Poco prima delle 2 di oggi, 27 gennaio, i Carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato dall’attivazione dell’allarme, sono intervenuti in piazza Gramsci a Castelnovo ne' Monti curando l’intervento pertinente un sopralluogo di furto all'interno di un negozio d'abbigliamento. Sul posto gli operanti hanno accertato che ignoti ladri, utilizzando un'autovettura come ariete, hanno sfondato la vetrata del negozio introducendosi all'interno da dove hanno asportato, da un primo controllo ancora in fase di esatto accertamento, svariati capi d'abbigliamento da donna, in corso di quantificazione. Tra danni arrecati per la perpetrazione del furto e refurtiva sottratta, il danno ammonterebbe a svariate migliaia di euro. Sulla vicenda i Carabinieri del Nucleo radiomobile di Castelnovo ne' Monti hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato a carico di ignoti.
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Aggiornamento 27 gennaio 2015 ore 12,45
Bini in merito al furto di piazza Gramsci: “Episodio grave, velocizzeremo alcuni interventi per migliorare la sicurezza”L'uso di una “auto ariete” è quasi un inedito in montagna.
In merito al furto con l'utilizzo di una “auto ariete” verificatosi la notte scorsa nel centro di Castelnovo ne' Monti, in Piazza Gramsci, interviene il sindaco Enrico Bini: “Si tratta di un episodio praticamente inedito per il nostro territorio e come tale innalza il livello di attenzione verso le problematiche della sicurezza che fin dall'inizio del nostro mandato ci vedono fortemente impegnati. L'attività della Polizia municipale, in stretto coordinamento con i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ed in particolare con il comandante, Capitano Dario Campanella, è fortemente concentrata su questi aspetti. Sempre in sinergia con le forze dell'ordine sta andando avanti la programmazione legata al progetto 'Smart city', che prevede anche l'installazione di nuove videocamere per aumentare la sicurezza in paese. Una installazione che a questo punto diviene una priorità in quanto non possiamo lasciare che sul territorio si presentino nuovi e gravi fenomeni criminosi. Ai titolari del negozio oggetto del grave furto esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà”.
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Aggiornamento 27 gennaio 2015 ore 13,05
Confcommercio: «Oltre alla crisi, le imprese devono sopportare i costi della criminalità». L’ennesimo furto con spaccata nel territorio reggiano si registra nella notte scorsa a Castelnovo ne’ Monti. «Nel 2014 – dice Maria Grazia Colombari, responsabile della delegazione Confcommercio castelnovese - sono stati registrati numerosi furti in abitazione e sono stati toccati quasi tutti i comuni della montagna. Ora il fenomeno si sta estendendo anche agli esercizi commerciali. C’è di che riflettere. Il livello di allerta è alto. La gente non si sente sicura. Adesso anche la montagna viene presa di mira dai ladri». «Ormai – spiega Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio–Imprese per l’Italia della provincia di Reggio Emilia - i negozi vengono presi d’assalto come bancomat dalla criminalità. Sicurezza e legalità sono condizioni essenziali per un’economia sana e un mercato che funziona. Purtroppo oggi il nostro sistema di imprese, oltre ai problemi strutturali legati al protrarsi di una crisi che sembra non finire mai, deve anche sopportare i costi economici e sociali dei fenomeni criminali che costano alle imprese del commercio, agli alberghi e ai pubblici esercizi oltre 26 miliardi di fatturato l'anno: il 12,4% del valore aggiunto, pari a una perdita di reddito delle imprese prima delle imposte dell’8,2%, con oltre 260mila posti di lavoro regolari a rischio». «Certamente occorre maggiore attenzione al fenomeno – conclude Donatella Prampolini Manzini - e facciamo davvero fatica a difenderci: quantomeno cerchiamo di utilizzare gli strumenti che abbiamo a disposizione come deterrenti, a cominciare dalla video sorveglianza».
Vorrei conoscere chi era il genio contrario ad installare le telecamere in passato? Perchè se prima era possibile accedere ai finanziamenti adesso è molto più difficile e credo che il Comune di denaro ora ne abbia poco.
(Alessandro)
Sono vicina ai derubati, perché è una cosa che ti logora l’anima. Ma volevo dire… due o tre telecamere, no, eh? Ah, già, tanto se li “beccano” non gli fanno un tubo! Continuiamo così, nella speranza che non ci tocchi.
(Mariapia Corsi)
Com’è possibile che la possano fare sempre franca, questi delinquenti? Com’è possibile che scatta l’allarme in contemporanea anche in caserma, distante 200 metri, ma non riescono a prenderli? Le forze dell’ordine hanno subito dei tagli, però forse invece che fare 4 posti di blocco in centro a Castelnovo al sabato sera, non sarebbe meglio distribuire le forze durante la settimana? Penso che sia giusto controllare che chi guida non sia alterato da alcool, ma in questo momento (sono anni ormai!) le priorità devono essere altre. Fate qualcosa al più presto!
(Perplesso)
Che c’entra l’alcol? E’ giusto che le forze dell’ordine controllino tutto, non c’è nulla di prioritario nei controlli, ma bisogna che tutelino i cittadini da ogni reato che possono subire. Piuttosto non si investe più nella sicurezza: 25 anni fa di notte vi erano sempre controlli su tutta la SS63 fino a Reggio, incontravo carabinieri a Casina, Vezzano nella stessa notte, mentre adesso la percorro più volte e non trovo una pattuglia. Gli uomini sono risicati per il territorio e fanno quello che possono mentre la criminalità ha avuto un aumento esponenziale e purtroppo è così da molte parti. Io direi subito telecamere nei luoghi chiave di Castelnovo, sotto il controllo della centrale operativa dei Carabinieri, più collaborazione tra forze dell’ordine, sotto il controllo del comandante dei Carabinieri coinvolgendo anche la Stradale, di cui non si fa menzione nell’articolo, cercando di coordinare il tutto, e anche Vigili provinciali e Forestale che spesso svolgono controlli notturni. I controlli fungono da deterrente, ma se i criminali vedono che vi è una sola pattuglia per un territorio molto esteso sono molto tranquilli ed hanno un riferimento univoco su cui fondare i loro reati.
(Luca)
Pur sforzandomi non riesco a comprendere la logica di questo commento. Cosa c’entrano i posti di blocco del sabato o i controlli relativi all’alcool con la prevenzione dei furti? Penso che i comuni cittadini non abbiano gli strumenti e le conoscenze per giudicare come le forze dell’ordine gestiscono le loro risorse; in ogni caso i controlli sugli automobilisti è giusto che ci siano; o lei preferirebbe essere centrato in auto da un ubriaco che non è stato fermato perché le forze dell’ordine erano impegnate altrove?
(Ic)
La criminalità ormai dilaga ovunque, certamente figlia, credo, di un declino inarrestabile.
(Angelo Covili)
La legge italiana è più propensa a difendere i diritti dei carnefici invece di quelli delle vittime, questo è il punto. L’impunibilità totale per chi compie questi atti criminosi e il castigo, invece duro, inflitto a chi giustamente difende famiglia e casa con ogni mezzo, gioca a favore del crimine. La legittima difesa non esiste in Italia, chi entra in casa tua sfondando una porta ha più diritti di te. Dovresti “non difenderti ” perchè se uno dei malviventi scivola su una buccia di banana durante il conflitto, lo stipendi per tutta la vita. Se spari saluta tutto e tutti, fila in galera e zitto, non è ancora nato un giudice che dirà: “beh, si è difeso in una situazione molto pericolosa”. No, ti diranno che sei un assassino e che quel poveretto rubava per fame se possiedi un Chihuahua, un gatto Siamese o un pesce rosso… devi difendere l’intruso dall’eventuale attacco degli animali. Si parla di telecamere? Quelli sorridono a 32 denti alle telecamere, tanto non gli fa niente nessuno. Quando finalmente si ragionerà in Italia, come in altri Stati “più attenti” alla sicurezza dei cittadini, ci saranno leggi che tuteleranno chi applica la legittima difesa. Il fenomeno “entro in casa tua e sorrido” si ridurrà notevolmente.
(Uelli)
Ma quante assurdità leggo in questo commento!, non ho parole! “Chi ti entra in casa ha più diritti di te”, “se uno dei malviventi si fa male lo stipendi per tutta la vita”. Converrebbe studiare prima di tutto la legge italiana e poi, visto che stiamo parlando anche di altri Paesi, consiglio lo studio del diritto internazionale. Siamo tutti capaci a lamentarci vero?
(Me)
Con gentilezza signor “Me”, gli immigrati hanno il diritto di occupare addirittura proprietà di altre persone senza nessuna persecuzione da parte della legge, anzi i centri sociali li appoggiano. Se trovi un ladro in casa non puoi fermarlo con la forza, ti denuncia per sequestro di persona; se arrivi al contatto fisico ti denuncia per lesioni; se il tuo cane in casa tua morde un ladro viene sequestrato e a volte addirittura abbattuto perchè considerato pericoloso. Non sono di sicuro un esperto in leggi internazionali, vivo costantemente all’estero per motivi di lavoro e le assicuro che le leggi in altri Paesi sono ben diverse dalle nostre. La gente che difende casa e famiglia è “tutelata” dalla legge e non perseguita come da noi. Non so perchè è apparso “Uelli” come firma, mi chiamo Giovanni Onfiani.
(Uelli)
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La firma che apponiamo al commento è sempre quella che voi lettori inserite nel campo “Firma da pubblicare (obbligatorio)”.
(red)
Non credo si possa imputare alcunché alle forze dell’ordine. Non possono essere presenti ovunque. Anche se ci fossero 50 pattuglie in giro per controllare, non si può oggettivamente controllare tutto e tutti. Quando si controlla un negozio qui, non si riesce a controllare una casa là. La colpa non è loro. Purtroppo devo concordare con Covili: si tratta di un declino forse davvero inarrestabile. Eravamo un’isola felice. Ora ci hanno catapultato nella triste realtà che da tempo vivono in pianura i tanti commercianti che hanno subito incursioni di questo tipo. Non rimane che prenderne atto e cercare di adottare tutte le misure di controllo e sicurezza personale possibili. E tenere botta.
(Fabio Mammi)
Stavolta non sono d’accordo con te, Fabio, se ci fossero più pattuglie in giro e non solo una, se vi fossero le telecamere collegate alla stazione dei Carabinieri, sicuramente il nostro territorio sarebbe meno appetibile ai ladri, agli spacciatori etc. Purtroppo non è così.
(Alex)
Beh, che dire, nulla di nuovo sotto il sole. Tanto quando li beccano il giorno dopo sono già a piede libero, indisturbati. Continuiamo pure a fare entrare immigrati senza alcun controllo e nemmeno a monitorare quelli già presenti sul territorio (molto probabilmente a qualcuno fanno comodo!). Ormai il degrado della società pare inarrestabile, speriamo comunque ormai di aver toccato il fondo del barile e che qualcosa cominci a cambiare.
(Cittadino scontento)
Quindi è colpa degli immigrati? E’ proprio vero, il degrado della società è inarrestabile (a buon intenditor, poche parole).
(Cittadina onesta)
La videosorveglianza deve essere estesa alla rete stradale, strade statali e provinciali; è necessario rilevare e controllare il transito di tutti i veicoli rubati o non registrati sul territorio italiano, come avviene in Inghilterra. I veicoli sospetti vengono immediatamente segnalati alle stazioni di polizia, che si attivano per un controllo o un posto di blocco in anticipo. Queste sono bande organizzate che si muovo di provincia in provincia con veicoli rubati. Anche se vengono ripresi non si fermano.
(Matteo B.)
No, Fabio; nel tuo commento c’è qualcosa che non “quaglia”. Dici che: A) il numero delle pattuglie è ininfluente; B) dici di un declino forse inarrestabile. Se queste due sono le premesse, come si fa a tenere botta? Credo anch’io che occorra (tipo Grecia) cambiare radicalmente registro e questo è compito della politica, che a mio avviso rimane nobile arte, da non confondersi coi politici, che sovente sono merce scadente. Sono scelte che, come ieri in Grecia, si fanno nella cabina elettorale; come pretendere di cambiare il mondo se ciascuno di noi continua a votare uguale? Il voto resta l’arma più temibile in nostro possesso, ma a volte il nostro disgusto per i politici (non la Politica!) fa sì che il giorno delle elezioni la lasciamo poltrire in naftalina, per poi ricominciare a strillare il giorno dopo.
(Umberto)
1) Cambiare le leggi o rimettere quelle vecchie di qualche anno fa.
2) Tenere in carcere o ai lavori di pubblicà utilità per i ladri e i delinquenti (se sono italiani).
3) Rispedire velocissimamente i ladri o delinquenti (non italiani) ai loro paesi di origine. (evitiamo di mantenerli nelle carceri italiane quelle rare volte che vanno dentro a nostre spese).
4) Le persone oneste e laboriose (anche se non sono italiani) ma che rispettano le nostre leggi sono le benvenute.
Ora la palla passa alla politica e ai parlamentari. Del lavoro ne hanno da fare, se lo vogliono fare.
(D.F.)
Credo che il commento che ha centrato il problema sia quello di “Uelli”. I problemi di questo genere vanno risolti dal legislatore, anche se è ovvio che i tagli che hanno subito le forze dell’ordine non aiutano. Pattuglie e telecamere non servono a nulla se dopo la cattura i malviventi stanno in carcere una settimana e poi ricominciano da capo.
(Carla)
La legge non tutela i cittadini e nemmeno le forze dell’ordine, che vedono vanificati i loro sforzi da decisioni di giudici burocrati che applicano alla lettera leggi allucinanti e lasciano fuori dai tribunali il buon senso. Non ci aiutano nemmeno gli interventi di alcuni sindaci che fanno populismo e spot elettorali per tenere alto lo share elettorale in calo, causa mesi di immobilismo (elicotteri, tavole rotonde, coordinamento…). Forse un piccolo aiuto a vivere sereni o più sereni sarebbe ogni tanto vedere vigili, carabinieri, polizia fare posti di blocco a Monteduro, Felina, Gatta, Casale e non sempre a Castelnovo al sabato sera o alla “notte rosa” per seccare delle patenti, che sicuramente è una cosa giusta, perchè fermare chi guida ubriaco può salvare vite umane ma con queste tecniche repressive e sistematiche nessuno viene più a Castelnovo e nessuno investe su un bel locale per giovani a Castelnovo. Gli unici che vengono nel nostro comune ad investire sono i ladri.
(LV)
Leggo frasi buone, altre giuste, altre incoerenti. La verità come sempre penso stia nel mezzo. Penso che più controlli e più tutori dell’ordine (quindi meno tagli) non possano che tramutarsi in più sicurezza per noi cittadini. Esempio: se come osservava qualche riga più su Luca ci fossero controlli anche la notte a Felina, Casina, Vezzano ecc., aumenterebbero le possibilità di fermare gente “sospetta” o schedata e aumenterebbero anche le possibilità di fermarli a fatto compiuto. Ma è anche vero che, come dice Giovanni Onfiani, chi viaggia non può evitare di notare che in altri Paesi sia i cittadini che le forze dell’ordine possano giustamente sentirsi più tutelati; i primi nel difendersi e i secondi nel far rispettare l’ordine, consci del fatto che il risultato dei loro rischi non sia sempre quello di vedere i malfattori a piede libero dopo pochi giorni/mesi. Spero un domani, non troppo lontano, di vivere in un Paese migliore.
(Italia pulita)