Ricorre quest’anno il IX centenario della morte di Matilde di Canossa, una delle più importanti donne di governo della storia medievale, la cui dinastia resse a lungo le sorti del territorio reggiano e di buona parte d’Italia. Protagonista indiscussa della politica internazionale, erede della dinastia dei Canossa, nei suoi sessantanove anni di vita Matilde fu consigliera di Papa Gregorio VII al servizio della Chiesa riformatrice e si prodigò per il mantenimento delle relazioni tra Papato e Impero nella difficile lotta per le investiture. Una figura femminile straordinaria, di chiara valenza internazionale, che ha inciso profondamente nella governance del territorio, intuendo i cambiamenti profondi del passaggio dalla società feudale a quella comunale. Donna di forte temperamento e grande determinazione – le sue relazioni parentali con l’imperatore tedesco e la dinastia dei Salier e la discendenza dall’abile dinastia dei Canossa spiegano la sua formazione al governo e al comando – con le sue scelte e le sue azioni seppe dare un indirizzo significativo all’economia e alla gestione del territorio locale e della sua Comunità. Grazie anche alla forte interazione con i monaci Benedettini, ospiti nelle abbazie sui suoi territori, pose le basi per la rinascita dell’agricoltura e delle attività produttive, della giurisprudenza, delle arti e del governo di una folta schiera di capitani del popolo animati da ideali cavallereschi, ma pronti ad affrontare la nascita dei comuni.
A distanza di novecento anni dalla sua morte, Reggio Emilia celebra questa donna straordinaria sabato 28 marzo alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, con una giornata di studio, gratuita e aperta al pubblico, dal titolo “Matilde di Canossa. Protagonista nell’Europa di novecento anni fa”.
Il programma della giornata sarà presentato da Luigi Grasselli, docente di UniMoRe, che introdurrà gli interventi di Gabriele Fabbrici, direttore del Museo “Il Correggio” e socio emerito della Sezione Reggio Emilia della Deputazione di Storia Patria per le Antiche province modenesi, che parlerà di “Matilde di Canossa, una donna in campo”. L’importanza dell’autorità femminile nella storia del Medioevo sarà sottolineata dagli interventi di Käthe Sonnleitner, docente e direttore dell’Istituto di Storia medievale presso l’Università Karl-Franzens di Graz in Austria, con la relazione “Partecipazione e coscienza del potere nelle regine e nelle imperatrici del X e XI secolo in Europa”, e Ingrid Schlegl, docente presso la stessa università austriaca, con alcune “Riflessioni sulla consapevolezza del potere in una Grancontessa dell’XI secolo”. La relazione “La discontinua signoria di Matilde di Canossa su Parma e il suo territorio” di Marzio Dall’Acqua, storico e saggista, già Soprintendente Archivistico per l’Emilia Romagna e docente di Archivistica Speciale all’Università di Bologna, chiuderà la sequenza degli interventi.
La mattinata di studio in onore della Grancontessa proseguirà quindi con l’assegnazione del 27° Premio “Arti e Mestieri” dedicato alle Donne di Matilde. Il Lions Club Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa premierà una donna reggiana che si è particolarmente distinta nel campo del lavoro e della cultura.
La giornata in onore della Grancontessa si concluderà nel pomeriggio con una visita guidata al Museo Diocesano di Reggio Emilia, dalle ore 15.30, nel Palazzo Vescovile (in via Vittorio Veneto 6).
L’iniziativa – organizzata da Lions Club Regium Lepidi e Cispadana a cui si sono uniti tutti i Lions Club della Quinta Circoscrizione (L.C. Albinea Ludovico Ariosto, L.C. Canossa Val d’Enza, L.C. Castelnovo ne’ Monti, L.C. Reggio Emilia Host Città del Tricolore, Reggio Emilia La Guglia-Matilde di Canossa, L.C. Correggio Antonio Allegri, L.C. Fabbrico Rocca Falcona, L.C. Guastalla Ferrante Gonzaga, L.C. Sant’Ilario d’Enza, L.C. Scandiano) – patrocinata dal Comune e Provincia di Reggio Emilia e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, è realizzata con il supporto di Banca Generali e si avvale della preziosa collaborazione dell’Associazione Amici di Matilde e del Bianello.