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Manifesto del Pd della montagna: “Il nostro partito per il futuro della montagna: NO ai tagli del governo”

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Il Partito Democratico della montagna espone un manifesto di protesta contro la Finanziaria 2010 del governo che "cancella la montagna". Di seguito il testo

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FINANZIARIA 2010
Il centrodestra “cancella” la montagna
La scure del PdL e della Lega Nord si abbatte sulla montagna italiana.

La Finanziaria 2010

• Azzera il Fondo nazionale per la montagna, già fortemente ridotto lo scorso anno,
• Taglia del 70% le risorse per il funzionamento delle Comunità Montane
• Cancella in un colpo solo gran parte dei Comuni montani. Si stabilisce infatti che sono montani solo i Comuni che hanno il 75% del loro territorio oltre i 600 metri sul livello del mare
• In Emilia-Romagna, dei 125 Comuni attualmente classificati montani, ne rimarranno 31, come se un improvviso sconvolgimento tettonico avesse livellato l’Appennino

Gli effetti:

• Riduzione di risorse per le amministrazioni, le imprese, le attività turistiche della montagna
• Rischio tagli ai servizi pubblici per i residenti
• Scompaiono le agevolazioni e si riducono le opportunità di accesso ai fondi europei, in particolare
per l’agricoltura.

La riduzione dei costi della politica e della spesa pubblica non c’entra nulla. In Emilia-Romagna la
Regione ha già dimezzato il numero delle Comunità Montane, con l’azzeramento dei costi degli amministratori.

Non ci sono più alibi: la volontà del centrodestra e della Lega Nord è quella di colpire la montagna, di risparmiare risorse a danno della parte del Paese che, con il 54% del territorio, è la più debole ed elettoralmente meno significativa.
Non si spiega diversamente anche il trattamento riservato agli stessi Comuni montani che, dopo le decurtazioni degli anni scorsi, si trovano a subire altri tagli, senza il
riconoscimento di alcuna forma di perequazione, pur sancita dalla Costituzione.

“IL FUTURO DELLA MONTAGNA”,
LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO

• un nuovo sistema di governo del territorio e il sostegno alle gestioni associate di servizi e funzioni nei Comuni montani
• la difesa dei servizi e della capacità di investimento dei piccoli Comuni, attraverso il Fondo della montagna e adeguate forme di perequazione
• un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico
• una strategia di utilizzo delle fonti energetiche
rinnovabili che valorizzi le risorse della montagna
• azioni di sostegno all’agricoltura di montagna e per la
valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche

4 COMMENTS

  1. Chi cancella la montagna? Chi ha ucciso la montagna?
    La finaziaria 2010 non affronta i veri problemi del paese nè tantomeno della nostra montagna. Ma oggi sentire un partito che dovrebbe avere una forte vocazione riformista blaterare ai quattro venti che la finaziaria cancella la montagna crea stupore. Sono 35 anni che le forze di centro-sinistra producono: calo demografico, invecchiamento vertiginoso, disoccupazione, assenza di viabilità, condizioni di rischio ambientale crescente in tutto il territorio montano.
    Almeno si abbia la correttezza di ammettere che il governo cancella la montagna; ma non succederà nulla perchè la montagna non c’è più. Chi la governa l’ha fatta morire lentamente… lentamente.
    Buon Natale e buon anno a tutti.

    (Giano bifronte)


  2. Forse essere informati, prima di gridare al lupo, aiuterebbe. Dalla Finanziaria è uscito che la montagna passa da 700 a 750 m., vale a dire che rientrerà qualche comune in più sotto il territorio montano. Le agevolazioni all’agricoltura scompaiono per effetto dell’allargamento ad est dell’UE ed i contributi andranno a loro visto che sono più poveri. Posizioni non certo volute dalla Lega: qualcun altro dovrebbe fare mea culpa!!! Le comunità montane ancora esistenti le paga la regione, visto che lo stato non le finanzia più. Decisione condivisa sul fatto che oggigiorno servano solo a mantenere poltrone con costi inutili. Entro qualche mese i cittadini vedranno i progetti della Lega per la montagna. Meglio sarebbe per il Pd riflettere su cosa ha fatto fino ad ora e collaborare piuttosto che denigrare. La montagna non ha più tempo per i proclami.
    Buon Natale.

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

  3. Problemi MATEMATICI
    Problema MATEMATICO (non politico) n° 1.
    Se negli ultimi 10 anni hanno governato per 65 mesi il centrodestra e per 55 mesi il centrosinistra, come fanno ad assumersi tutte le colpe questi ultimi?
    Problema MATEMATICO (non politico) n° 2.
    Se l’ altezza geografica delle montagne italiane rimane costante (escludendo i tempi geologici che, spero, non vengano sempre presi come punto di riferimento dalla politica) e le lersone abitano sui loro fianchi, sono di più quelle che abitano sopra i 700 metri o quelle che abitano sopra i 750 metri?
    Problema MATEMATICO (non politico) n° 3.
    Se fra qualche mese (diciamo 6?) sarà pronto il piano sulla montagna di un partito eletto grazie a un programma elettorale che avrebbe dovuto comprendere anche le politiche sulla montagna circa 18 mesi fa, possiamo dire che per 24 mesi hanno preso per i fondelli noi montanari?
    Un grazie ai matematici che vorranno risolvermi questi dubbi e auguri a tutti, anche i non matematici.

    (Elio Peri)