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Ottimi riscontri nell’ultima giornata e tutta la Fiera 2014

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Agroalimentare: futuro export
Agroalimentare: futuro export

Anche nella sua ultima giornata, lunedì, la Fiera di San Michele 2014 ha confermato di essere una delle più riuscite degli ultimi anni: grazie al bel tempo che c’è stato per tutti e tre i giorni, cosa piuttosto rara per San Michele, sono stati migliaia i visitatori arrivati nel capoluogo appenninico che hanno potuto apprezzare la storica kermesse autunnale e, insieme, l’ambiente ed il paesaggio dell’Appennino, all’ombra della Pietra di Bismantova.

Anche lunedì per l’intera giornata le strade e le piazze principali hanno registrato grandi affluenze, e sono stati tanti gli espositori che hanno espresso all’Amministrazione comunale la propria piena soddisfazione per l’andamento delle vendite sull’arco dei tre giorni di fiera.

Grande interesse hanno riscosso anche i convegni in preparazione della Fiera, ed anche l’ultimo andato in scena lunedì mattina, nei locali della Protezione Civile al Centro Fiera, attigui alla mostra mercato dei bovini ed alla esposizione delle macchine ed attrezzature agricole della Fiera. Un convegno che quindi ha avuto luogo nel cuore più rurale ed antico di San Michele, proprio sul tema "Agroalimentare: futuro export" che ha visto la partecipazione di Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo, Lucia Attolini, Assessore alle Attività Produttive, Angelo Rossi, coordinatore di Clal.it, sul tema "Dinamiche dell'export nel settore lattiero caseario", Maurizio Moscatelli, Direttore commerciale  Granterre-Parmareggio, sugli spazi nel mercato estero per il Parmigiano Reggiano, Giorgio Medici, della Cantina Medici Ermete, su "Il lambrusco nel mondo tra qualità e distintività territoriale", e Leana Pignedoli, vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, sul tema "Un piano Export per il made in Italy".

L’evento ha visto una buona partecipazione, con anche numerosi agricoltori presenti, e dai relatori è emersa la necessità di guardare al futuro con progetti lungimiranti che vedano l’azienda agricola come vera e propria impresa moderna e all’avanguardia. “L’agricoltore - imprenditore –hanno sottolineato i relatori- deve tornare ad avere un ruolo centrale in tutte le fasi dalla produzione alla vendita – commercializzazione dei prodotti”.

Ha spiegato Leana Pignedoli che “questi aspetti sono ormai una esigenza di tutti noi, da non delegare, da affrontare subito, e l’unica opportunità di sopravvivenza ormai è fare export: i dati dicono che c’è ancora spazio in questo settore, quindi è necessario agire subito con la creazione di una nuova rete che sostenga i produttori, che non li lasci soli e li accompagni, lasciando però a loro la guida del timone. Va superata anche la forte frammentazione che caratterizza i marchi e su questo si sta già ragionando all’interno del Governo. Importante è anche l’individuazione di nuovi professionisti con competenze specializzate sull’export che riescano ad accompagnare i produttori all’estero”.

Vivace la conclusione del dibattito (ne riferiamo qui).

 

Del resto anche la Fiera ha evidenziato senza se e senza ma l’interesse che c’è verso le produzioni tipiche locali: solo per fare un esempio, lo stand della Latteria del Casale in piazza Peretti ha visto un enorme successo nella vendita del proprio Parmigiano Reggiano con 43 forme vendute!

Agroalimentare: futuro export
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