Nella notte di venerdì 3 ottobre furto di verdure (bietole, verze, broccoli...) negli orti sociali collocati nel parco della casa protetta Villa Maria di Casina. Persone ignote si sono introdotte nottetempo nel parco, recintato, facendo man bassa di verdure coltivate negli orti.
Alla rabbia degli assegnatari degli orti si associa la tristezza e la delusione di Emidio Baroni, presidente della Fondazione Villa Maria onlus che gestisce la casa protetta con le sue pertinenze compreso un bellissimo parco, che ha così commentato l'accaduto: "Ho fortemente creduto nel progetto orti sociali, in una fase di profonda crisi economica, mi dicevo che con un orto si mangia. A fine maggio i primi sei assegnatari hanno ottenuto un appezzamento di terreno per coltivare l'orto e in particolare tre di loro, dopo mesi di impegno e applicazione, erano pronti a raccogliere i frutti del loro lavoro: un ladro ha vanificato tutto. Comprendo lo scoramento e la rabbia ma il mio invito è a non mollare".
Aveva suscitato subito consenso e partecipazione in tutto il paese l'iniziativa della casa protetta Villa Maria di destinare una parte del parco a orto sociale, un terreno fertile non solo per la verdura. C'era il desiderio di una pratica concreta di solidarietà in un momento non facile e aveva trovato immediatamente collaborazione nell'Amministrazione comunale, nelle associazioni che operano nel campo della solidarietà e in tanti volontari con una motivazione che nessuno può rubare.
Vergogna! Nemmeno la fame giustifica il furto, basta chiedere. Spero rimanga un gesto isolato.
(Monja)
Davvero assurdo, d’accordo con Monja, basta chiedere…
(Marta)