Quànd la fàm la dîš da bûn
a n’ gh’é angùta ch’a n’ sia bûn.
Cibi condimentum esse famem .
(Dicono che) il miglior condimento del cibo sia la fame.
Quando la fame diceva sul serio non c’era tempo per valutare il cibo proposto. Si mangiava e basta. C’è un motto dialettale che traduce alla lettera quello latino: Al cumpanàdghe pu’ bûn l’ê la fàm [Il miglior companatico è la fame]. E se di fame si parla significa che era davvero frequente, almeno stando alle espressioni ad essa legate: Brút cme la fàm; I’ gh’ho ‘na fàm ch’i’ la vèd; Fàm da lùv; Môrt ad fàm; Cavâs la fàm, fino al confronto sociale: Al sgnûr al màngia quànd l’ha fàm, al purèt quànd a gh’ n’ ha.
Gettare polvere negli occhi
Equivale a: celare qualcosa, non renderla comprensibile. Con mezzi non sempre legittimi. Esiste anche in latino: Pulverem oculis offundere. Pare che l’espressione sia nata nelle corse coi cavalli al circo: chi era davanti alzava la polvere ed infastidiva gli altri concorrenti. Come nelle nostre gare di Formula 1 quando piove. A volte è un mezzo estremo di difesa per chi è già steso a terra e impossibilitato a difendersi. Una manciatina di polvere raccolta dal suolo e gettata in faccia all’avversario può dare il tempo di riprendersi.