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Fornili, un… manifesto per la Regione

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“Il Pd non candida i manifesti” è il titolo di un’interessante nota stampa del partito di Bersani. “Il Partito Democratico dà il via alla procedura per la selezione delle candidature alle elezioni regionali 2010 – si legge - Alla luce del regolamento il segretario provinciale Giulio Fantuzzi ha convocato esecutivo e conferenza dei segretari di circolo per venerdì 8 gennaio. Obiettivo della conferenza ed esecutivo sarà l’individuazione delle linee da proporre alla direzione provinciale per definire il capillare percorso di partecipazione”.

In altre parole “da questa procedura dovranno uscire i cinque nomi da presentare alle elezioni regionali di marzo”. “Il Pd non è il partito che sceglie i candidati in base a chi per prima ha affisso i propri mega-manifesti. La procedura sarà rapida - si concluderà entro il 5 febbraio”.
Pongo una domanda: riusciranno i circoli della montagna a esprimere un nome autorevole? Magari di un personaggio che di manifesti proprio non ne ha affissi, investendo piuttosto i soldi per la collettività e trascurando l’immagine?

Mentre a destra la competizione è già avviata con Filippi montanaro in lizza, non sarebbe male se anche la sinistra d’Appennino non si lasciasse sfuggire una nomination in casa.
Vero è che la Lega vuole far credere che Casina non è più montagna, ma la persona giusta sono convito che esista. Si chiama Carlo Fornili, sindaco uscente del comune all’ombra del maniero Sarzano, uno degli amministratori che gode del più ampio consenso in Italia.
Sotto la sua amministrazione ha accumunato e lavorato anche con esponenti dell’altra sponda, “alla grande” direbbe lui. In un comune dove, finalmente, non ci sono più “i nostri” e “gli altri”. Uno stile, rustico ma schietto; una forza che, con tutto il rispetto, altrove è mancata; una sincerità che non è tipica delle ossequiose gerarchie di partito. Fate un salto a Casina e ve ne accorgerete, passando dal nuovo centro sportivo al restaurato Municipio, dalla casa cantoniera alle altre più di 30 associazioni di volontariato.

Carlo Fornili è sicuramente fatto male: se non condivide la posizione etica del Pd non esita a sbandierarlo. Se gli proponi di mantenere un profilo basso sulla Comunità Montana è la volta che lui – meglio tardi che mai – ci crede e si impegna. E pecca pure di ingenuità nel mancare alla conferenza stampa contro l’imminente soppressione dei comuni montani, ma in questo senso sconta il limitato coordinamento politico che c’è tra i sindaci dell’Appennino. Dove, va detto, un bel giorno Govi ha detto: “O l’Unione dei Comuni o morte”. Morirà la Comunità Montana con la complicità del governo e della Regione, che ha spinto verso le unioni già ai tempi di Prodi.

Torno a Fornili: non potrà più essere sindaco, sarebbe un peccato perdere un politico che concepisce la politica come servizio all’altro. Mi chiedo, allora, se il Pd montano (se esiste come tale e se è interessato) saprà esprimere come autorevole candidato il buon Carlone, che dovrà sgomitare – si dice – tra Fantuzzi e Barbieri. Se nominato, statene certi, varrà tanti voti quanto pesa. Ma non sempre la buona volontà ha il suo peso.

9 COMMENTS

  1. Primarie
    Un giorno abbiamo fatto le primarie per il Pd, poi siamo tornati a votare per il segretario. Perchè non organizziamo le primarie per UN CANDIDATO autorevole della montagna!?! Ove chi vuole si può esprimere o candidare! Facciamo vedere che il Pd vuole veramente cambiare faccia smettendo di decidere a PRIORI per i cittadini.
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)


  2. Conosco il sindaco Fornili e sono molto favorevole ad una sua candidatura alle regionali in quanto sono convinto che la sua capacità comunicativa come la sua onestà intellettuale possano rappresentare un nuovo modo di interpretare la politica. Ha già dimostrato molte volte che non ama i compromessi e per difendere le idee in cui crede non ha esitato ad assumere posizioni diverse rispetto al partito. Oggi come non mai c’è bisogno di un nuovo modo di interpretare la politica e l’impegno per la politica. Fornili ne è un esempio e sarebbe poco intelligente non coglierne l’opportunità. Mi auguro quindi che il sindaco Fornili compaia come candidato sulle schede elettorali, al resto penseranno le moltissime persone che di lui hanno stima.

    (Aronne Ruffini)

  3. Finalmente qualcosa si muove! Un uomo nuovo al comando?
    Meno male che qualcuno pone il problema! Avrei preferito che il dibattito fosse aperto e guidato dai circoli, ma a parte quello di Casina che ha candidato Fornili non ho avuto notizia di altri confronti se non da parte della stampa. E ora la rassicurazione sui tempi brevi… mi allarma, garantendo spazio solo alla ratifica (per quanto sia già un progresso: le consultazioni per i candidati alle politiche si tennero in un “confessionale” approntato durante l’assemblea provinciale…)!
    Sono di Casina, sono un nuovo acquisto del Pd, ho voglia di nuovo: sostengo il mio sindaco per come l’ho visto lavorare, per come ha dato impulso al paese. E penso che aver dimostrato un impegno costruttivo, concreto e duraturo, aver fatto esperienza di amministrazione nella sua interezza, dai lavori pubblici alle attività produttive, dal sociale alla cultura alla sicurezza dimostrando il gusto di dar vita alle cose sia la condizione fondamentale per un amministratore regionale. Le leggi regionali entrano moltissimo nella nostra vita quotidiana, basti pensare alla sanità, alla regolamentazione del territorio, all’agricoltura, al sociale, alla cultura, al turismo, ecc. ecc.
    La lista delle realizzazioni del sindaco Fornili di Fulminant la Penna poteva essere molto più lunga; aggiungo solo la presa di posizione sull’indulto e sottolineo la promozione della partecipazione diretta dei cittadini alla realizzazione delle “loro” strutture come la citata casa cantoniera e relativo circolo perché lo ritengo il suo capolavoro per l’energia positiva che sa mettere in circolo, per il valore riconosciuto ai pensionati, per lo spazio e le opportunità offerte alla ricreazione nel senso più alto del termine. Vorrei aggiungere invece l’attenzione a cose apparentemente piccolissime come i gerani lungo la via principale, l’essere presente con il suo asino e la sua simpatia all’inaugurazione del sentiero lungo il Tassobbio o alle serate per i bimbi di Casina delle Meraviglie; persino a fare dei matrimoni civili una vera cerimonia, un momento importante e non una mera registrazione burocratica. Naturalmente per fare tutto questo e molto altro immagino abbia frequentato le strade e le case di Casina; persino la sede della bonifica più di quelle del partito; più i casinesi dei vertici del Pd e non vorrei fossero ancora cose che si pagano. Non è un caso l’appello al popolo…
    Malvolti (disinteressatamente?) chiede le primarie, io preferirei una piena valorizzazione del confronto interno al partito, ma ben vengano le primarie piuttosto della solita spartizione dall’alto…

    (Partigiana 2010)

    P.S. – Secondo me è meglio la foto dei 40…

  4. Per “Partigiana 2010”
    Se ha letto @CTuttomontagna#C capirà che il mio non è disinteresse ma bensì INTERESSE, in quanto ritengo che sia ora che i cittadini decidano chi METTERE in lista, su un programma, sottoscritto, con clausola di DIMISSIONI se l’interesse è solo per il LAUTO stipendio. Spero di essere stato chiaro.
    Saluti.

    (Roberto Malvolti)


  5. Come è stato detto, il Circolo del PD di Casina, con decisione presa all’unanimità, ha proposto agli organi competenti di inserire anche Carlo Fornili tra i candidati al Consiglio regionale. Ha dimostrato ottime capacità come amministratore e un’indiscutibile indipendenza di pensiero, che deve essere considerata una ricchezza (e non motivo di preoccupazione). Gli è inoltre stato riconosciuto il forte impegno profuso nella costruzione del nuovo partito già a partire dalla prima ora. Queste le principali motivazioni alla base della decisione del Circolo di Casina. Adesso tutti i circoli sono chiamati ad esprimersi sulle candidature, con una procedura che, anche se non sono le primarie, sembra comunque più aperta di quella scelta da altri e in altre occasioni.

    (Yuri Torri)

  6. Le forme della sovranità non sono a discrezione…
    Sig. Malvolti, non mi dica che devo spiegarle le battute! Ho letto @CTuttomontagna#C, ma le regole della democrazia continuo a cercarle nella Costituzione… Nel caso, complimenti per la carriera!

    (Partigiana 2010)