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Giovane arrabbiato: ma con chi?

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Un giovane arrabbiato. A vederlo diresti tutt’altro. Ma il libro che ha sfornato Riccardo Caselli (figlio di Dario, già presidente della Fondazione Manodori di Reggio Emilia ed attualmente editorialista del quotidiano L’Informazione di Reggio Emilia) vuol comunicare questo. Purtroppo chi verga queste poche righe di cronaca non l’ha letto e quindi nulla può dire al riguardo. Ci si limiterà dunque ad un po’ di cronaca su quanto ascoltato in sede di presentazione, avvenuta qualche giorno fa al foyer del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti.

L’iniziativa è stata promossa dal gruppo consiliare castelnovese di destra “Castelnovo libera”. Alessandro Davoli, che ne è la guida, ha parlato brevemente della mancanza di moralità e di etica in Italia. Ciascun lo sa e lo vede ogni giorno.

Segue Corrado Guerra, direttore del giornale summenzionato, poi incaricato della moderazione del dibattito, che vede la presenza in sala di una cinquantina di persone. “Siamo ancora il Belpaese?”, chiede e si chiede. “Questo libro è una fotografia aggiornata dell’Italia di oggi, è un diario, una barzelletta, una mazzata sui denti…”.

“Il mio libro – informa R. Caselli, giovane che ha alle spalle studi di sociologia – viaggia su un doppio binario. Parlo di cambiamento e innovazione e di come questi aspetti vengono governati”. Caselli invita i suoi coetanei a coltivare anzitutto la competenza e anche per questo demitizza il posto fisso: nel senso che, "se salta l’azienda salta tutto, posto fisso compreso”.

Interviene Alessandro Davoli per riproporre nel dibattito un vecchio cavallo di battaglia: vale a dire i fatti di criminalità ad opera di stranieri avvenuti nel castelnovese negli ultimi anni, riproponendone la successione. Le parole d’ordine: “rispetto delle regole”; “no al buonismo”; “i dati del Viminale dicono che gli stranieri delinquono più dei connazionali”. Il dibattito sembra un po’ arenarsi.

Il cronista domanda a Riccardo Caselli: dove si dovrebbe collocare politicamente un “giovane arrabbiato”, secondo lei? “”Mah, il libro è post-ideologico.. si dovrebbe parlare più di valori… richiama alla responsabilità individuale”. La risposta non arriva.

2 COMMENTS

  1. Articolo
    Io ero presente all’incontro, durato più di un’ora, in cui sia lo scrittore ma anche altre persone, hanno detto molte cose a affrontato tematiche importanti. All’incontro erano presenti, oltre al moderatore, il padre di Riccardo, Dario Caselli, Alessandro Davoli e all’inizio Angelo Alessandri. Riccardo ha toccato i temi delle nuove forme di comuncazione (dai social network fino al commercio on line) e discusso di alcuni argomenti anche molto difficili come i Meme. Ha spiegato come, secondo lui, si debba presentare un giovane di fronte al mondo del lavoro, puntando di più su se stessi e sulle competenze. In più, parlando in dettaglio del libro, ha detto di come la crisi morale si rifletta in molti ambiti, di come il suo libro sia una fotografia della situazione attuale vista dagli occhi di un giovane, dove il merito non trova spazio, dove tutti i campi sono invasi da nepotismi e logiche di potere. Poi, cosa clamorosamente omessa nell’articolo, c’era tutta la parte di Dario Caselli, autorevole voce nel campo economico, che ha fatto una disamina sulla attuale crisi economica. Ha spiegato di come l’attuale crisi economica sia in parte figlia della deregulation introdotta dal presidente Clinton. Di come tale deregulation abbia permesso l’esplosione del fenomeno dei derivati tossici. Poi si è spinto oltre arrivando fino all’approfondimento del tema della denatalità e dei rischi futuri che ciò possa comportare. Mi sembra pertanto il riassunto postato qui su @CRedacon#C un po’ troppo inciso e poco esplicativo, liquidando un bell’incontro, dove appunto il foyer del teatro risultava pieno, come un dibattito politico della Lega. Per la cronaca, Riccardo ha risposto al cronista dicendo che un giovane arrabbiato non ha un colore politico, perchè l’arrabbiatura, dovuta alla crisi dei valori, è un sentimento trasversale e non è parte di questo o quel partito, ma dovrebbe interessare tutti i partiti. Se invece il cronista voleva una risposta del tipo questo partito invece che un altro, allora Riccardo non ha risposto.
    Saluti.

    (Mattia Davoli)

    —–

    @CIl cronista risponde brevemente per punti:
    1) l’intervento di Dario Caselli non è stato citato perchè il medesimo cronista ad un certo orario – con rammarico – ha dovuto assentarsi (quindi nessun intento censorio);
    2) la sala – fino a quando il cronista era presente – era piena a metà: tutto sta a vedere, come sempre, se si vuole evidenziare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, dato che vi è posto all’incirca per un centinaio di persone;
    3) certo, la domanda sul colore politico del giovane arrabbiato era relativa appunto a capire almeno quale area dovrebbe ospitare tale categoria; e per l’appunto, come anche Lei dice, la risposta non è arrivata.

    (red)#C

  2. Peccato..
    Non sono riuscito,per lavoro a partecipare all’evento.
    Volevo chiedere ad Alessandri come mai il Comune di Reggio è impedito “dal Governo” nell’utilizzare 50 mil. di euro che ha in cassa , per investimenti e per affrontare la crisi , dal ” patto di stabilità”.
    Di questo, la Lega Nord e l’On. Alessandri devono farsi carico e rispondere ai cittadini di Reggio.
    Alla prossima…

    ( Mattia Rontevroli )