Si è svolta oggi presso la Pietra di Bismantova, sull’Appennino Reggiano, un’esercitazione di ricerca e soccorso in montagna che ha visto la partecipazione di un elicottero AB 412 del Corpo Forestale dello Stato e di una ventina di volontari del Soccorso Alpino Emilia-Romagna.
I volontari hanno svolto un’attività addestrativa insieme a piloti ed al personale del Corpo Forestale dello Stato, per poter mettere a punto le tecniche di soccorso con l’utilizzo del mezzo aereo.
L’esercitazione è stata possibile grazie all’Accordo Operativo firmato il giorno 5 agosto 2014 dal Comandante Regionale del Corpo Forestale dello Stato – Giuseppe Giove e dal Presidente del Soccorso Alpino Emilia-Romagna – Danilo Righi e che deriva da una convenzione nazionale che lega le due istituzioni.
Tale collaborazione, che ha radici lontane, è stata formalizzata e prevede una cooperazione rafforzata per la ricerca di dispersi in zone impervie e di montagna, per la prevenzione e il soccorso in valanga nonché per tutte quelle attività formative necessarie.
I protocolli di ricerca previsti a livello provinciale vedono infatti sia il Corpo Forestale dello Stato che il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico inseriti nel sistema coordinato interforze di intervento, con particolare riferimento alle zone di montagna; l’attività addestrativa preventiva, risulta pertanto essenziale per garantire interventi efficaci in fase di emergenza, ottimizzazione delle risorse ed elevati standard di sicurezza per il cittadino.
Con l’esercitazione di oggi, sale a 90 il numero di volontari del Soccorso Alpino Emilia Romagna che hanno svolto attività addestrativa su mezzo aereo del Corpo Forestale dello Stato e che pertanto possono essere immediatamente imbarcati sugli elicotteri del Corpo per interventi di emergenza.
Molte sono purtroppo le vittime di incidenti in territorio impervio, dato anche l’alto numero di persone che sempre più si recano in montagna sia durante la stagione estiva che invernale.
Basti pensare che in media ogni anno in Italia si verificano circa 600 incidenti, in cui circa 300 sono i deceduti, 1700 gli illesi e 4000 i feriti.
Le cause degli incidenti sono molteplici, la maggior parte riguardano perdita di orientamento, il maltempo, i ritardi nel rientro, le cadute nei crepacci, l’ affaticamento nonché le valanghe nella stagione invernale.
E’dunque per garantire un livello sempre più elevato di sicurezza, che Corpo Forestale e Soccorso Alpino collaborano e cooperano insieme, mettendo a disposizione uomini, mezzi ed esperienza a beneficio collettività per la sicurezza in montagna.