Un lettore ci ha scritto per far notare la ristrettezza, in alcuni punti, dei marciapiedi che contornano la rotonda in costruzione lungo viale Bagnoli verso monte. In effetti viene da chiedersi come mai, dato che qualche centinaio di metri più in là si è in procinto (l'Amministrazione pubblica locale) di radere al suolo buona parte degli alberi proprio per fare posto ai marciapiedi...
Anche nella parte “attaccata” alla Giglio c’è un restringimento analogo a quello della fotografia… Non dovrebbero esserci delle larghezze minime? Dal momento poi che è qualcosa che si sta costruendo nuovo di sana pianta…
(Giuliano Rossi)
Questa è una non notizia contro i segatori dei platani. Mi oppongo. Sarà sufficiente modificare il codice della strada e considerare le carrozzine dei veicoli a ruote a tutti gli effetti (quali già sono). E quindi farle transitare nella rotonda a loro volta. Problema risolto ancor prima di nascere.
(Fulminant La Penna)
Testato sabato di persona, con un passeggino non si passa, è troppo stretto.
(Andrea Bonacini)
A volte non so se ridere o piangere. In Italia c’è un pressapochismo nello svolgere i lavori, soprattutto quelli pubblici, a dir poco imbarazzante. A questo punto poi mi chiedo: lato comune è stato accettato un progetto con un marciapiede così ristretto oppure non è stato rispettato il progetto?
(Alessandro Torri Giorgi)
Spero che sia stato tenuta in debita considerazione la possibilità di potere rendere usufruibile il tratto in questione anche a disabili e passeggini altrimenti verrebbero meno le tanto sbandierate motivazioni addotte per il taglio dei platani… Sicuramente è prematuro parlare ora che i lavori sono ancora in svolgimento e sicuramente prima della loro ultimazione saranno prese le dovute misure per rendere agibili a tutti anche quei tratti visibili nella foto o in caso contrario provvederemo a chiedere i dovuti chiarimenti all’amministrazione così come le necessarie misure per ovviare a questo spiacevole inconveniente.
(Genitoni Massimiliano, capogruppo M5S C. Monti)
Spero che non sia un lavoro definitivo ma solo in fase d’opera… altrimenti seicentomila euro per una rotonda ridicola sono veramente buttati.
(Colombani Gabriele)
Sia a titolo personale che come coordinatore del Comitato SS 63 ho segnalato personalmente al sindaco Bini il problema. Metro alla mano non ci sono le misure, nè per un passeggino nè per una carrozzina da diversamente abile. Si rimani allibiti dal fatto che si progetti una rotonda in quel modo senza pensare a questi problemi, a parte l’infelice locazione e le dimensioni… Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
E’ paradossale che si ripresentino costantemente gli stessi problemi e che si perda tempo a commentarli: esistono norme e buone pratiche (di progettazione, di validazione dei progetti, etc.) che dovrebbero mettere la riparo da errori banali. Suggerirei di interpellare direttamente il responsabile del procedimento (che è la figura tecnica che sovrintende a tutta la procedura di realizzazione) per avere i chiarimenti del caso. Dopo si potrebbe commentare con maggiore fondatezza e probabilmente anche in modo più radicale. Grazie.
(Luigi M.)
Al di là del problema importante del marciapiede, ma a nessuno è venuto in mente che quella rotonda è in pendenza? Io giro il mondo per lavoro da anni ed è la prima volta che vedo una cosa del genere. Quando arriveranno la prima neve e le prime gelate ci sarà da ridere… Mah…
(Emere)
L’annotazione è la stessa, medesima che è stata fatta a ripetizione per mesi prima dell’inaugurazione delle due precedenti rotonde: decine di macchine sarebbero dovute finire impilate contro l’ospedale, oppure non ripartire più dalla strada del Peep entrando alla rotatoria dell’Albiaccio… La realtà poi ha spento tutte queste ipotesi… Si vede, gentile Emere, che girerà il mondo ma va poco in montagna, in val di Fassa c’è pieno di rotatorie le cui strade di ingresso-uscita sono in pendenza.
(Commento firmato)
Probabilmente la risposta fornita da chi di dovere (se mai arriverà) sarà quella che, da qualche tempo a questa parte, è molto gettonata per ogni questione o problema che viene sollevato: “Purtroppo è una decisione che abbiamo ereditato dalla scorsa amministrazione; non possiamo farci nulla; ormai è tardi; sono stati presi accordi su cui non si può più discutere; non è colpa nostra…”. …bla bla bla… Questa è la filosofia dell’ascolto… Ops scusate, la filosofia del farsi ascoltare…
(Urlatore inerme)
In merito alle segnalazioni pervenute sui lavori per la nuova rotatoria tra viale Bagnoli e via Morandi, questa mattina insieme ai tecnici comunali mi sono recato ad effettuare un sopralluogo ed ho evidenziato all’impresa esecutrice dei lavori alcuni aspetti che a nostro parere andavano rivisti. Ho ricevuto la garanzia che saranno apportate alcune modifiche grazie alle quali i marciapiedi di collegamento intorno alla rotatoria saranno adeguati alla normativa ed avranno una larghezza minima, nel punto più stretto, di almeno 1 metro, così da garantire l’accessibilità anche a carrozzine e persone disabili in sedia a rotelle. Saranno poi curati anche i raccordi con i marciapiedi di viale Bagnoli, sui quali a breve partirà l’intervento di adeguamento per renderli parimenti privi di barriere architettoniche, e di via Morandi, ed anche con gli attraversamenti sulle stesse strade. Continueremo a vigilare sul cantiere affinché tali garanzie vengano rispettate.
(Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)
Speriamo bene sia così, perchè in caso contrario sarebbe più che lecito pensare che sia stata strumentalizzata la questione delle barriere architettoniche…
(Cosimo Pagliara)
Come già scrissi in precedenza, non si tratta di una rotonda. Assomiglia più a un “cerchietto” malamente transitabile dai tir e ancor meno usufruibile dai pedoni. Ieri ho avuto occasione di vedere la manovra di un tir proveniente da Cervarezza: la cabina quasi toccava il rimorchio in manovra nella curva, manovra fatta a passo d’uomo e con uno strano cigolio del mezzo pesante nel momento massimo di manovra. Ribadisco: fatta in questo modo, opera inutile. Consiglio di far stazionare in modo perenne un trattore con gancio per il periodo invernale. Ce ne sarà sicuramente bisogno… Stessa quasi identica cosa della rotonda del ponte di Felina: i tir provenienti da Reggio si devono quasi fermare per riprendere la direzione di Castelnovo e non so per quanto tempo i muretti della rotonda stessa rimarranno ancora integri. Prima o poi qualche camion ci passa sopra. A volte mi vien da dire che nel pubblico si fanno le cose tanto per dire di averle fatte. Ma forse mi sbaglio io, si vedrà.
(Fabio Mammi)
A nome di tutti gli iscritti al Comitato SS63, ringrazio il sindaco Bini per il celere riscontro alla nostra segnalazione. Vigileremo. Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Il grande Fred Bongusto a quest’ora avrebbe già modificato il titolo del suo cavallo di battaglia in: “Una rotonda sul viale”…..!!! Saluti.
(Andrea.S.)
Che ci sia stato un errore di progettazione quasi ironico è palese. Complimenti al sindaco per l’immediato intervento nella speranza che sia sufficiente a rimediare a questa assurdità degna dell’abolizione dell’art. 18 per chi l’ha progettata.
(Antonio G.)
Complimenti al sindaco che è andato di persona, così si fa!!!
(C.S.)
Non avevo dubbi sulla vicinanza del sindaco ai problemi della gente, ma ogni volta mi stupisco perché non è né così scontata né, negli anni passati, è stata così frequente.
(MC)
Grazie al sindaco Bini per essere prontamente intervenuto a far rispettare le norme vigenti in materia. Ma il problema sta a monte: ovvero è da quando c’è questa “Europa” che tutte le opere stradali costano di più con queste benedette rotonde in ogni caso anche nei luoghi dove per decenni tutto funzionava benissimo. Quanto alla vittoria sulla pericolosità degli incroci e degli innesti tutto dipende dal comportamento degli utenti che guidano. Una grande verità è che questa Europa ha introdotto più costi che benefici. E lo sanno bene tutti, ma non lo vogliono ammettere. E la crisi economica che stiamo drammaticamente vivendo è certamente anche provocata dall’avvenuta introduzione di mille voci di spesa in più, che prima non c’erano.
(Marco Leonardi)
Ringraziamo Redacon per avere posto all’attenzione di tutti, con i suoi spazi, questo problema.
(IE)
La rotonda ha il pregio di obbligare tutti i mezzi in transito a rallentare per effettuarla, il che è positivo per la sicurezza stradale. È vero che visto che siamo in centro abitato , la velocità dovrebbe essere già ridotta ma tutti sappiamo che non sempre è così, soprattutto nei fine settimana e nelle ore notturne. Inoltre chi proviene da via Morandi può ora immettersi direttamente anche nei momenti di maggiore traffico. Le difficoltà dei mezzi pesanti e della neve sono superabili con un po di buon senso. Chi afferma che la rotonda è ridicola e inutile vorrei sapere su quali considerazioni tecniche si basa.
(IC)
Non capisco l’utilità’ di questa rotonda? La logica era di farla in entrata alle scuole medie?! Mah sempre i soliti interessi personali! Io con le mie tasse , ho contribuito alla rotonda! Ma non ho interessi personali! Caro sindaco indaga ! Mi piaci perché’ sei per la legalità!
(Onelio)
E’ stata realizzata a caso oppure in base ad un progetto? Chi è il committente? Chi ha approvato il progetto? Chi paga ora le modifiche, demolizioni e rifacimenti? Sempre i soliti… Cordialità.
(Fabio)
A fine dei lavori ci sara bene un collaudo, guardiamo chi si prende la responsabilità di firmarlo.
(G.G)
Non entro nel merito della progettazione, ho solo reminescenze scolastiche nel quale ricordo che il limite minimo per un marciapiede di nuova realizzazione era 1,50 mt (60 cm pedone + 90cm carrozzina), a parte tutto ciò, la scelta infelice non è tanto fare la rotonda ma avere lasciato realizzare un supermercato all’interno di un area residenziale e servita da una viabilità di quartiere, tutte le scelte che sono fatte adesso sono figlie di quella scelta scellerata e dettata dal Dio Denaro.
Pensiamo se lì ci fossero state solo abitazioni, ci sarebbe stato bisogno di una rotonda? Non credo…
(Marino)
Marciapiede in questione è stato modificato. Vorrei complimentarmi col sindaco che ha usato il buon senso, cosa rara da parte delle precedenti amministrazioni.
(Ferrari Massimo)
Dal punto di vista tecnico in rete è facile trovare (come già scritto a Maioli per la rotonda dell’Albiaccio) i criteri per una rotonda: tre o più strade di uguale rango (es. tre statali) o tre o più strade con ugual traffico giornaliero oppure diminuire la velocità (es. tangenziale sud di Reggio). Nessuna delle tre di Castelnovo ha queste caratteristiche. Nel caso di via Bagnoli/Morandi bastava allargare l’incrocio diminuendo il gradino fra le due strade. Perchè si fanno? Perchè sono di moda, perchè ci sono finanziamenti che creano lavoro, perchè proporre una soluzione standard costa meno energia mentale di valutare il caso specifico. Dal punto di vista amministrativo trovo assurdo che si debba ricorrere a Redacon per intervenire su un problema talmente evidente che non può trovare nè giustificazioni nè scusanti. E trovo assurdo che il sindaco non abbia collaboratori (assessori, consiglieri, dipendenti comunali) in grado di sovraintendere e debba andare in cantiere di persona. Stamattina ho visto che si è provveduto ad un intervento. Passate a vedere e dite cosa ne pensate. Buona giornata.
(mc)
Ho preso visione delle modifiche. Che dire, a mio avviso penose e pericolose, mi rifaccio a quanto scritto da Fabio… Chi l’ha progettata? Chi ha dato il permesso di realizzarla senza marciapiedi?? Ma è mai possibile che siano dei cittadini a segnalare i problemi e chi è preposto gira con il sacco in testa o con le fette di prosciutto… Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
… per una volta che un progettista si ispira a Dante e disegna la Divina Commdia “…ma qui convien ch’om voli;” e, se non bastasse, nel contesto specifico sotto alla Pietra, dove “convien” è un “embedded warning advice”, perché se metti giù il piedino il tir che passa non perdona, tutti là a prendere misure.
(mv)
Ad ognuno il suo mestiere. C’è chi sa fare funerali in maniera egregia e c’è chi fa le strade e le progetta. Poca polemica e attendiamo la fine lavori.
(Commento firmato)
Mi spiace che come sempre vi sia la “tifoseria” pro o contro; qui non si tratta di saper fare o di attendere la fine dei lavori; il vero tema è che se Redacon non pubblicava l’articolo, se il Comitato non contattava il sindaco, la rotonda veniva finita così come era. Punto. Non ci sono altre scusanti o motivazioni. C’è anche chi ha progettato gli 800 balconi de L’Aquila, ora tutti sequestrati…
Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Malvolti la smetta, il comitato non c’entra proprio un bel niente, giusto per essere pro o contro. Lei ha cavalcato l’onda già cominciata…
Poi che storia è questa del comitato? Chi sono gli appartenenti? Fuori i nomi per cortesia e vediamo. Si ricorda la sua iniziativa al Ponterosso…? Nemmeno potevate fare una squadra di calcio da pochi che eravate. Cordialmente e con coerenza.
(Commento firmato)
Scusi, ma Lei chiede i nomi degli appartenenti ad un comitato e poi non indica il suo? Bella coerenza!
(Ic)
Gentilissimo “commento firmato”, la vita è bella perchè e varia in alcuni casi “avariata”. Nella vita vi sono certezze, che si chiamano Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, che le potrà confermare quanto da me scritto, oppure il titolare della ditta Borgonovi, il quale ha dialogato con me non più tardi di giovedì 25 settembre (ben prima dell’uscita dell’articolo), al quale facevo notare quanto riportato dall’articolo. Per risponderle in merito al Comitato, mi dispiace molto che a Lei dia fastidio; strano, perchè sono 5 anni che senza scopo di lucro o senza percepire nulla vi sono dei cittadini che operano per tutta la collettività. Ma veniamo al punto chi è il comitato. Inizialmente siamo partiti in pochi 5 o 6, Vittorio Malvezzi, Fabio Leoncelli, Besa, Io, Giungla il cognato di Razzoli Giuliano, poi siamo diventati in tanti, ne fanno parte tutti coloro che hanno dato l’adesione scritta e tutti coloro che ci scrivono. Poi c’è chi ci mette la faccia, chi vi dedica un po’ del suo tempo, ma come sempre ho scritto è aperto a tutti, pure a Lei, come ho sempre detto, il mio posto è disponibile ed onestamente mi sono rotto di ricevere attacchi come il suo. Sa, non prendo un vitalizio di decine di migliaia di euroO, l’unica cosa che colleziono sono le diffide di Anas. Avanti, c’è posto anche per Lei. Cordialmente.
(Roberto Malvolti)
Risposta educata a Malvolti: chi è Giungla?, forse voleva dire Tarzan? E uno che è cognato di Razzoli ha requisiti maggiori? Ancora non ha detto chi sono tutti questi iscritti… e poi a cosa? C’è un registro iscrizioni? Di nuovo: lei parla per se stesso e ama fare clamore, tutto qui. Infine: Lasci stare le diffide Anas, quelli le rispondono sempre, sono persino venuti geometri in negozio da lei e quando è stato ora di un confronto vero si è limitato a qualche letterina. Il comitato, se esiste, organizza incontri, confronti, dibattiti. Per quanto concerne il suo invito a farne parte non se ne parla nemmeno lontanamente. Prima la coerenza, poi tutto il resto. Grazie lo stesso.
(Commento firmato)
Il secondo commento firmato conclude le sue due righe in maniera piuttosto perentoria “Poca polemica e attendiamo la fine lavori”.
Ma a quanto sembra, per ammissione stessa del Sindaco, le segnalazioni fatte hanno permesso di evidenziare aspetti dei lavori in corso da doversi rivedere, e dunque, se tutti avessero atteso la conclusione dei lavori, poteva anche succedere che quelle “correzioni” dell’opera ritenute ora necessarie non venissero individuate ed apportate.
Tra i rilievi e suggerimenti che vengono esposti dai cittadini, sull’una o altra questione, qualcuno può essere pure eccessivo o improprio, ma altri possono invece servire, e talora anche parecchio, e non andrebbero pertanto scoraggiati col dire “poca polemica”, anche se in effetti non dovrebbero essere i cittadini a segnalare i problemi quando gli stessi risultano essere abbastanza evidenti (come mi sembra voler significare pure Malvolti).
Mi trovo poi abbastanza d’accordo con (mc) laddove sostiene che non dovrebbe essere il Sindaco in persona a dover normalmente sovrintendere ai lavori di un cantiere (pur senza nulla togliere all’attenzione che ha saputo dimostrare in questo frangente).
(P.B.)
Ma io mi chiedo: chi è il progettista di questa famigerata rotonda?, per non parlare dell’impresa esecutrice? Ma io dico, se nessun cittadino faceva presente questa postilla cosa succedeva? Succedeva che chi faceva i lavori veniva pagato come se avesse fatto un’opera d’arte e il progettista altrettanto! Siamo messi bene!
(Barbara)