CASINA (18 dicembre 2014) - Tragedia scongiurata. È quello che è successo alle ore 8 di questa mattina, sulla Statale 63 in località Bocco di Casina. Lo scuolabus comunale, su cui viaggiavano una ventina di bambini condotti dall’autista Giorgio Valeriani, è stato coinvolto in uno spaventoso incidente mentre affrontava le curve del Bocco.
L’esatta dinamica e le cause dell’incidente sono in corso di accertamento da parte dei Carabinieri di Casina intervenuti per i rilievi. La fiancata sinistra dello scuolabus è stata squarciata da una trivella che viaggiava su un mezzo pesante diretto al cantiere della Bocco-Canala, la nuova variante alla Statale 63. Lo scuolabus e il mezzo pesante, infatti, si sono incrociati nei pressi di una curva, in mezzo alle case della frazione Bocco di Casina, in un punto particolarmente stretto. La trivella si è infilata nella fiancata dello scuolabus, squarciandola, e ha altresì distrutto la ruota posteriore sinistra, impedendo al mezzo di proseguire.
I bambini, terrorizzati per quanto stava succedendo davanti ai loro occhi, sono in seguito stati tranquillizzati dall’intervento dei carabinieri. Per sei di loro è stato necessario recarsi per accertamenti al Prontosoccorso, assieme ai genitori, giunti prontamente sul posto. Fortunatamente non sono stati rilevati traumi, ma le conseguenze avrebbero potuto essere molto peggiori.
“Mi ha preso un colpo al cuore” afferma a Redacon, stupefatto, il primo cittadino Gianfranco Rinaldi, che si trovava anch’egli a transitare sul posto posto: “Ora più che mai è necessario affrontare il problema della sicurezza del cantiere assieme ai vertici dell’Anas: è per questo che ne incontreremo i vertici a breve”.
Risulta, infatti, che nei giorni scorsi il tema della sicurezza nei cantieri sia stato posto anche dagli abitanti del Bocco. Alcuni di loro spiegano alla nostra testata: “Ogni giorno viviamo tra traffico e cantieri. In più assistiamo ad opere aggiudicate spesso al massimo ribasso e, di conseguenza, i risultati sono anche quelli che vediamo in questi giorni, con rotonde mal fatte, senza spazi per disabili, asfalti che cedono subito e, oggi, ci mancava anche il dramma sfiorato”.
“L’amministrazione comunale – dichiara Silvano Domenichini, vice sindaco – si sta già impegnando per garantire una maggiore sicurezza nel tratto di strada interessato. Faremo tutto quanto in nostro potere per evitare il ripetersi di simili fatti” (G.A.).
Scusate tanto ma quello che leggo è: “…ora più che mai è necessario affrontare il problema della sicurezza del cantiere…” Scherziamo, vero? E la sicurezza dei bambini? Su quello scuolabus viaggiano bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e bambini che frequentano la scuola primaria, quindi una fascia d’età dai 3 ai 10 anni! E’ scandaloso che gli scuolabus non siano dotati di cinture di sicurezza obbligatorie per i bambini. Oggi è andata bene, ma come al solito deve sempre succedere qualcosa di grave. Tutta la mia riconoscenza a Giorgio e Nerina che ogni giorno accompagnano i nostri bambini a scuola, tutto il mio disprezzo verso chi detta regole ingiuste e contro chi interviene pensando al cantiere e non ai bambini!
(A.G)
NOTA DELLA REDAZIONE: La frase è da intendersi corretta anche nel senso inteso dal lettore. Solo una veloce sintesi ha portato all’espressione legittimamente contestabile
Come al solito deve succedere qualcosa di serio per fare notare il problema sicurezza sui cantieri della 63. Da pendolare se ne sono viste tante. Ma chi deve vigilare sembra guardare altrove.
(mm)
I Comuni vanno chiusi: fanno pagare tasse e non danno servizi, per cui rottamiamo una volta per tutte.
(Paolo)
Dopo attenta riflessione giudico il commento di Paolo molto più preoccupante della sicurezza nei cantieri, il desiderio di demolire tutto senza valutarne le conseguenze è un pessimo sintomo.
(Lorenzo)