Impavidi e incuranti del tempo davvero inclemente, il gruppo di cammino che fa riferimento al Centro sociale “Insieme” di Castelnovo ne’ Monti, dopo un’intera estate di “allenamento” passata ad andare su e giù per monti e valli, ha raggiunto la sua prima vetta dell’alto Appennino.
Dieci temerari (è proprio il caso di dirlo) sono saliti dal Lago Calamone ed hanno raggiunto gli oltre 1.700 metri di altezza del monte Ventasso, nonostante il forte vento e la scarsa visibilità dovuta a nubi molto basse.
Partiti ieri mattina di buon'ora dal Centro sociale, si sono diretti al lago Calamone e, zaino in spalla, si sono incamminati nel bosco per salire ai 1.500 metri di quota del passo, accompagnati come sempre dal comandante della Polstrada locale, Roberto Rocchi, che ha fatto loro da guida.
Giunti al bivio che poi a Pratizzano, si sono inerpicati lungo le pendici del Ventasso, preferendo il sentiero più “dolce” che con un largo tornante ed una serie di saliscendi conduce alla vetta.
A metà salita, tuttavia, il cielo si è offuscato di nubi e si è levato un vento particolarmente intenso che ha costretto il gruppo a fermarsi più volte ed a coprirsi con capi un poco più pesanti.
Per nulla intimoriti e comunque con una buona dose di prudenza hanno ripreso la salita, fino ad arrivare ai 1.727 metri della croce che domina sulla pianura padana.
Quasi per miracolo le nubi si sono diradate per una quindicina di minuti hanno lasciato intravedere un magnifico panorama, che dal crinale tosco emiliano sconfinava nella pianura.
Assieme al gruppo anche due villeggianti milanesi, il cui nonno era originario di Leguigno, che, appreso delle cosiddette “camminate del martedì”, si sono unite al gruppo del Centro sociale “Insieme” da già da tempo.
Alla fine davvero tanta la soddisfazione per la buona riuscita dell’impresa e, come si conviene in questi casi, l’uscita non poteva che finire seduti ad un tavolo in una calda e più tranquilla trattoria.
Ora il “gruppo cammino” sta preparando un’uscita sul monte Cusna, ma per arrivare a tanto bisognerà aspettare delle condizioni meteo favorevoli e proseguire nelle camminate di… allenamento.
Davvero bravi questi nostri “giovanotti”, soprattutto se si considera che la salita in simili condizioni era davvero difficile e forse anche non del tutto “indicata”, visto che il “maggiorenne” del gruppo di anni ne ha 85 e quello più giovane 72. Bravissimi per questa bella impresa e bravo pure l’accompagnatore, che con grande disponibilità e pazienza (ed anche entusiasmo) li ha guidati in una uscita che nessuno si aspettava.
(Un’amica del Centro sociale “Insieme”)