizione paritaria di chi gira con un chilo di coca sulla Bmw di papà. Poi ci lamentiamo dell’Italia “in vacca”…

    (Davide Marazzi)

  27. Per Davide Marazzi
    Forse non capisci la differenza che c’è tra immigrato in cerca di lavoro e immigrato delinquente. In casa mia chi sbaglia paga, uno straniero lo butto fuori di casa… e se riesco anticipatamente a sapere che è delinquente non gli permetto neanche di entrare.

    (Luciano Franchini)


  28. Come supponevo chi grida al razzista solo perchè della Lega va sempre di moda. Cominciamo col ricordare, visto che io la Sapoteka l’ho frequentata ai tempi delle scazzottate, senza mai farne parte, che non ricordo di carabinieri al pronto soccorso.. Unica nota positiva, finalmente qualcuno ha capito che difendere gli stranieri che delinquono si finisce per danneggiare chi di loro si comporta onestamente. La storia della Bossi-Fini invece comincia a stancare, come la richiesta della giusta pena. Ma sapete almeno, prima di fare i moralizzatori della giustizia, quanti giudici, solo per convinzione politica, fanno obiezione di coscienza contro la Bossi-Fini non applicandola? Rimandando a casa tipi come questi, visto che oramai sono di casa alla Questura reggiana, e regolarmente rimessi in libertà, usando invece mano dura in diversi contesti? Forse sarebbe meglio informarsi dalle forze dell’ordine, che di questi temi ne sanno qualcosa, arrestando chi delinque, per poi vederseli per strada il giorno dopo.

    (Romano Albertini)

  29. Per Franchini e Albertini
    Io non sono un avvocato nè un politologo, ma ho l’accortezza di informarmi bene prima di parlare. Mi permettete di confrontare un attimo lo stato dei fatti? La legge Bossi-Fini, presentata come la mannaia della giustizia sui delinquenti, ha la caratteristica (ormai perfettamente riconoscibile anche dai dati statistici), di funzionare al contrario. Conosco per esperienza diretta che genere di lungaggini e idiozie preveda per chi ha già trovato un lavoro; immaginiamo per quelli che ancora non ce l’hanno, tenendo ben presente che non possono entrare in Italia senza prima avere un contratto (pertanto di fatto non possono esistere immigrati in cerca di lavoro, Franchini).
    Con il pacchetto sicurezza, Maroni ha poi apportato alcuni particolari e pregevoli cambiamenti, come il reato di immigrazione clandestina, che prevede l’arresto immediato per chi non ha i documenti. La cosa, hanno notato, non aiutava a snellire la mole di processi, da qui il processo breve, altra perla giuridica che non valuto sul fine (ben noto) ma sui mezzi: rapina, sfruttamento della prostituzione, spaccio, estorsione, corruzione e reati finanziari a sentenza entro due anni o prosciolti; immigrazione clandestina perseguita ad oltranza, su questo non facciamo sconti!
    Ho un caro amico che fa il carabiniere in quel di Bergamo, terra di Lega e di immigrati. Mi racconta con sgomento le assurdità della giustizia sull’immigrazione. Processi convocati e mai svolti perchè semplicemente l’imputato è irreperibile, ordini di espulsione mai eseguiti perchè non si può accertare la nazionalità del “reo”, ecc.
    Albertini, io non sempre sono in disaccordo su quanto scrive; anzi, tante volte la sento persona capace di interpretare i bisogni e le volontà delle persone, tra l’altro con estrema franchezza. Ma sul tema immigrazione e giustizia ritengo la Lega e il centrodestra semplicemente indifendibili; penso che l’unico apporto che avete dato al buonismo sterile e diffuso che già era ben presente e radicato prima di voi sia una forte componente xenofoba e razzista che si esprime nella boutade di schedare i bambini rom, nell’obbligo di denuncia per i medici che curano clandestini, nelle classi ghetto e in altre innumerevoli provocazioni come queste che mi auguro vi servano solo per raccogliere i voti degli spaventati e dei fascisti, perchè non voglio pensare che una persona come lei possa condividerne il merito.

    (Davide Marazzi)

  30. Bossi-Fini e Turco-Napolitano
    Mi sembra che ci sia un po’ di confusione e che a volte si parla senza conoscere le cose. In ogni caso il 1° paragrafo è relativo alla Bossi-Fini, il 2° alla Turco-Napolitano. Buona lettura.

    * * *

    “Bossi-Fini” e “Turco-Napolitano” a confronto.

    Disegno di legge:
    “Disposizioni contro le immigrazioni clandestine” 2002 LEGGE BOSSI-FINI

    Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286: “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

    Impronte digitali

    Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno nel nostro paese (o ne richiedono il rinnovo) saranno rilevate le impronte digitali.

    Qualora vi sia motivo di dubitare della identità personale dello straniero questi può essere sottoposto a rilievi segnaletici.

    Permesso di soggiorno

    Verrà concesso solo a chi ha già un contratto di lavoro. Durerà due anni. Alla perdita del lavoro, l’immigrato dovrà tornare in patria.

    Il permesso di soggiorno è rinnovato per una durata non superiore al doppio di quella stabilita con il rilascio iniziale. Inoltre la perdita del posto di lavoro non costituisce motivo per privare il lavoratore extracomunitario ed i suoi familiari legalmente residenti del permesso di soggiorno.

    Carta di soggiorno

    Viene elevato a 6 anni il periodo di soggiorno necessario perché lo straniero possa ottenere la carta di soggiorno. Non ha termine di scadenza.

    Lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato da almeno cinque anni può richiedere al questore il rilascio della carta di soggiorno per sé, per il coniuge e per i figli minori conviventi. E’ a tempo indeterminato.

    Sportello unico

    In ogni provincia sarà istituito presso la Prefettura ufficio territoriale del governo, uno sportello unico per l’immigrazione, responsabile dell’intero procedimento per l’assunzione di lavoratori stranieri.

    Il regolamento di attuazione prevede forme di istituzione di un’anagrafe annuale informatizzata delle offerte e delle richieste di lavoro subordinato dei lavoratori stranieri e stabilisce le modalità di collegamento con l’archivio organizzato dall’I.N.P.S. e con le questure

    Diritto di asilo

    Il Ministero dell’Interno sosterrà gli enti locali che accolgono coloro che chiedono asilo in Italia.

    Gli stranieri che hanno presentato una domanda di asilo sono assoggettati alle misure di protezione temporanea per motivi umanitari.

    Ambasciate

    Per fronteggiare le esigenze straordinarie previste dalle nuove norme sull’immigrazione, rappresentanze diplomatiche e uffici consolari potranno assumere 80 persone.

    Visto di ingresso

    Chi rappresenti una minaccia per l’ordine pubblico perché condannato per traffico di stupefacenti, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione o dei minori non potrà entrare in Italia.

    Non possono fare ingresso nel territorio dello Stato e sono respinti dalla frontiera gli stranieri espulsi, salvo che abbiano ottenuto la speciale autorizzazione o che sia trascorso il periodo di divieto di ingresso.

    Espulsioni

    Lo straniero senza permesso di soggiorno viene espulso per via amministrativa; se è privo di documenti viene portato in un centro di permanenza per 60 giorni durante i quali si cerca di identificarlo. Se non ci si riesce al clandestino viene “intimato” di lasciare il territorio entro 3 giorni. Lo straniero espulso che entra in Italia senza permesso commette un reato.

    Lo straniero privo di documenti è trattenuto in un centro di permanenza, con modalità tali da assicurare la necessaria assistenza, per 30 giorni durante i quali si cerca di identificarlo. Se non ci si riesce al clandestino viene intimato di lasciare il territorio entro 15 giorni

    Quote

    Il Decreto del Presidente del Consiglio che determina il numero di extracomunitari che possono entrare ogni anno in Italia diventa facoltativo.

    L’ingresso nel territorio dello Stato per motivi di lavoro avviene nell’ambito delle quote di ingresso stabilite nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti i Ministri interessati e le competenti Commissioni parlamentari

    Scompare lo sponsor

    La figura dello sponsor è stata cancellata.

    Il cittadino italiano o straniero che intenda farsi garante dell’ingresso di uno straniero, deve dimostrare di poter effettivamente assicurare allo straniero alloggio, copertura dei costi per il sostentamento e l’assistenza sanitaria per la durata del permesso di soggiorno.

    Pene ridotte per scafisti pentiti

    Sconti di pena fino alla metà per gli scafisti pentiti, se aiuteranno forze dell’ordine e magistrati a raccogliere elementi di prova, individuare e catturare organizzatori e manovali del traffico di esseri umani.

    Chiunque compie attività dirette a favorire l’ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del presente testo unico è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 30 milioni (euro 15.449).

    Bloccare in mare le “carrette”

    Più poteri alle navi della Marina militare per bloccare le carrette che trasportano in Italia i clandestini.

    Gli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, operanti nelle province di confine e nelle acque territoriali, possono procedere al controllo e alle ispezioni dei mezzi di trasporto e delle cose trasportate

    Casa

    Il datore di lavoro dovrà fornire garanzie sulla disponibilità di un alloggio, una casa a tutti gli effetti le cui caratteristiche devono rientrare nei “parametri minimi” previsti per l’edilizia popolare.

    Contestualmente alla domanda di autorizzazione al lavoro, il datore di lavoro deve esibire idonea documentazione indicante le modalità della sistemazione alloggiativa per il lavoratore straniero.

    Falsi matrimoni

    Permesso di soggiorno revocato se ottenuto attraverso un matrimonio finto con un cittadino italiano (o uno straniero ormai regolarizzato). Con una sola eccezione: se dal matrimonio sono nati dei figli.

    Raddoppiano le multe per i datori di lavoro

    Chi fa lavorare extracomunitari privi del permesso di soggiorno rischia l’arresto da 3 mesi ad 1 anno e multe fino a 5.000 euro per ogni lavoratore non i regola.

    Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno è punito con l’arresto da 3 mesi a 1 anno o con l’ammenda da lire 2 milioni (euro 1.033) a lire s milioni (euro 3.098).

    Contributi previdenziali

    Gli immigrati extracomunitari per i quali sono stati versati anche meno di 5 anni di contributi potranno riscattarli ma solo quando avranno raggiunto i 65 anni.

    Il lavoratori extracomunitari cha abbiano cessato l’attività lavorativa in Italia e lascino il territorio nazionale hanno facoltà di richiedere la liquidazione dei contributi che risultino versati in loro favore presso forme di previdenza obbligatoria maggiorati del 5% annuo.

    Ricongiungimenti

    Il cittadino extracomunitario, in regola con i permessi, può chiedere di essere raggiunto dal coniuge, dal figlio minore, o dai figli maggiorenni purché a carico e a condizione che non possano provvedere al proprio sostentamento. Potranno entrare in Italia i genitori degli extracomunitari che abbiano compiuto i 65 anni e se nessun altro figlio possa provvedere al loro sostentamento.

    Il diritto a mantenere o a riacquistare l’unità familiare nei confronti dei familiari stranieri è riconosciuto agli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a 1 anno, rilasciato per lavoro subordinato o per lavoro autonomo ovvero per asilo, per studio o per motivi religiosi.

    Minori

    I minori non accompagnati da parenti ammessi per almeno 3 anni ad un progetto di integrazione sociale e civile di un ente pubblico o privato, avranno il permesso di soggiorno al compimento dei 18 anni. Una volta maggiorenne, l’ente gestore del progetto dovrà garantire e provare che il ragazzo/a si trovava in Italia da non meno di 4 anni, aveva seguito il progetto di integrazione da non meno di 3 anni, ha una casa e frequenta corsi di studio oppure lavora, o che è in possesso di un contratto di lavoro anche se non ha ancora iniziato l’attività. I permessi di soggiorno a minori ed ex minori vanno sottratti alle quote d’ingresso definite annualmente.

    Al compimento del quattordicesimo anno di età al minore iscritto nel permesso di soggiorno o nella carta di soggiorno del genitore ovvero dello straniero affidatario è rilasciato un permesso per motivi familiari valido fino al compimento della maggiore età, ovvero una carta di soggiorno.

    Colf e badanti

    Ciascuna famiglia potrà regolarizzare una sola colf, ma non è stato posto un limite per le “badanti”, cioè chi assiste handicappati o anziani. La denuncia (dichiarazione di emersione) dovrà essere presentata entro 2 mesi dall’entrata in vigore della nuova legge alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo competente per territorio.

    Al di fuori degli ingressi per lavoro autorizzati nell’ambito delle quote, il regolamento di attuazione disciplina particolari modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni al lavoro per gli stranieri che siano collaboratori familiari aventi regolarmente in corso all’estero, da almeno 1 anno, rapporti di lavoro domestico a tempo pieno con cittadini italiani, per la prosecuzione del rapporto di lavoro domestico.

    Prevenzione

    Per prevenire l’immigrazione clandestina il Ministero dell’Interno potrà inviare presso ambasciate e consolati funzionari di polizia esperti.

    Il Ministero dell’Interno e il Ministero degli affari esteri adottano il piano generale degli interventi per il potenziamento ed il perfezionamento delle misure di controllo di rispettiva competenza, nell’ambito delle compatibilità con i sistemi informativi di livello extranazionale previsti dagli accordi internazionali.

    Infermieri professionisti

    Vista la grande carenza di questa figura professionale nel nostro Paese, entrano a far parte delle categorie speciali, sottratte alle norme dei flussi.

    Al di fuori degli ingressi per lavoro autorizzati nell’ambito delle quote, oltre agli sportivi professionisti sono previsti: dirigenti altamente specializzati, lettori universitari, professori universitari, personale artistico.

    Sportivi

    Il Ministero della cultura stabilità ogni anno con un decreto un tetto per gli sportivi che svolgeranno la loro attività in Italia, da distribuire tra le varie Federazioni.

    Al di fuori degli ingressi per lavoro autorizzati nell’ambito delle quote, il regolamento di attuazione disciplina particolari modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni al lavoro per gli stranieri che siano destinati a svolgere qualsiasi tipo di attività sportiva professionista presso società sportive italiane.

    (Gianni Zannini)

  31. Sig. Marazzi, la ringrazio per gli apprezzamenti ma…
    Visto che dice di avere l’accortezza di informarsi prima di parlare, mi permetta di correggerla su alcune cose. Prima di tutto la schedatura dei rom ci ha portato il ringraziamento dei rom stessi: per chi di loro intendeva seriamente integrarsi, potendo così distinguersi da quelli che non volevano mandare i figli a scuola, nascondendoli all’anagrafe e consapevoli del giro poco chiaro di minori, dentro ai campi nomadi. Come vede tutto il male non viene per nuocere. Riguardo alle segnalazione dei medici verso i clandestini (per quanto non possa piacere), non è per loro assolutamente obbligatoria ma facoltativa. E per ultimo, la tanto cattiveriosa legge Maroni, sul reato di immigrazione clandestina: non interessa a nessuno notare che non ci sono più barconi di disperati che spesso morivano in mare, con la falsa illusione di trovare fortuna, avallata da tanti buonisti, convinti di poter salvare tutti i poveri della terra, facendoli finire sfruttati dalla malavita o morire di freddo sotto ai ponti?
    Attenzione dunque al razzismo al contrario.
    Cordialmente.

    (Romano Albertini)


  32. Il problema è sì che 3 ragazzi albanesi hanno reagito ai carabinieri ma la gravità, che vorrei sottolineare, è che questi ragazzi si sono rivolti verso gli stessi e la gente presente con offese verso l’Italia, gli italiani e i montanari. Direi che per ospiti che dovrebbero rispettare le nostre leggi e il popolo italiano sia un po’ grave… o no? In passato la montagna era famosa per la rissosità dei suoi abitanti; famose erano quelle dentro e fuori alle discoteche e che hanno visto talvolta coinvolte le forze dell’ordine, ma mai uno straniero si sarebbe permesso di offendere l’Italia e la montagna alla presenza dei vecchi montanari…

    (Cristian)

  33. A cena a casa di chi?
    Vorrei ricordare che l’Italia è uno Stato che ci contiene, non che ci appartiene: ognuno è giustamente il proprietario di casa sua, ma casa sua non è l’intero Stato italiano! Io, nato a Castelnovo ne’ Monti, posso decidere quali stranieri abbiano o meno il diritto di calpestarne il suolo? Nel mio giardino, forse; non sicuramente in generale. Ripeto: queste persone hanno sbagliato, hanno commesso crimini per cui verranno processate e, in quanto criminali, dovranno avere un pena proporzionata alle loro azioni. Fine. Non mi risulta che i tre fossero a cena a casa di qualcuno, signor Cristian, quindi non riesco a cogliere il significato del paragone assurdo sulla cena a casa del signor Marazzi.
    Signor Cristian, faccio un esempio paradossale: spesso e volentieri mi capita di lamentarmi ad alta voce dell’Italia e degli italiani… devo essere rispedito a casa mia? Accidenti, casa mia è qui! Di sicuro sono convinto che, fino a quando le mie lamentele non violeranno apertamente qualche legge, nessuno potrà intervenire per sedarmi se non sul piano dialettico. Chi ha urlato ed inveito contro Italia ed italiani, in questo episodio, ha compiuto determinati reati? E allora lasciamolo giudicare a chi di dovere, senza troppi teatrini razzisti. La Lega nord locale si interessa dell’argomento? Ben fatto, speriamo lo facciano sempre ANCHE per gli italiani ed i “padani” DOC colpevoli di reato, senza esclusioni, dimostrando la loro estraneità al razzismo. Caso strano, chissà come mai, leggo i loro interventi solo in caso di crimini commessi da stranieri o italiani non propriamente “padani”. C’è interesse perché la giustizia funzioni SEMPRE, oppure no? Torna comoda, ad una fascia della popolazione con un certo grado di razzismo incipiente, la classica frase “accogliamo chi viene per lavorare e mandiamo a casa chi delinque”. Peccato, purtroppo, che la scienza non abbia ancora inventato un macchinario criminal-previdente, che ci faccia sapere in anticipo quali delitti commetterà una persona nel corso della propria vita e ci permetta di schedarlo e incarcerarlo preventivamente! Di conseguenza, la nostra UNICA DIFESA IMMUNITARIA POSSIBILE è il sistema giudiziario: quando questo funziona i criminali sanno da soli che è bene tenersi alla larga, senza bisogno di leghismi prepotenti. Io purtroppo sono un pessimista cronico e questo mio modo di essere mi porta a pensare che non ci sia il minimo interesse POLITICO nel far funzionare il sistema giudiziario per i seguenti motivi:
    1) la politica cavalca le paure per ottenere consensi, e senza paure dietro cui nascondersi i politici sarebbero, presto o tardi, costretti ad esibire risultati concreti;
    2) la politica è largamente connivente in sistemi mafioso-delinquenziali che hanno nella giustizia la propria nemesi;
    3) nello stato di diritto il potere è equamente distribuito tra governo, parlamento e magistratura. Il problema è che, ai tempi della sua teorizzazione, non esisteva ancora la televisione.
    Buona giornata.

    (Giuliano Gabrini)

  34. lo sapevo che ci ricascavo…
    Dopo mesi di silenzio, dopo aver giurato di non leggere e commentare più (più o meno liberamente, visto che qualche volta non sono stato pubblicato, spero a causa di un disguido, visto che i miei commenti sono sempre piccati ma umanamente corretti), ecco che mi ritrovo ancora con la tastiera tra le mani e la mente che ripensa alle numerose nefandezze dei falsi buonisti che ho scorso nei vari commenti.
    Partiamo dalla prima cosa. Il mio sostegno personale ai militi dell’Arma intervenuti, in particolare a A. (facciamo come loro, solo le iniziali, niente foto e nomi), che non ha potuto essere a cena con la nostra compagnia la sera della Befana perchè a casa dolorante causa calci e pugni ricevuti dai tre (LI CONOSCO E SO QUANTO DELINQUENTI E PERICOLOSI SIANO!!!). L’80% dei commenti che ho letto, oltre ad essere retorici sono inutili… Come sempre c’è la parte schierata a sx che ne fa un caso politico. Ormai dire che è colpa di Berlusconi non va più di moda, cerchiamone un’altra; tra l’altro qui le amministrazioni sono dall’altra parte e non stanno facendo certo di meglio; anzi,,mi sa che si faccia a chi fa peggio e nessuno capisce che ci si rimette tutti…
    L’amico Alessandro Raniero, che scrive tanto ma conclude poco (non ti offendere perchè tanto lo sai che te lo dico sempre anche in faccia), se nei commenti accorcia la firma ormai lo sappiamo tutti chi è e di chi è il capogruppo, così non viene strumentalizzato e politicizzato ogni suo commento…
    a Giuliano Gabrini, che ammette di non esserci stato negli anni ’80 (peggio per te, grandi anni di SANO divertimento), puntualizzo che le risse e scazzottate da te raccontate (non mi piacciono mai gli episodi raccontati da chi non c’era, vengono sempre distorti, alla fine…) per il 98% dei casi non finivano in caserma ma al bancone del bar a bere assieme, se non subito il sabato successivo; te lo garantisco io e ti garantisco anche che c’erano meno avvocati in giro e con meno “auto condomini” e case in ogni dove; la gente le diatribe se le risolveva più intelligentemente tra le persone stesse…
    Per finire, lunedì mattina scorso ha avuto luogo il processo per direttissima dei tre delinquenti (mi spiace, io non li chiamo diversamente, così non mi date nemmeno del razzista), che come da programma al pomeriggio si aggiravano liberamente per le piazze del paese con la solita aria da sbruffoni. Quando impareremo a mandarli a casa dei giudici che continuano a privilegiarli e a scarcerarli, questi individui, in giro per i loro sontuosi appartamenti in compagnia delle loro figlie per un po’ di tempo forse avremo un po’ di giustizia e fin quando non daremo più appoggio e più poteri alle nostre forze dell’ordine ci troveremo in queste situazioni dove invece di tirare fuori il manganello e piegare loro le ginocchia e ammanettarli dovranno parlare e chiedere i documenti mentre prendono schiaffi, insulti e pugni perchè il comunismo non vuole violenza; scusate, ho sbagliato, non vuole indietro la violenza che causa con questi paradossi di eccesso di buonismo che portano sempre nella direzione opposta.

    (Fabrizio Bedini)


  35. Ma qualcuno di voi sa il significato di “libero patrocinio”? Ve lo spiego brevemente… Chi non ha reddito o un reddito estremamente basso ha il diritto di essere difeso dal migliore avvocato che riesce a contattare a spese dello Stato, ergo a spese nostre… Morale: arrivano, non lavorano, fanno casino e alla fine paghiamo noi anche questa ulteriore spesa.

    (Gabriele Colombani)


  36. Via, Bedini, faccia uno sforzo e non si conceda di considerarci i soliti comunisti…! E’ molto scomodo, lo so, ma i problemi dell’Italia di oggi hanno ormai ben poche riminescenze con Russia e dintorni. Pensi a Dominici con l’ordinanza anti-accattonaggio (ma potremmo risparmiarci di correre fino a Firenze…); pensi al sindaco di Padova e al suo bel “muro di sicurezza” che piace molto anche a D’Alema. Le decisioni populistiche “vendono” bene di questi tempi; la Lega ci marcia da sempre e da qualche tempo “si sono imparati” anche al Pd. Non posso che essere d’accordo con Gabrini: la polvere si può togliere o infilare sotto il tappeto, politicamente non cambia granchè, basta abituare i cittadini a pretendere sempre meno (e noi italiani in questo siamo bravissimi!).
    Non voglio tornare sulla politica in tema di immigrazione e giustizia, sottolineo solo che Berlusconi ci governa praticamente da 10 anni. Ci hanno rifilato Robin Hood tax, social card e grandi opere (polvere sotto il tappeto); abbiamo dato nomi sempre diversi a ciò che la televisione ci ha insegnato a temere: comunisti, terroristi, mandanti morali, rom, immigrati clandestini (si pensi all’ondata di crimini a Roma durante il ballottaggio Alemanno-Rutelli), influenza A (48 milioni di dosi di vaccino pagate con le nostre tasse, 800.000 somministrate; le altre le inietterei tutte a Fazio e Topo Gigio!). E l’unica cosa che recepiamo è che la colpa è dei giudici!
    Troppo clementi con gli immigrati, faziosi, malati mentali, “strani” (Mattino 5, ricordate?), fannulloni… E un presidente del Consiglio che direttamente o indirettamente controlla la totalità dell’informazione; un’opposizione che ormai nemmeno parla più, un debito pubblico record.
    Coraggio, rispedire a casa quei tre delinquenti albanesi sarebbe solo giusto, lo sappiamo tutti, ma possibile che sia solo questo a strapparci 38 commenti indignati? Io non ci sto e lo ripeto a chiunque si addentri fino a pagina 4 a leggerci. La mia capacità di sopportazione è quotidianamente colmata da Bonaiuti.

    (Davide Marazzi)

  37. A proposito di sicurezza
    Mi è giunta l’informazione che la sera del fatto i Carabinieri di Castelnovo hanno dovuto fare rientrare una pattuglia “fuori sede” per farsi aiutare… Vorrei sapere se coloro che invocano una maggiore sicurezza si rendono conto dei tagli che questo governo ha fatto proprio alle forze dell’ordine. Come al solito parlare bene e razzolare male. Solidarietà alle forze dell’ordine che devono arrangiarsi coi sempre meno mezzi che hanno a disposizione.

    (Mattia Rontevroli)