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Quello che le donne dicono (e soprattutto scrivono)

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Pignedoli
Sabrina Pignedoli

“Pieno sostegno all’azione della Procura della Repubblica di Bologna, all’operato delle forze dell’ordine e, anche, a due donne coraggiose. Grande preoccupazione per un fenomeno malavitoso che alza sempre di più il tiro verso il mondo della stampa”. E’ questo il commento di Gabriele Arlotti, giornalista e presidente del Consorzio Conva (Consorzio per la valorizzazione dell’attività d’impresa e dell’uomo), nonchè redattore di questo giornale.

Per il presidente Arlotti il fatto che “l’operazione Aemilia abbia dimostrato come la ‘ndrangheta, oltre a curare i rapporti economici e di interesse, abbia tentato di intraprendere un’operazione di ‘marketing’ sui media a proprio uso e consumo. Un fatto oltremodo utile al sistema laddove la ‘ndrangheta è nata, inusuale, però, a noi. A fronte di casi illegali e deplorevoli, l’attività di persone coraggiose, come la giornalista castelnovese Sabrina Pignedoli che ha prontamente denunciato l’intimidazione subita, dimostra il lato buono della stampa emiliana. Se il mondo delle professioni e delle imprese denuncia senza esitazioni i fenomeni di illegalità, la ‘ndrangheta la possiamo combattere e, quindi, sconfiggere”.

“Alla collega – aggiunge Arlotti – va la stima di un mondo professionale sano e che intende opporsi, nella medesima strada e con altrettanto coraggio, a qualsiasi intreccio con l’illegalità, sia esso fatto di affari che di opinioni. Un simile gesto riscatta e nobilita un mestiere che, operato con passione e rettitudine, è a servizio dell’uomo e della società. Mai contro qualcuno per fini economici o omertosi”.

“Si ha ora finalmente l’impressione – conclude Arlotti – di quanto sia stata importante l’opera e il testimone lasciata da un’altra donna, l’ex prefetto Antonella De Miro, che con discrezione e fermezza ha operato nella lotta alle infiltrazioni mafiose. Reggio Emilia, con le sue imprese e i suoi professionisti, vuole tornare ad essere società sana. I buoni esempi non mancano”.

 

5 COMMENTS

  1. Ringrazio la redazione di Redacon per aver evidenziato questo episodio nell’operazione Aemilia. Credo che da questo ci sia motivo di grande riflessione da parte di tutti noi. Grazie alla giornalista Pignedoli, che non conosco, ma ho ammirato quando ho letto come ha reagito di fronte a quella che poteva essere una velata minaccia. Questo episodio deve essere d’esempio per capire che ognuno di noi è parte integrante di questa società; la colpa non e sempre degli altri ma anche di chi si gira dall’altra parte. Grazie di nuovo alla giornalista Pignedoli alle forze dell’ordine.

    (Monica Comastri)

    • Firma - monica comastri