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Fondi per le unioni di comuni

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Sedici milioni di euro. A tanto ammontano i finanziamenti ripartiti dalla Regione Emilia-Romagna (che si compongono della somma di finanziamenti statali e regionali) ai comuni emiliano-romagnoli che hanno dato vita in questi anni a unioni di comuni e che quindi possono godere dei finanziamenti destinati all’associazionismo tra enti locali.

Per quel che riguarda la nostra provincia, i fondi stanziati ammontano 2.399.169 €.

“La Regione Emilia-Romagna continua ad incentivare l’associazionismo tra enti locali – commenta il consigliere Beppe Pagani – stanziando una cifra importante per i servizi delle unioni dei comuni che col tempo diventano sempre più importanti per l’assetto amministrativo delle nostre comunità; dobbiamo continuare così, con l’ottica anche magari della fusione, un provvedimento ancora più drastico ma che porta grandi vantaggi".

Nello specifico, i fondi per la provincia di Reggio Emilia sono così ripartiti

Unione  dei comuni dell’Appennino reggiano: 522.926,59 €

Unione alto Appennino reggiano: 533.039,56 €

Unione dei comuni della Bassa reggiana: 310.194,49 €

Unione dei comuni pianura reggiana: 317.955,64 €

Unione dei comuni Val d’Enza: 211.856,81 €

Unione dei comuni Tresinaro–Secchia: 206.231,16 €

Unione Terra di mezzo: 121.983,87 €

Unione colline matildiche: 174.980,89 €

Totale: 2.399.169.02 € (di cui: 1.267.161,86 € contributi regionali e 1.132.007,16 € contributi statali).

“Coerentemente a quanto detto in questi anni, sosteniamo quelle comunità che, cogliendo le opportunità offerte dalla legge regionale 21 del 2012, hanno dato vita a unioni di comuni”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al bilancio.

“E’ un gesto di attenzione molto concreta verso chi ha scelto di gestire insieme funzioni e attività, in modo da ridurre i propri costi e liberare così risorse per i servizi alla persona, il sostegno alle imprese e al lavoro e la cura del territorio”, sottolinea Saliera. “In Emilia-Romagna le riforme si fanno e non si predicano solo: grazie alla legge 21 in meno di due anni sono nate 46 Unioni che, insieme ai comuni capoluogo, raggruppano il 90% dei cittadini emiliano-romagnoli. Si tratta di un risultato di valore nazionale”.

Nello specifico alle unioni del piacentino arriveranno 1,1 milioni di euro; 1,5 milioni di euro a quelle del parmense; 2,4 milioni di euro a quelle reggiane; 3,1 milioni di euro nel modenese; 2,8 milioni di euro per le Unioni del bolognese; 505.000 euro per il ferrarese; 1,1 milioni di euro nel ravennate; 1,9 milioni di euro per Forlì-Cesena e un milione di euro nel riminese.