Anche sulla montagna reggiana si sente profumo d'antico. C'è un certo odore di torta fritta nell'aria frizzantina della sera in quella specie di balera all'aperto che fa tornare in mente quando tanti anni fa si andava tutti insieme (anche noi non comunisti) alle feste dell'Unità (le chiamavamo dell'Umidità ma erano certamente, a parte l'ironia, ben fatte, organizzate alla perfezione). Tornano le Feste dell’Unità anche sulle terre alte del reggiano & dintorni? Sembrerebbe proprio di sì. Ora che Matteo Renzi ha sdoganato il brand del fu Pci, anche i baldi montanari fedelissimi del fu pci possono tornare a esibire senza falsi pudori l’orgoglio della tradizione che negli ultimi anni era stato mascherato con nomi intenzionalmente più inclusivi. Tante le rassegne estive organizzate sul territorio provinciale che potranno tornare con le vecchie e gloriose insegne quando lotta dura (a tavola) era con i vecchi nemici-amici della democrazia cristiana che in fatto di feste si lasciava un po' desiderare.
Dalle Feste democratiche torneremo alle insegne delle più invitanti e storiche Feste dell'Unità anche sulle montagne reggiane? Con tanto di bandiera rossa con falce e martello a garrire al vento?
«Ormai ci eravamo già mossi - ci dicono alcuni organizzatori piddini da sempre attivi nell'organizzare le feste del partito ora guidato dal premier Renzi- quindi, quest’anno andiamo avanti così, anche se troveremo senza dubbio il modo di accogliere in modo visibile gli input lanciati da Renzi. Il segretario ha dimostrato ancora una volta la sua intelligenza nel rilevare la centralità del momento di popolo all’interno della nostra esperienza. Il consenso, infatti, va trovato nel territorio e questi appuntamenti sono ancora uno dei modi per raccoglierlo, senza contare l’importanza di utilizzare un termine di grande bellezza come “unità”, il cui valore va recepito anche nella montagna reggiana».
Un’organizzazione che coinvolge centinaia di volontari per allestire feste in cui, complessivamente, transitano migliaia di persone sul nostro Appennino attratte da spettacoli, incontri, musica e ristorazione «resta il nostro modo per autofinanziarci in maniera trasparente, è un momento in cui siamo tutti uguali e ti può capitare di farti servire il caffè da un pezzo grosso del partito o magari da un parlamentare".
L’appuntamento principe resta FestaReggio 2014 che si svolgerà ancora una volta al Campovolo, come è accaduto dagli anni Ottanta fino ad oggi. Scontato? Non proprio. Nelle ultime edizioni infatti si è assistito ad un progressivo calo delle presenze alla Festa del Pd e, considerando i costi che prevede un evento organizzato in un grande spazio qual è il Campovolo, il problema si era posto.
Ma la federazione ha deciso: dopo un’attenta analisi dei dati relativi all’edizione 2013, e considerando che i tempi per intercettare una nuova location sono troppo stretti, festaReggio 2014 sarà in via dell’Aeronautica. Chissà se invece sull'Appennino reggiano già da quest'estate assisteremo al revival della Festa dell'Unità. Un piacevole ritorno al passato quando la festa era davvero impegno di tutti i fedelissimi all'idea ed al partito.
Mi piacerebbe cedere ogni tanto la firma a questi articoli! E visto che si parla dell’unico partito “organizzato” della nostra montagna con tanto di sede zonale mi piacerebbe tanto sapere del pensiero del coordinatore di zona Fioravanti (non tanto allineato al pensiero Renzi)… Con speranza di entrambe le risposte.
(Pietro)