Pare aggravarsi il fenomeno delle code legato al semaforo per i lavori di Ponte Rosso. Ora oltre alle ore di punta dei giorni lavorativi, anche le giornate festive sono da 'bollino rosso'. Stavolta i chilometri di coda sono risultati tre e le code, scendendo dalla Sparavalle, erano all'ingresso di Castelnovo.
Complice l'assalto alle località e alle case d'Appennino in una domenica di luglio particolarmente calda e trafficata. Il grandissimo numero di persone salite in montagna, già dalle 17 si metteva in pista lungo la ss63 per il ritorno verso la città. Ma molti non avevano considerato questo inghippo capace di causare una fila alcune centinaia di mezzi, degno delle migliori segnalazioni radio del "Cciss viaggiare informati" sulla viabilità e ingorghi nelle strade italiane.
Quasi 40 i minuti necessari per oltrepassare Castelnovo (alcuni decidevano di deviare e scendere in città lungo la provinciale 513 passando per Vetto). Situazione di coda che, vieppiù, non si verificava salendo. Si dimostrava risolutivo un intervento della Polizia stradale di Castelnovo ne' Monti che, bloccando il traffico in salita, lasciava defluire la lunghissima fila di mezzi. Molti gli autisti sbigottiti da un simile disagio risultando evidente che basterebbe l'intervento dell'uomo per risolvere un'inutile attesa e relativo inquinamento di un numero eccessivo di mezzi. "I costi del carburante ripagherebbero sicuramente questa lodevole operazione - segnala un automobilista che preferisce restare nell'anonimato - oppure basterebbe uno di quei semafori intelligenti a priorità di colonna, come già se ne vedono nelle installazioni fisse". Non ultimo, aggiungiamo noi, il tema dei lavori che, certamente, deve abbreviare i tempi.
Beh? Nessuno che commenta “cosa volete che sia”, “un po’ di coda non ammazza nessuno”, “pensate alle città”, “sempre a lamentarsi di qualcosa”? Situazione insostenibile. Poi non ci stupiamo se in montagna vien sempre meno gente. Ridicoli.
(Imerio)
Imerio, concordo con te. Domenica mattina c’era la coda a salire anche per tutta la ex-statale sopra la galleria della Costarella. Sicuramente la qualità dell’aria che respiriamo ne gioverà. Mi complimento personalmente con i furboni del rosso, l’altro giorno nonostante fossimo in due fermi con rosso già scattato un Q5 bianco ci ha passati imperterrito. Speravo dall’altra parte salisse un bilico (lo so è brutto da dirsi).
(Denis)
Certo che se avessero pensato di realizzare tutta la rotonda prefabbricata in luogo deserto, magari anche con l’illuminazione e la segnaletica e, successivamente, con l’ausilio di enormi elicotteri trasportare il manufatto nel luogo della definitiva installazione, probabilmente il “disagio” procurato sarebbe stato di un’ora. Ma neppure, cosa dico, mezz’ora. Geniale vero signor Imerio? Saluti.
(Sergio)
Evidentemente il compito di supervisione dei vigili, pardon, della polizia municipale é stato essenziale, così come quello di consulenza tecnica. Dirigere il traffico non é il solo compito, qualche volta magari potrebbe essere uno dei.
(Corrado Parisoli)
Ma qui si parla di polizia stradale non municipale.
(Ic)
Non oso da pensare cosa succederà per la “notte rosa”.
(Il Folletto)
Venerdì scorso in Comune si è tenuta una riunione con Carabinieri, Polizia stradale, Polizia municipale e presidente della Croce Verde. Ho convocato la riunione per affrontare due questioni: una era il passaggio in sicurezza dei mezzi di soccorso (risolto con la disponibilità della ditta Jembo a farci usare nelle ore diurne il nuovo tracciato), l’altra era il previsto blocco della domenica. Per questa domenica era impossibile per la Polizia municipale gestire l’emergenza e quindi ho chiesto a Carabinieri e Polizia di aiutarci in caso di blocco. Dalla Polizia ho ricevuto l’impegno ad aiutarci, anche il loro intervento dipendeva dalla disponibilità delle pattuglie. Quindi oggi(domenica) avvisato da alcuni cittadini ho chiamato il capitano della Municipale (il quale si è messo in contatto coi Carabinieri ), io ho chiamato l’ispettore della Polizia Rocchi il quale con piena disponibilità si è recato (con una pattuglia di motociclisti che tornavano dal Cerreto) sul posto e ha organizzato lo sblocco. Per quanto riguarda i lavori l’impresa si è impegnata (e lo sta facendo) di prolungare il lavoro durante il giorno, poi ieri sabato ha lavorato tutto il giorno e così farà anche sabato prossimo. Il senso unico verrà tolto venerdì 1 agosto. Domenica prossima sarà presidiato dalla municipale nelle ore del rientro pomeridiano sempre in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Questo è quanto è possibile fare tenendo conto delle forze disponibili. Grazie buona serata.
(Enrico Bini – sindaco di Castelnovo ne’ Monti)
L’unica soluzione ai disagi, dei turisti e non, era quella di non fare la variante, ma visto che la si è voluta fare, giustamente, bisogna portare pazienza sperando finiscano quanto prima.
(Alex G)
Bongiorno, pensate con la neve cosa succederà, con tutte queste rotonde aumenteremo i tempi moltissimo; queste sono le strade veloci!
(F.G.)
Quel semaforo li è un grosso problema, speriamo solo che i lavori siano celeri.
(Lollo)
Mi ripeto ma sono sbigottito! C’è luce fino alle 21 e queste imprese lavorano fino alle 17 e mai nei fine settimana. Incredibile! Ma gli enti pubblici dovrebbero intimare di concludere al più presto i lavori, senza calcolare che se vi fossero stati gli operai uno di loro avrebbe potuto dirigere traffico vedendo l’ingorgo!
(Roberto Colombari)
Scusate, mettere un cartello in zona La Mapriana indicando le possibili code ed eventualmente delle strade alternative?
(Commento firmato)
Non so chi abbia pianificato i lavori ma un intervento del genere a ridosso dell’unico mese in cui a Castelnovo c’è la speranza di vedere qualche turista mi pare proprio inappropriato! Mi raccomando, tra un mese lamentiamoci che non c’è stata gente alle manifestazioni organizzate!
(Luigi R.)
Mi ero ripromesso di non fare altri interventi in merito al problema, in quanto rispondere ad alcuni commenti da “tifoseria” avrebbe innescato una polemica inutile. Nel merito l’intervento di innesto alla SS63 ha reso obbligatoria la costruzione di una rotonda in quanto la variante di Ponte Rosso non ha diritto di precedenza, trattandosi di strada provinciale/comunale e pertanto se si fosse realizzato l’incrocio come da cartellone esposto i fruitori di detto tratto avrebbero dovuto dare precedenza a chi percorreva la SS63. Premesso questo, ci si chiede se i tempi a ridosso del periodo di maggior traffico fossero corretti? Quanto accaduto ieri da la risposta. Personalmente ieri sono stato “colpito” da questa coda, tanto è vero che sono tornato sui miei passi e per raggiungere Felina sono passato da Villa Berza. Molte persone hanno avuto il mio stesso pensiero e l’incrocio della “Fornace” sembrava la via Emilia. Come 2 giorni fa per raggiungere Modena sono passato dalla “santa” pista del Pianello. Vero che la soluzione non è semplice, vero che nulla su strade si crea senza creare disagio, ma ci si lamenta che in montagna non vi è nulla, che la gente latita e poi? SP513R chiusa per mesi, ora la SS63 che a tratti diventa “poco” percorribile. Chiediamoci se i “vacanzieri” di ieri torneranno anche domenica prossima. Chiediamoci come mai i “centauri” (quelli corretti, non smanettoni e rispettosi delle regole) non vengono più in Appennino. Forse una maggiore programmazione non avrebbe fatto male. Cordialmente
(Roberto Malvolti)
Se ben ricordo era stato scritto sul sito che nelle ore di maggior traffico la postazione sarebbe stata vigilata dalla VVUU o personale del cantiere.
(Rg)
Io ho avuto a che fare con il fatidico semaforo sabato, la fila da Felina verso Castelnovo arrivava fino alla prima curva fuori dalla galleria, lato Felina. Passi quei 40 minuti in fila poi arrivi sul semaforo e vedi che a lavorare non c’è nessuno, allora perchè chiudere la strada? Sì, c’era della terra sulla corsia chiusa, ma basterebbe togliere quella terra dalla strada a fine giornata e riaprire la strada completamente, come facevano nel tratto precedente, verso Ca’ Del Merlo e si risolverebbe il problema per il fine settimana.
(Gp)
A mio parere il problema è alla base: l’organizzazione dei lavori non funziona come dovrebbe funzionare. C’è un problema?, bene!, occorre analizzarlo e trovare la soluzione migliore. Quanta gente scende verso la pianura al mattino (me incluso) e quanta gente invece sale? Il rapporto cos’è, 10 auto a 1? Mon è possibile regolare il verde del semaforo in modo da fare defluire più auto nella direzione in cui il flusso è maggiore e viceversa alla sera, durante il rientro? Al giorno d’oggi il cantiere dovrebbe funzionare 24 ore su 24, i tempi sono cambiati, non è più come 30/40 anni fa, con meno auto in circolazione, meno gente che si spostava e ci si poteva permettere di organizzare lavori di questo genere a “giornata”. Per i grandi interventi occorre lavorare 24 ore su 24 con più squadre di operai spalmati in più turni, festivi inclusi, magari in notturno, per dare meno disagio ai contribuenti e lavorare con il fresco. Ho idea che il cantiere vada avanti a rilento, dalle 8 alle 12, un bella pausa pranzo per tutti e dalle 14 alle 18 poi il nulla fino alle 8 del mattino seguente, sperando che non piova, altrimenti giornata persa. Aspettiamo che smetta e forse domani riprendiamo, tanto giorno più giorno meno… Lavorando 24h su 24 produci in 7 giorni quello che fai in tre settimane! I lavori vanno avanti e il termine di consegna si avvicina! Se siamo uno dei fanalini di coda dell’Europa chiediamoci il perchè. Organizzato così, nel 2014, è imbarazzante anche per chi ci vede da fuori e magari preferisce l’Appennino modenese al nostro.
(Fabio Manfredi)
La cosa da fare poteva essere la costruzione completa della variante di Ponte Rosso e successivamente la costruzione dello svincolo. Purtroppo col senno di poi sono tutti capaci. A memoria non mi sembra che la costruzione della rotonda di San Pancrazio avesse creato tanto disagio.
(Luca)
Credevo che questi disagi convincessero tutti dell’importanza, anzi della necessità assoluta di creare una alternativa all’attuale tratto del Ponte Rosso, alternativa che si sta cercando di approntare con il cantiere della variante. Ma c’è ancora, in questi commenti, chi la definisce opera inutile e/o dannosa. E se un domani invece che il semaforo a bloccare il tratto fosse una frana come quella della SS513? Poi sui “rallentamenti” creati dalle rotonde: ma vi ricordate com’era prima l’incrocio dell’ospedale e come doveva immettersi chi arrivava da via Roma? Perchè io me lo ricordo…
(Jean Jaures)
La responsabilità dei disagi è soprattutto della ditta che sta effettuando i lavori. Da quando hanno iniziato non si sono mai visti dei movieri che, in casi come questi, la ditta è obbligata a mettere a disposizione. Le aste al ribasso non sono una giustificazione! Vergogna.
(Alex G)
Io credo che la pianificazione dei lavori sia errata, se parliamo di turismo montano e se crediamo sia una risorsa limitata purtroppo a pochi giorni l’anno. Se poi parliamo dell’opera complessiva, (variante Ponte Rosso, più volte ho espresso il mio pensiero, completamente sbagliata, non è una variante e addirittura convoglia il traffico nella zona scolastica, sportiva, di relax e benessere, a meno che lo smog causato dai mezzi non sia salutare per chi fa attività fisica, per le scuole ed anche per chi abita in viale Bagnoli. Strategia opposta a mille altri luoghi turistici e non, dove si è pensato di allontanare il traffico dagli abitati. Questo è l’esempio di una pianificazione urbana da esportare! Cordialmente.
(Fabio Leoncelli)
Desidero ringraziare gli agenti della Polizia stradale che ho visto arrivare (ero incolonnato un centinaio di metri prima del semaforo) e cominciare, appena scesi, a far defluire il traffico in uscita dal paese. Giunto dalla parte opposta, altri due agenti (in moto e inzuppati di acqua) facevano passare le macchine in entrata lentamente. Ho avuto la percezione di uomini capaci di affrontare le emergenze con professionalità e dediti al dovere. Voglio semplicemente ringraziarli, null’altro.
(C.S.)