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Poiatica: interverrà Enea

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Il procuratore capo Giorgio Grandinetti farà eseguire, verosimilmente a Enea - ente terzo -  una perizia per valutare se esistono livelli pericolosi di radioattività, con riferimento ai limiti di legge. Non sono bastate le rassicurazioni sulla strumentazione impiegata giunte da Arpa a Redacon (e pubblicate qui). Infatti, a fronte della discordanza tra i dati di Arpa - che esclude livelli di radioattività pericolosi - e i dati oltre i limiti di legge rilevati, anche recentemente, da Alessandro Raniero Davoli, ora sarà un ente terzo a dipanare la questione con ulteriori accertamenti.

Nel mentre della questione approda anche alla Camera per voce di Maria Edera Spadoni (M5S): "Noi come M5S abbiamo più volte affermato che la gestione della discarica Iren Spa di Poiatica è lo specchio di come questa società quotata in borsa stia perdendo sempre più il contatto con il territorio ed i cittadini. Si importano rifiuti trattati male, come il 'biostabilizzato' da indifferenziato di pessima qualità proveniente da La Spezia. Tutto questo per mere ragioni di business. Invece di minimizzare il ricorso alla discarica di Poiatica si è deciso di continuare a conferire rifiuti indifferenziati, 100mila tonnellate l'anno, almeno fino al 2020. Una radicale riduzione dei rifiuti da qui al 2020 potrebbe avvenire attraverso:

  • la massimizzazione della prevenzione con adozione dei programmi europei: "-100kg di rifiuti pro capite";
  • estensione della raccolta differenziata porta a porta integrale in tutti i comuni delle province di Reggio, Parma e Piacenza. Si potrebbero raggiungere medie di oltre il 75-80% di differenziata e dare nuovo ossigeno all'economia locale con la filiera del riciclo e la trasformazione di materia;
  • selezione,trattamento, bioessicazione dell'indifferenziato con le più moderne tecnologie a freddo: Fabbrica dei Materiali. In questo modo sia le discariche che i due inceneritori Iren verrebbero gradualmente superati in pochi anni".

"E' necessario inoltre - prosegue la parlamentare - realizzare a valle dell'impianto di smaltimento di Poiatica dei pozzi piezometrici, meglio detti 'pozzi spia'. Questi pozzi sono necessari per controllare la qualità delle acque di falda e poter conoscere se negli anni sono stati smaltiti rifiuti pericolosi tossici. La discarica di Poiatica è stata realizzata in una zona ad alto rischio sismico visto che è noto che sotto il Monte Valestra esiste una faglia sismica attiva. Non ci dimentichiamo che nel 2002 l'appalto –1,9 milioni di euro riguardante l'ampliamento della discarica di Poiatica (Carpineti, Reggio Emilia)- fu vinto dalla ditta Ciampà Paolo srl di Crotone insieme a Leto Costruzioni srl, entrambe coinvolte nell’affare “Blacks mountains” su rifiuti tossici smaltiti illegalmente . Un passo nella giusta direzione è stato mosso dalla Procura nell’apertura dell’ indagine. A noi rappresentanti dei cittadini il compito di insistere su questa strada".