Home Società Una macchina da… fantascienza contro i mali che fanno paura

Una macchina da… fantascienza contro i mali che fanno paura

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True Beam
True Beam, il nuovo macchinario inaugurato
Intervento Venturi
L'intervento dell'assessore regionale Sergio Venturi
Cinzia Iotti
L'intervento di Cinzia Iotti

 

In città e al servizio della popolazione. Il nuovo acceleratore lineare per terapia con fotoni True Beam STx 2.0 installato nella struttura di Radioterapia oncologica dell’Irccs di Reggio Emilia è stato inaugurato questa mattina alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi, del vicesindaco del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, del presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi oltre che di molti operatori dell’ospedale, cittadini e volontari.

È questa una delle apparecchiature più avanzate presenti sul mercato mondiale, il primo presente in Italia e tra i primi esemplari installati in Europa.

Per le sue caratteristiche tecniche è la apparecchiatura ideale per eseguire trattamenti a elevata complessità in cui è necessario somministrare alte dosi di terapia radiante in sedi anatomiche non operabili e difficilmente raggiungibili, risparmiando i tessuti sani.

Per merito di questa capacità di precisione possono essere erogati trattamenti mirati ed altamente concentrati in tempi ridotti e con un numero di sedute sensibilmente inferiore a quanto sinora era possibile.

Prodotto dalla californiana Varian medical system, l’acceleratore è dotato di potenti sistemi di acquisizione e visualizzazione delle immagini. È questo un requisito fondamentale nella erogazione del fascio radiante sia quando il bersaglio da trattare è statico che quando è reso mobile dalla respirazione del paziente. Accade nelle neoplasie soggette al movimento quali sono quelle che possono interessare l’area polmonare e addominale.

La nuova macchina si integra perfettamente con le apparecchiature già in dotazione al reparto di Radioterapia e permetterà l’attivazione di nuovi trattamenti di tipo radio-chirurgico da realizzarsi nell’arco di una o poche sedute anziché protrarsi per diverse settimane.

Per la sua versatilità il True Beam potrà essere utilizzata per trattare patologie oncologiche che interessano  tumori localmente avanzati e non operabili del fegato, del polmone, del pancreas e del sistema nervoso centrale.

“Si potranno ottenere terapie efficaci e sicure in una sola o poche sedute anziché in 20-30 o anche più” ha commentato con soddisfazione Cinzia Iotti, direttore della S.C. di Radioterapia Oncologica “I primi trattamenti su pazienti saranno erogati da metà febbraio”.

 L’apparecchiatura, il cui costo complessivo è di 3,6 milioni di euro, è stata acquisita con il contributo fondamentale della Fondazione Manodori, che ha erogato 1,5 milioni di euro nel corso dell’ultimo triennio e di Apro Onlus (già Ascmad Pro-ra) che ha sostenuto il progetto con la campagna benefica “Io ci credo” donando all’ospedale la somma di 0,5 milioni di euro.

Il finanziamento ministeriale pari a 1,6 milioni di euro, collegato ad un progetto di ricerca sui tumori cerebrali selezionato per il Bando in Conto Capitale 2012, ha reso possibile coprire l’intero costo dell’investimento.

Ringraziando coloro che hanno reso possibile realizzare il progetto di innovazione, il Direttore generale Ivan Trenti ha espresso soddisfazione: “La tecnologia acquisita rappresenta un importante miglioramento della dotazione tecnologica a servizio della comunità. Le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Manodori e dalla Onlus Ascmad Pro-ra” - ha puntualizzato Trenti - “permettono di assicurare un miglioramento rispetto allo standard che, di norma, deve essere garantito dalle gestioni aziendali. Così è avvenuto nel 2008 con la donazione della Tomotherapy, così avviene oggi”.

Il presidente della Fondazione Manodori Gianni Borghi ha dichiarato di sentirsi vicino all’Arcispedale nella celebrazione di questo importante traguardo: “Siamo orgogliosi del livello di innovazione e di servizio al paziente che viene riconosciuto al nostro ospedale. La Fondazione ha accompagnato, dagli anni Novanta a oggi, la crescita e la qualificazione dei servizi e delle strutture e ha sostenuto progetti pluriennali per l’installazione di attrezzature di elevata tecnologia per la diagnosi e la cura, come Pet, Ciclotrone e Tomotherapy, e di recente ha contribuito alla realizzazione del nuovo Centro Onco-Ematologico. Non potevamo quindi far mancare il nostro supporto all’acquisizione del nuovo Acceleratore Lineare per la Radioterapia”.

Ha ringraziato tutti i reggiani che hanno contribuito alla raccolta fondi il Presidente di APRO Onlus Giovanni Fornaciari: “In questi anni abbiamo lavorato con il grande impegno dei nostri volontari, dei nostri sponsor, dei nostri testimonial e di tutti gli amici che ci sono sempre vicini”. “Il progetto - ha sottolineato - è stato possibile grazie al piccolo e grande contributo di tutti; la solidarietà paga e su questo noi dovremo sempre contare”.

L’intervento dell’assessore Venturi ha concluso la parte illustrativa, rimarcando il valore di un risultato ottenuto grazie alla forza di coesione di una intera comunità.

La giornata inaugurale è proseguita nel pomeriggio con l’iniziativa di Open day nei reparti di Radioterapia oncologica, Medicina nucleare e Fisica medica che hanno aperto le porte ai visitatori offrendo un’occasione per conoscere le complesse tecnologie e le competenze che caratterizzano i percorsi di diagnosi e di cura di queste specialità. La giornata si è conclusa con l’esibizione del gruppo vocale dei Veravox .

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