Ha protetto i montanari e i loro figli per oltre sei secoli. Ora, i montanari, vogliono proteggere lei: l’immagine miracolosa della Madonna della Pietra. Una tela cara a generazioni, quello della Vergine con Gesù Bambino in braccio. Ubicata nell’eremo di Bismantova, ha assistito e benedetto gli sposalizi di centinaia di coppie di montanari, è stata immortalata in santini custodita anche dai soldati montanari al fronte ed è meta di pellegrinaggio anche da oltre provincia, proprio per essere considerata miracolosa. La prima “grazia” fu nel 1616, quando Lorenzo di Guido Torlaio da Costa, privo della vista da un occhio, poté riacquistarla dopo essere salito all’Eremo del Santo Salvatore che, di lì a poco, cambierà nome.
Dopo il crollo di 200 metri cubi di massi sul sagrato di venerdì 13 febbraio, il parroco di Bismantova e Ginepreto, don Edo Cabassi, è temporaneamente ospitato nella chiesa di Cagnola di Castelnovo Monti, dove, stamane, ha celebrato la consueta messa delle 9,45, accogliendo però diversi dei tanti fedeli che, ogni domenica, salivano a una delle tre messe di Bismantova.
Citando il Vangelo della domenica, don Edo ha commentato: “Se pensiamo a questi momenti, a volte è difficile accettare quanto ci accade. A volte si incolpa Dio. E invece il Vangelo ci invita a essere come Gesù sulla Barca che arriva a toccare condizioni di disagio o come il lebbroso che si avvicina a Gesù. Dobbiamo solo metterci con fede davanti a Dio sapedo che se lui vuole, noi possiamo. E sappiamo, anche, che le preghiere dei poveri arrivano direttamente a Dio, sapendo attraversare i muri della separazione”.
Al termine della Messa, il religioso ha aggiornato sulle ipotesi al vaglio per salvaguardare, almeno, la devozione alla venerata immagine della Vergine. “Stiamo valutando la possibilità di ospitare la tela della Madonna della Pietra a Cagnola”, ha affermato il religioso “questo nell’attesa che possa essere ripristinato il transito e l’accessibilità quanto prima al santuario”.
“Spostare una immagine, per quanto venerata, quando c’è pericolo per questo materiale religioso si cerca sempre di metterlo in salvo e, quindi, è una soluzione prudenziale senz’altro condivisibile”, afferma lo storico Giuseppe Giovanelli.
Tra le ipotesi, anche, quella di aumentare il numero delle messe in questa antichissima chiesa romanica di epoca matildica, ubicata subito sotto la provinciale 513 a Casino: stamane molti fedeli hanno deciso di assiste alla messa qui, dove, da sempre presta la sua opera don Aldo Orienti, rettore della parrocchia e ospite della Casa di carità di Cagnola e momentaneamente infermo. Un parrocchiano, per altro, ha prestato la propria auto a don Cabassi, che, così, può continuare i suoi spostamenti.
Singolare, il fatto, l’orientamento dell’eremo di San Salvatore (ora Bismantova) fosse verso oriente fino al Seicento e, quindi, completamente sotto la parte del monte. Ma l’incremento dei pellegrinaggi alla Madonna della Pietra impose di recuperare spazio orientando l’eremo a nord, dove si trova tutt’ora. Una scelta che, però, da allora ha esposto maggiormente il tetto dell’edificio alla caduta di sassi di piccole dimensioni che periodicamente si sfaldano dalla parete della montagna. Tra le fiducie della gente anche il fatto che chi salisse da sempre a Bismantova avesse ha la vita protetta dalla stessa Madonna – anche se un’escursionista alcuni anni fa morì colpita da un masso. E’ una giovane madre carpinetana l’ultima federe ad avere transitato dal sagrato pochi minuti prima del rovinoso crollo: era presente alla santa messa di Cagnola con marito e figlio.
Durante la messa celebrata da don Edo, nella preghiera dei fedeli la riconoscenza “alla Madonna per avere evitato che con il crollo ci potessero essere vittime” “perché don Edo oggi è qui con noi ed è una grande grazia” “perché il gruppo – di fedeli, ndr - di Bismantova si è trasferito qui in un luogo accogliente, come una famiglia”. E l’assemblea, guidata da una suora, ha intonato il canto “Grandi cose”.
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Il Comitato per il restauro del Santuario e Don Edo comunicano che il quadro con la tela della Madonna di Bismantova e altri arredi sacri, oggi, con l’aiuto indispensabile dei Vigili del fuoco, sono stati tolti, per ovvie ragioni di sicurezza, dal Santuario della Pietra e collocati temporaneamente nella chiesa di Cagnola dove risiede (anche lui provvisoriamente) Don Edo.
(Comitato per il restauro del Santuario di Bismantova)